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L'11 settembre 2023 Nicola Pietrangeli compie 90 anni. E' stato, numeri alla mano, il più forte tennista italiano di tutti i tempi. Non a caso è l'unico azzurro nella Hall of Fame del tennis mondiale. Nel suo palmares anche una Coppa Davis da capitano, l'unica vinta finora dall'Italia
di Enzo Anderloni
1954 Il primo scudetto e la prima maglia azzurra - Campione italiano under 18 nel 1951, Nicola Pietrangeli esordisce in Coppa Davis a 20 anni nel 1954. Gioca a Madrid la prima delle sue 164 partite vincendola contro lo spagnolo Carlos Ferrer. E’ il secondo turno della manifestazione e l’Italia batte la Spagna 5-0. Nello stesso anno conquista con Giorgio Fachini il titolo italiano di doppio. E’ il primo dei suoi 22 scudetti, 7 dei quali in singolare.
1956 La prima finale italiana a Wimbledon - In coppia con Orlando Sirola, Nicola Pietrangeli raggiunge la finale ai Championships di Wimbledon (dopo aver colto lo stesso risultato nel 1955 al Roland Garros). E’ la prima finale azzurra nel tempio del tennis mondiale. Verranno battuti solo dai fenomenali australiani Lew Hoad e Ken Rosewall (7-5 6-2 6-1).
1957 Il primo trionfo al Foro Italico - Deve ancora compiere 24 anni Pietrangeli quando si aggiudica il suo primo titolo agli Internazionali d’Italia. Alla sua sesta partecipazione esce vittorioso da un tabellone in cui compaiono i grandi australiani Lew Hoad (campione uscente) e Mervyn Rose e lo statunitense Budge Patty, vincitore a Wimbledon e al Roland Garros nel 1950, superato da Nicola in semifinale. A contendergli il titolo il compagno di Davis Beppe Merlo che cede in tre set 8-6 6-2 6-4
1959 - Il primo italiano a vincere uno Slam - Nel maggio del 1959 Pietrangeli lascia per sempre un segno nella storia, conquistando, primo italiano di sempre, un titolo del Grande Slam in singolare, gli Internazionali di Francia. Ci riesce battendo in semifinale l’australiano Neale Fraser e in finale il sudafricano Ian Veermak. Una grande impresa raddoppiata insieme a Orlando Sirola con la conquista anche del titolo in doppio: in finale gli azzurri rifilano tre set a zero ai formidabili australiani Emerson e Fraser. Una doppietta rimasta unica, che Pietrangeli aveva anticipato nel 1958 conquistando, sempre a Parigi il titolo nel doppio misto, insieme all’inglese Shirley Bloomer
1960 - Gran bis al Roland Garros e semifinale a Wimbledon - Al Roland Garros nel 1960 Pietrangeli è campione in carica e si ripete. Batte lo spagnolo Gimeno nei quarti, il francese Haillet in semifinale e il cileno Ayala, grande rivale sulla terra battuta, in finale. Non basta: sull’erba di Wimbledon si arrampica, primo italiano, sino alle semifinali dove lo ferma Rod Laver dopo una battaglia di 5 set. Nelle classifiche mondiali di fine anno, allora compilate dal giornalista inglese di “The Daily Telegraph” Lance Tingay, chiude al n.3 dietro agli australiani Neale Fraser, n.1, e Rod Laver, n.2.
1960 - La prima finale dell’Italia in Coppa Davis - Titolare in singolare e in doppio con Orlando Sirola, Pietrangeli guida la squadra azzurra alla sua prima finale di Coppa Davis. Siamo ancora nell’epoca del Challenge Round e l’Italia conquista l’opportunità di andare a sfidare l’Australia detentrice del trofeo battendo Ungheria, Cile, Gran Bretagna, Svezia e Stati Uniti (3-2 nella finale interzone di Perth). I fenomeni australiani Laver, Fraser ed Emerson ci superano 4-1. Il punto azzurro arriva proprio da Nicola che batte Fraser. Nel 1961 Pietrangeli e Sirola si ripetono, superando ancora gli Usa, e arrivano di nuovo al cospetto di Rod Laver e compagni, ma devono cedere ancora. Si confermano comunque i più forti al mondo dopo i “canguri”.
