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Un'Italia mai vista: 36 titoli Atp in 6 anni (e a un passo dal record)

Curiosamente, nel 2024 abbiamo vinto su ogni superficie: terra battuta, cemento outdoor, hardcourt indoor ed erba. E in ogni categoria: 250, 500, 1000 e Slam. Con Sinner che, a quota 14 titoli, è già il più vincente di sempre

di | 23 luglio 2024

Manca solamente un torneo vinto, all'Italia, per raggiungere un primato tra i più rilevanti di questa epoca d'oro. Con il trionfo di Matteo Berrettini a Gstaad, siamo arrivati a quota 7 titoli Atp in una sola stagione. Matteo, oltre che sulle Alpi svizzere, si era preso il trofeo in quel di Marrakech, e insieme a lui nella lista dei vincitori troviamo pure Luciano Darderi (a segno a Cordoba in febbraio) e ovviamente Jannik Sinner: sono 4 i tornei incamerati fin qui dal numero 1 del mondo nei primi sette mesi del 2024, con gli Australian Open a fare bella mostra e poi ancora Rotterdam, Miami, Halle. Curiosamente, abbiamo vinto su ogni superficie: terra battuta, cemento outdoor, hardcourt indoor ed erba. E in ogni categoria: 250, 500, 1000 e Slam.

Non è ancora, tuttavia, un cifra da record. Nel 1977 e nel 2021 avevamo raggiunto lo stesso traguardo, con 7 trionfi. Ma qui mancano ancora 4 mesi alla fine dell'anno e ci sono ottime chance per poter aumentare il bottino. Magari partendo già da questa settimana a Umag, torneo da sempre particolarmente favorevole ai colori azzurri.

Nel 1977, arrivarono tre successi di Paolo Bertolucci (Firenze, Amburgo e Berlino), altrettanti di Corrado Barazzutti (Charlotte, Bastad e Parigi indoor) e uno di Adriano Panatta (Houston). Nel 2021, invece, un poker di Sinner (Melbourne, Washington, Sofia, Anversa) si affiancò al successo di Lorenzo Sonego a Cagliari e alla doppietta di Matteo Berrettini (Belgrado e Queen's). In altre circostanze ci siamo fermati a quota 6 titoli in un anno: nel 1976 e poi ancora nel 2018 e nel 2022, con il 2019 che sta un po' appeso in mezzo, visto che ufficialmente parliamo di 5 trofei Atp, che tuttavia diventano 6 prendendo in considerazione anche le Next Gen Atp Finals allora in scena a Milano (e vinte quell'anno da Jannik Sinner). 

Tenendo conto della quantità e della qualità dei tornei vinti, il 2021 è già – di gran lunga – l'annata migliore di sempre. Ma c'è un altro dato che è ancora più significativo per descrivere il momento attuale del tennis italiano. In totale, nel circuito Atp, abbiamo vinto 92 titoli dal 1971 a oggi, una media complessiva di 1,73 tornei a stagione. Ma andando più in profondità scopriamo che ci sono due periodi ben distinti e con risultati ben diversi. Dal 1971 al 2017, i successi sono 56, con una media di 1,21 all'anno. Mentre dal 2018 a oggi sono 36 in 6 anni (non ancora completati): e una media rotonda di 6 trionfi ogni 12 mesi. Un cambio di passo che probabilmente non ha precedenti nella storia dello sport tricolore.

In dettaglio, nel 2018 arrivarono 6 titoli da 3 giocatori: Fognini, Cecchinato e Berrettini. Ma erano tutti tornei 250. Nel 2019, un passo indietro sul piano della quantità (5) ma con la perla del trionfo monegasco di Fognini, prima bandiera tricolore in un 1000 (o equivalente) dagli anni 70 del secolo scorso. Nel 2020, anno della pandemia, un solo successo (Sinner a Sofia) ma in un calendario decimato a causa del Covid-19. Nel 2021, il record di 7 trionfi, seguito da un 2022 ugualmente ricco, con 6 titoli di cui un paio di Atp 500. Le ultime stagioni? Sempre in crescendo, se parliamo di qualità. Nel 2023, un poker di tornei e il primo Masters 1000 di Jannik Sinner (in Canada), poi nel 2024 questa abbuffata che pare ancora non aver trovato la sua conclusione.

Tutti questi dati sulla crescita esponenziale del gruppo azzurro sono certificati anche dalla lista dei plurivincitori. Jannik Sinner è già in vetta con 14 trofei, ma nelle prime posizioni ci sono diversi giocatori 'contemporanei': Fabio Fognini e Matteo Berrettini sono sul terzo gradino del podio, appaiati a quota 9. Dietro di loro, anche se più staccati, Marco Cecchinato e Lorenzo Sonego con 3, poi ancora Lorenzo Musetti a quota 2. Ciò significa che tra i 12 italiani più vincenti di sempre, la metà sta giocando proprio ora. Nell'epoca d'oro del nostro tennis.

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