Il trionfo di Jannik Sinner nel2023 è il primo per un italiano in singolare nel Masters 1000 ospitato ad anni alterni a Montreal e Toronto. E' uno dei tornei più antichi in calendario
di Alessandro Mastroluca | 14 luglio 2025
Dal 1881, i migliori giocatori del mondo hanno mostrato il loro talento in Canada. Il torneo è di fatto il più antico ancora in calendario dopo Wimbledon e US Open. L'evento è duplice: ogni anno Montréal (Omnium Banque Nationale présenté par Rogers) e Toronto (National Bank Open Presented by Rogers) si alternano nell'ospitare rispettivamente il Masters 1000 e il WTA Dal 2021, negli anni pari il torneo maschile si gioca a Montreal e quello femminile a Toronto, e viceversa negli anni dispari. A Toronto si gioca al Sobeys Stadium, a Montreal nell’IGA Stadium.
Le sedi
Il Sobeys Stadium, precedentemente noto come Rexall Centre e Aviva Centre, si trova all’interno del campus Keele della York University. Costruito nel 2004, l’impianto principale ha una capienza di 12.500 spettatori. Il Sobeys Stadium ospita anche gli uffici di Tennis Canada a Toronto e della Ontario Tennis Association. L’area è utilizzata tutto l’anno come centro di allenamento nazionale e provinciale per il tennis, con 16 campi (otto dei quali coperti). Lo stadio è inoltre utilizzato per competizioni e allenamenti universitari e per l’allenamento invernale. È stato costruito per sostituire il National Tennis Centre, demolito nel 2003. Nel 2011, è diventato sede del BlackCreek Summer Music Festival, una serie di concerti di jazz, opera, musica popolare e sinfonica. Ha ospitato gli incontri di tennis ai Giochi Panamericani del 2015 e nel 2017 la cerimonia di apertura dei Giochi Indigeni del Nord America.
L'IGA Stadium, originariamente chiamato Du Maurier Stadium e precedentemente noto come Uniprix Stadium, è il campo principale del torneo Canadian Open a Montreal. Costruito nel 1996 e completato l’anno successivo, lo stadio centrale ha attualmente una capienza di 11.815 spettatori. L’impianto si trova all’interno del Jarry Park, nel quartiere di Villeray–Saint-Michel–Parc-Extension. La struttura centrale per il pubblico è un residuo del vecchio stadio di baseball della Major League situato sul sito, il Jarry Park Stadium, prima sede dei Montreal Expos.
I due impianti portano il nome di due brand di supermercati entrambi di proprietà della Empire Company, che ha sede in Nuova Scozia.
La prima edizione del torneo, allora solo maschile e organizzata al Toronto Lawn Tennis Club, risale al 1881. Questo lo rende il secondo torneo ancora in calendario più antico del mondo dopo Wimbledon.
Nell'era Open ha fatto parte del circuito WCT nel 1971, per poi passare al circuito Grand Prix dal 1972 al 1989. Sponsorizzato per diverso tempo da marchi di sigarette, pratica che il governo federale ha vietato dal 2003, il torneo è stato giocato sulla terra battuta fino al 1979, poi sul cemento. Fino al 1980, sia il torneo maschile che quello femminile si giocavano insieme presso il National Tennis Centre di Toronto. Nel 1981, il torneo maschile si è spostato per la prima volta al Jarry Park Stadium di Montreal. Allo stesso modo, nel 1982 il torneo femminile si è giocato per la prima volta a Montreal.
Nel 2000, la International Sport and Leisure firma un accordo decennale con l’ATP Tour per tutti gli eventi della serie Masters, incluso il torneo maschile. Tuttavia, fallisce nel 2001 e il torneo maschile resta senza sponsor fino al 2005. Nel 2004, il torneo è entrato a far parte delle US Open Series, ciclo di tornei che che precedevano il torneo del Grande Slam statunitense e assegnavano punti e montepremi extra a chi otteneva i migliori risultati. Interrotto nel 2020 a causa della pandemia, dal 2021 ha un nuovo sponsor , la National Bank, e dal 2024 l’ATP Tour ha annunciato che il torneo maschile si sarebbe espanso in termini di durata, 12 giorni, e di giocatori in tabellone, che passano da 56 a 96.
Otto giocatori hanno vinto il titolo in Canada almeno due volte. Il titolo spetta a Ivan Lendl, campione sei volte, quattro a Montreal (1981, 1983, 1987, 1989) e due a Toronto (1980, 1988). Nelle sei finali vinte, ha battuto altrettanti avversari: Bjorn Borg (1980), Eliot Teltscher (1981), Anders Jarryd (1983), Stefan Edberg (1987), Kevin Curren (1988) and John McEnroe (1989).
Il Masters 1000 canadese è il torneo sul duro che Rafa Nadal ha vinto più spesso. Si è imposto cinque volte in altrettante finali (2005, 2008, 2013, 2018, 2019) battendo nell'ordine Andre Agassi, Nicolas Kiefer, Milos Raonic, Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev. Quattro, poi, i titoli di Novak Djokovic che trionfa nel 2007 in finale su Roger Federer, nel 2011 su Mardy Fish, nel 2012 su Richard Gasquet e nel 2016 su Kei Nishikori.
In doppio, il record di titoli spetta ai gemelli Bob e Mike Bryan e a Mahesh Bhupathi, tutti cinque volte nell'albo d'oro. Solo tre, infine, i giocatori che hanno vinto in singolare e in doppio nello stesso anno: Ilie Nastase (1972), Guillermo Vilas (1974) e John McEnroe (1984).
Rafa Nadal con il trofeo vinto alla Rogers Cup 2018 (Getty Images)
Il miglior risultato per un azzurro al Masters 1000 canadese resta il successo di Jannik Sinner che qui nel 2023 ha vinto il suo primo titolo in questa categoria di tornei. Il suo percorso è iniziato con la vittoria nel derby sull'amico Matteo Berrettini. Poi, dopo il forfait di Andy Murray, piega Gael Monfils nei quarti, Tommy Paul in semifinale e Alex De Minaur a cui lascia appena cinque game in finale. Prima di lui solo Fabio Fognini a Monte-Carlo nel 2019 era riuscito a conquistare il titolo in un Masters 1000.
L'anno successivo Matteo Arnaldi sogna di ripetere l'impresa dell'altoatesino. Dopo il successo in rimonta sul qualificato statunitense McDonald, e l’eliminazione in due set del russo Khachanov, supera negli ottavi lo spagnolo Davidovich Fokina, costretto al ritiro per un problema fisico a metà del terzo set, e nei quarti Kei Nishikori. Ma si arrende in semifinale a Andrey Rublev che ha eliminato proprio Sinner nei quarti.
Da segnalare, infine, i quarti di finale raggiunti da Adriano Panatta (1972), Paolo Bertolucci (1973 e 1976) e Fabio Fognini (2019).