Chiudi

-
Atp

Berdych: “La rivalità Sinner-Alcaraz fa bene al tennis, uno solo non basterebbe”

In un’intervista a “Tennis Major” l’ex pro ceco, arrivato fino al n.4 del ranking mondiale, confessa anche che gli piacerebbe avere 15 anni di meno per poter affrontare Jannik e Carlos. Del resto giocare nell’epoca dei “big 4” gli ha permesso di tirare fuori il massimo

di | 18 dicembre 2024

Tomas Berdych (foto Getty Images)

Tomas Berdych (foto Getty Images)

Quella tra Jannik e Carlos è una rivalità destinata a segnare molto probabilmente tuto il prossimo decennio. Ed è una rivalità che non può fare che bene al tennis. Ne è convito Tomas Berdych, classe 1985, 13 trofei ATP in bacheca, arrivato fino al n.4 del ranking mondiale e a giocare una finale a Wimbledon (nel 2010, battuto da Nadal) nel periodo delle grandi rivalità tra i “Big 4”. “Credo che il gioco sia cambiato sicuramente - ha sottolineato in un’intervista a Tennis Major il 39enne di Valasske Mezirici, ritiratosi nel 2019 -. E’ diventato meno creativo. Se guardiamo ai primi dieci giocatori del ranking non si notano molte differenze tra loro. Questo è il mio punto di vista, ma non sto dicendo che sia un bene o un male. È così perché c’è sicuramente una nuova generazione che ha preso il controllo del tennis maschile, e questo è il modo in cui giocano e competono".

"E se mi chiedete se sarei in grado di giocare o se mi piacerebbe mettere il me stesso più giovane contro di loro, allora la risposta sarebbe affermativa. Sarebbe davvero una bella esperienza giocare con questi ragazzi. Questi confronti sono sempre molto difficili perché in pratica non si possono fare, quindi se ne può solo discutere"

"Il tennis ha bisogno di una rivalità importante: fa bene a tutto il movimento. La più grande ora è Alcaraz-Sinner, e solo così entrambi possono diventare giocatori migliori, esattamente com’è accaduto quando giocavo io. Se ci fosse solo un Sinner, sarebbe difficile anche per lui mantenere la motivazione e la grinta. Quindi penso che sia una cosa molto positiva. Spero che presto ce ne siano altre, per il bene del tennis”.

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz

Attuale capitano del team ceco di Coppa Davis - ha assunto l’incarico a settembre dopo essere stato per 18 mesi il coach di Jiri Lehecka - Berdych è stato spesso definito come il tennista più forte a non essere riuscito a vincere uno Slam. Probabilmente anche perché per riuscirci avrebbe dovuto battere più di uno tra Federer-Nadal-Djokovic-Murray. E l’esempio è stato Wimbledon 2010 quando Tomas ha eliminato Roger nei quarti, Nole in semifinale ma poi è andato a sbattere contro Rafa in finale.

Tomas Berdych in azione (foto Getty Images)

Tomas Berdych in azione (foto Getty Images)

“Sono stato molto fortunato a giocare nella loro epoca: hanno tirato fuori il meglio di me - ha detto ancora il ceco -. Sono una persona molto realistica. Il mio approccio generale al tennis è stato quello di ottenere il massimo da me stesso. Se questo significava essere tra i primi 100, bene: tra i primi 50 meglio. Qualunque siano le tue aspettative per raggiungere l’obiettivo hai bisogno anche dei tuoi avversari, sono loro a renderti un giocatore migliore. Se hai avversari di livello molto alto e non vuoi perdere contro di loro, allora cerchi di raggiungere il loro livello.

"Quindi credo di essere stato molto fortunato sotto diversi punti di vista. Aver potuto giocare contro tutti loro e far parte di un’epoca storica è stato molto speciale e unico. So di aver fatto tutto quello che potevo ma purtroppo ho finito con zero Slam, ma sono in pace con me stesso. E questa è la cosa più importante alla fine”.


Non ci sono commenti
Loading...