1961 - La seconda vittoria agli Internazionali e la terza finale al Roland Garros - Per celebrare il Centenario dell’Unità d’Italia gli Internazionali d’Italia vengono disputati “una tantum” a Torino, capitale 100 anni prima. Pietrangeli suggella quest’edizione unica cogliendo il secondo titolo a spese di Roy Emerson in semifinale e, in finale, del mitico Rod Laver, travolto in quattro set: 6-8 6-1 6-1 6-2. Due settimane dopo sarà di nuovo in finale a Parigi, questa volta battuto (in cinque set) dall’astro spagnolo Manuel Santana. Ma durante il torneo sarà anche momentaneamente rientrato a Roma per la nascita di Marco, il suo primo figlio, cui seguiranno Giorgio e Filippo.
1968 - Tripletta principesca a Montecarlo - A pochi mesi dalla nascita del tennis Open Pietrangeli conquista il suo terzo titolo nel prestigioso torneo di Monte-Carlo, dopo quelli del 1961 e 1967, battendo in finale il russo Alex Metreveli. A fine carriera questo sarà uno dei 48 tornei internazionali nel palmares del più forte giocatore italiano di sempre, capace oltre che di vincere due Slam in singolare e due edizioni degli Internazionali d’Italia, di raggiungere anche altre due finali al Roland Garros (1961 e 1964) e a Roma (1958 e 1966).
1972 - Ultimo match in Coppa Davis - Il 17 giugno del 1972 Pietrangeli gioca l’ultimo match di Davis, il doppio contro la Romania in semifinale: Nastase-Tiriac b. Pietrangeli-Panatta 6-2 9-7 6-4. Chiude così la sua carriera in azzurro: tra il 1954 ed il 1972 ha giocato 66 incontri tra nazioni (record mondiale) e giocato 164 match (altro record mondiale). In particolare, ha vinto 120 match (78 su 110 in singolare e 32 su 54 in doppio). L’anno successivo, 1973, sarà quello delle ultime apparizioni a Roma, Parigi e Wimbledon.
1976 Capitano di Coppa Davis - Nel marzo del 1976 succede a Fausto Gardini come capitano non giocatore della squadra di Coppa Davis. L’Italia viene da una deludente stagione 1975, sconfitta al primo turno dalla Francia, ma Pietrangeli è pronto a guidare Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Antonio Zugarelli con nuove ambizioni, raccolte dall’indimenticabile inviato e telecronista RAI Guido Oddo.
1976 - Davis, il trionfo al debutto in panchina - Sotto i colpi dei ‘quattro moschettieri” Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli cadono nel 1976, una dopo l’altra, Polonia, Jugoslavia, Svezia, Gran Bretagna (sull’erba del campo n.1 di Wimbledon) e in semifinale i maestri australiani (Newcombe, Roche, Alexander). Resta solo da giocare la finale contro il Cile, a Santiago, in piena dittatura del ‘boia’ Pinochet. C’è chi sostiene che bisognerebbe rifiutarsi, come ha fatto l’Unione Sovietica in semifinale. Pietrangeli si batte per andare a conquistare la Coppa, fino a subire minacce di morte da chi contesta. Tiene duro e il 18 dicembre 1976, dopo la decisiva vittoria del doppio Panatta-Bertolucci che porta gli azzurri sul 3-0, può sollevare l’insalatiera d’argento di Dwight Davis, portato in trionfo dalla squadra.
1986 - L’ingresso nella Hall of Fame del Tennis - Nel 1986 Nicola Pietrangeli viene ammesso, primo italiano, tra gli immortali Hall of Fame del Tennis con la tradizionale cerimonia nello storico circolo di Newport (Newport Casino). In carriera ha chiuso ben 7 stagioni tra i primi 10 della classifica mondiale (al tempo compilate dal giornalista inglese Lance Tingay su “The Daily Telegraph”): fu n.3 nel 1959 e 1960, n.4 nel 1961, n.7 nel 1959 e 1964, n. 9 nel 1957 e n.10 nel 1956. Anche questo un record assoluto tra i tennisti italiani.
2023 - Taglia il traguardo dei 90 anni - Ambasciatore del tennis italiano nel mondo e insuperato n.1 del tennis azzurro compie 90 anni mentre il campo da tennis più ricco di fascino del mondo porta il suo nome. Nel 2006 in occasione della 76esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, lo storico stadio della Pallacorda al Foro Italico, teatro di tante sue imprese, è diventato infatti per sempre il Campo Pietrangeli
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1933 Nasce a Tunisi - Nicola Chirinsky Pietrangeli nasce l’11 settembre 1933 a Tunisi. Il papà Giulio è un imprenditore emigrato in Nord Africa; la mamma, Anna De Yourgaince, è discendente di una nobile famiglia russa. La famiglia si trasferisce in Italia nel 1946. Di madrelingua francese e russa, Nicola parlerà correntemente, oltre all’italiano, anche inglese e spagnolo.