L'americano Tim Mayotte è stato numero 7 al mondo negli anni Ottanta del secolo scorso. Nato nel 1960, divenne emblema del serve&volley, ma non riuscì ad arrivare in fondo agli Slam. Una volta ritirato, ha aperto un'Academy itinerante
Tim Mayotte impegnato a Wimbledon, dove arrivò in semifinale nel 1982, battuto da John McEnroe.
Vinse 12 titoli del circuito in carriera. Il primo, nel 1985, fu il Lipton di Delray Beach.
Si parla di lui sulla stampa: alto 1.85, nato a Springfield, Rod Laver come eroe d'infanzia. E Ivan Lendl come avversario numero 1.
Il trionfo al Queen's, sulla sua amata erba: era il 1986.
Una statistica non particolarmente positiva: è tra coloro che hanno vinto più match a Wimbledon, senza però aver alzato il trofeo.
Con Novak Djokovic per una premiazione, nel 2014. Tim si è ritirato nel 1992.
Dopo qualche anno di relax si è messo a insegnare tennis, e nel 2009 è stato assunto dalla Usta, la federazione americana.
In seguito è stato anche manager di giocatori, come Amanda Coetzer e Greg Rusedski.
Ma il richiamo del campo era troppo forte: così ha fondato una sua Academy, che per diverso tempo si è sviluppata sui campi del Thoreau Club, in Massachusetts, guidato dall'italiano Massimo Policastro.
L'Academy di Tim, che vive a Boston, è itinerante e si concentra soprattutto sull'attività dei più piccoli.
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Tim Mayotte impegnato a Wimbledon, dove arrivò in semifinale nel 1982, battuto da John McEnroe.