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Nonostante la rivalità con Jannik Sinner, il 21enne fuoriclasse spagnolo ha parlato del grande affetto che ha per lui il pubblico di Torino. "La Davis? Ancora non ci penso. Difficile per me accettare il ritiro di Rafa"
di Max Grassi, da Torino | 07 novembre 2024
In un’atmosfera decisamente rilassata, nell’elegante cornice del Museo del Risorgimento, è andato in scena il Media Day del gruppo dedicato alla leggenda australiana “John Newcombe”.
Alcaraz, Zverev, Ruud e Rublev hanno risposto alle domande dei giornalisti non senza concedersi anche qualche divertente siparietto, con scambi frequenti di battute, con Sasha e Carlos autentici mattatori della serata.
Non si è nascosto Carlos Alcaraz che è alla caccia del suo primo titolo alle Nitto Atp Finals: “Mi piacerebbe davvero molto un giorno alzare questo prestigioso trofeo. È solo la seconda volta che gioco a Torino e, per me, giocare con i migliori sette giocatori al mondo significa davvero molto. Essere qui è un traguardo che inseguo dall’inizio della stagione”.
“Onestamente non so perché tanti tifosi italiani continuino ad amarmi così tanto nonostante la mia rivalità con Jannik ma credo sia perché cerco sempre di far divertire le persone quando scendo in campo. Forse è per via della mia personalità o forse è solo il mio tennis ma è vero che in Italia sento tanto la passione dei tifosi. Gli italiani amano molto lo sport, non solo il tennis”.
Il 21enne di Murcia, sceso al 3° posto del ranking Atp, ha confidato di non sentire ancora la pressione per l’imminente Coppa Davis: “Non voglio pensare in questo momento alla Davis anche perché per me è difficile accettare il ritiro di Rafa Nadal. Sono concentrato sulle Atp Finals e non so cosa succederà a Malga. Ci penserò quando sarà il momento e vedremo come andrà”.
Alexander Zverev, fresco numero 2 al mondo dopo aver trionfato al Masters 1000 di Parigi Bercy è apparso in grandissima forma: “Essere qui con i migliori giocatori della stagione è sempre speciale. Ovviamente ci manca Novak, è strano non vederlo tra noi, ma chi è qui se lo è meritato e avrà chance di vincere questo torneo. La sfida è sempre altissima. La prima volta che ho vinto era il 2018 e ho dovuto battere in semifinale Federer e Novak in finale ed era chiaro che, se volevo vincere, dovevo passare attraverso quei match e vincerli. Oggi sono cambiati i giocatori ma sento la stessa cosa con Jannik e Carlos. Sono loro i giocatori che devi battere se vuoi vincere i tornei che contano. Entrambi hanno conquistato due grandi Slam e sono indubbiamente i migliori giocatori al mondo ma sono davvero fiducioso e felice del livello che ho espresso a Parigi”.
A chi gli chiede se fosse contento del sorteggio, il 27enne tedesco ha precisato: “Qui non ci sono tabelloni facili, sono in campo i migliori otto dell’anno. Chiaramente ci siamo affrontati molte volte, con vittorie e sconfitte in grandi match e questo è il motivo per cui oggi, seduti qui, ci siamo solo noi”.
Vincitore agli Internazionali BNL d'Italia, finalista al Roland Garros, Sasha torna per la settima volta alle Nitto ATP Finals, un torneo che ha vinto per ben due volte: “Non so perché mi esprimo sempre così bene qui. Non credo sia una questione solo di superficie, anche perché ho dimostrato che anche sulla terra ho ottenuto risultati importanti. Spesso, soprattutto nei Grandi Slam, mi è capitato di giocare match molto lunghi che avrei dovuto chiudere prima e questo mi è costato caro alla fine della settimana. Qui invece so bene che se non gioco il mio tennis migliore dal primo “quindici”, non ho chance di vincere. E questo, da un punto di vista mentale, mi aiuta e mi motiva a dare subito il massimo in campo. Ci saranno tre splendidi match in questo girone e non vedo l’ora di scoprire chi la spunterà”.
Casper Ruud giocherà per la terza volta le Nitto ATP Finals al termine di una stagione in cui ha vinto due titoli: “Il migliore ricordo che ho delle mie partecipazioni a Torino? Quando nel 2022 ho battuto Andrey in semifinale”, scherza il 25enne danese, attuale n.7 del ranking Atp. “È bello essere nuovamente a Torino. Sono orgoglioso di esserci. L’anno scorso non ero riuscito a qualificarmi e quindi le mie motivazioni per quest’anno sono al top. Anche se devo ammettere che, sia io che Andrey, siamo piuttosto stressati perché abbiamo ottenuto la qualificazione per le Nitto Atp Finals solo nell’ultima settimana utile”.
Andrey Rublev, pur giocando un anno con risultati altalenanti in cui ha vinto due titoli, il Masters 1000 di Madrid e l'ATP 250 di Hong Kong, è riuscito a guadagnare un posto alle Nitto ATP Finals per il quinto anno di fila. “Sarei stato più orgoglioso se avessi vinto più match quest’anno ma, scherzi a parte, sono molto felice di essere nuovamente qui a giocare questo torneo. Ci sono tanti giocatori - ha concluso il 27enne russo, n.9 del ranking Atp - che meriterebbero di esserci ma purtroppo i posti disponibili sono solo otto e il fatto di essere ancora in questa élite è per me un grande onore”.
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