Servizio con timing asincrono, diritto con presa western e rovescio caratterizzato dall’angolazione della racchetta al termine della preparazione. Ecco le armi del n.1 tedesco
Nel diritto Zverev effettua un movimento di preparazione molto ampio con la racchetta che descrive una traiettoria circolare definita ben al di sopra dell’altezza delle spalle.
La sua meccanica esecutiva il più delle volte lo porta ad assumere una posizione piuttosto arretrata (anche nella risposta al servizio) per poter completare l’arretramento dell’attrezzo.
La presa western consente di produrre un grado elevato di complessità di palla attraverso la combinazione dei movimenti di deviazione ulnare e radiale della mano nonché di supinazione e pronazione dell’avambraccio.
Il rovescio probabilmente è il colpo migliore di Alexander Zverev. Il tennista tedesco riesce a gestire al meglio tutte le fasi di gioco producendo numerose variazioni in termini di traiettorie e angolazioni
Un altro aspetto rilevante da prendere in considerazione è la notevole ampiezza della base d’appoggio che facilita il trasferimento del peso del corpo durante la fase di accelerazione. A tal riguardo è molto importante l’azione del piede posteriore che attiva sia il movimento di traslazione che la torsione del tronco.
Uno degli aspetti tecnici che caratterizza il rovescio di Zverev è l’angolazione della racchetta al termine della preparazione. L’attrezzo è perpendicolare al terreno con i gomiti che, in tale fase del movimento, sono flessi.
La progressiva estensione dell’arto dominante favorisce la produzione di velocità lineare mentre la coppia di forze prodotta dai polsi consente di modificare progressivamente il piano di movimento dell’attrezzo per generare rotazione in top-spin.
Il tennista tedesco serve con un timing asincrono che comporta un anticipo nel completamento della fase di preparazione e tale aspetto tecnico si evidenzia osservando la differente posizione assunta dagli arti superiori dopo aver effettuato il lancio di palla.
Le azioni successive di flessione del gomito e rotazione esterna del braccio sono da considerarsi parti integranti della fase di accelerazione
Nonostante gli evidenti vantaggi in termini di velocità prodotta, questa tipologia di servizio può comportare alcuni svantaggi per quanto concerne il timing esecutivo a seguito di una coordinazione segmentaria piuttosto complessa.
Si può notare come l’atterraggio non sia particolarmente avanzato e tale aspetto rende conto di come il trasferimento del peso del corpo debba necessariamente essere combinato con la spinta prodotta in direzione verticale per garantire maggiore altezza nella fase di impatto.