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Nel momento in cui c'è stato il ricongiungimento con il greco, l'iberica occupava la posizione numero 139 Wta, mentre oggi – otto mesi e spiccioli più tardi – la ritroviamo numero 10. Tsitsipas? Nel maggio 2024 era numero 8 Atp, adesso è numero 12
09 febbraio 2025
A inizio maggio 2024, a Roma, sollecitata sull'argomento, Paula Badosa ribadì il concetto espresso pochi giorni prima a Madrid: “A volte trovi la persona giusta nel momento sbagliato”. Da poco, la giocatrice spagnola aveva interrotto la relazione più chiacchierata del mondo del tennis, quella con il collega Stefanos Tsitsipas.
Un fulmine a ciel sereno, considerato che la coppia pareva godere di ottima salute. Quella frase sibillina, peraltro pronunciata con un sorriso sereno che già raccontava tutt'altro, sarebbe poi invecchiata precocemente: a fine maggio, dopo un allontanamento lampo, Paula e Stefanos erano di nuovo insieme. E da quel momento non si sono più lasciati, come molti fan della coppia pensavano e speravano.
Ma se sul piano privato sono tutte rose e fiori, come è andata, da allora a oggi, ai due innamorati sul campo da tennis? Ebbene, proprio Paula pare aver trovato una motivazione ulteriore per risalire la china, riprendendosi quel posto tra le top 10 che le era sfuggito a lungo, a causa di problemi di varia natura. Fisici e non solo. Nel momento in cui c'è stato il ricongiungimento con il greco, l'iberica occupava la posizione numero 139 Wta, mentre oggi – otto mesi e spiccioli più tardi – la ritroviamo numero 10. Con questi highlights: ottavi a Wimbledon (non senza rimpianti), titolo a Washington, semifinale a Cincinnati, quarti agli Us Open, semifinali a Pechino e Ningbo, altra semifinale agli Australian Open. Niente male, per una ragazza che nella prima parte del 2024 pareva ancora travolta da una valanga di dubbi.
E Tsitsipas? Nel maggio 2024 era numero 8 Atp, adesso è numero 12. Non c'è stato dunque nessun tracollo, anche se la sensazione degli appassionati – peraltro suffragata dai risultati – è che il greco abbia fatto un deciso passo indietro in termini di competitività nel momento in cui bisogna giocarsi i grandi titoli. Entriamo in dettaglio. Negli ultimi 8 mesi i suoi migliori risultati sono stati i quarti di finale a Roma e al Roland Garros, la semifinale a Gstaad e i quarti a Parigi Bercy e Rotterdam. Nel frattempo, sono giunte diverse sconfitte al primo o al secondo turno, contro Struff, Ruusuvuori, Kokkinakis e Michelsen (due volte). Non proprio un cammino da top 10 ed ex finalista Slam. Da qui ad aprile, deve difendere 1830 punti, sui 3005 che oggi rappresentano il suo bottino complessivo. Significa che, se dovesse proseguire nel suo periodo no, a maggio Tsitsipas potrebbe trovarsi parecchio più indietro di dove si trova ora.
Intendiamoci: qui non si tratta di dare colpe o meriti alla relazione. Tutt'altro. Si tratta solo di osservare la situazione. Ci sono però alcuni dettagli che vanno riportati, per capire meglio come Paula e Stefanos prendano il loro 'stare insieme' nel momento in cui c'è di mezzo il tennis. A Melbourne, ha fatto il giro del web una simpatica scenetta in cui lei – in campo e in preda a qualche difficoltà – si lamentava con lui, mentre il greco dalla tribuna le diceva di calmarsi. Per tutta risposta, Paula gli faceva segno di scendere in campo a giocare al posto suo, ricevendo in cambio un sorriso talmente delicato da suscitare tenerezza.
Chissà se in quel momento Tsitsipas si sarà rivisto nei suoi precedenti burrascosi con Apostolos, il padre coach. Pochi giorni fa, invece, chiamato in causa sul tema dei fidanzati colleghi, l'ex numero 3 al mondo ha risposto così: “Il suo successo – ha detto – mi dà grandi motivazioni per cercare di fare altrettanto. In Australia lei mi ha lasciato libero di darle una mano, e anche attraverso questa libertà ho imparato tante cose che sono utili anche a me stesso”.
Il greco non è mai stato uno tutto casa e tennis. Al contrario, anche nei momenti migliori della sua carriera ha sempre avuto la volontà e la capacità di guardare oltre il campo, di cercare di capire cosa accadeva nel mondo vicino e lontano da lui. Ecco perché – per Stefanos più che per Paula – questa relazione può avere un impatto concreto importante, in due direzioni opposte.
La prima: spostare ulteriormente il focus, rispetto a quello che dovrebbe essere l'ideale di un atleta di alto livello nel pieno della carriera.
La seconda – ed è quello che suggerisce proprio il diretto interessato – creare quelle motivazioni extra che per un periodo forse sono mancate. Quale delle due versioni finirà per prevalere?
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