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Chi è Bernet: storia, ambizioni e i (tanti) punti in comune con Roger

Classe 2007, è reduce dal successo in singolare agli Australian Open Junior e in patria è già considerato l’erede di Federer, con cui ha tanti punti in comune. Storia, staff e ambizioni future: ecco il suo profilo

30 gennaio 2025

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Il successo agli Australian Open gli ha consentito di portarsi ufficialmente alla ribalta, ma il nome di Henry Bernet era ben noto agli appassionati già da prima della sua cavalcata vincente sul cemento di Melbourne Park. Lo svizzero, classe 2007, ha vinto il primo Slam giovanile della carriera nel giorno del suo diciottesimo compleanno, battendo per 6-3 6-4 lo statunitense Benjamin Willwerth, e si è proiettato per la prima volta sul podio della classifica mondiale Under 18, al secondo posto ad una manciata di punti dall’olandese Mees Rottgering.

Dotato di uno splendido rovescio a una mano, un colpo provato casualmente in allenamento e poi diventato il suo marchio di fabbrica (“Con quello bimane facevo fatica, il mio allenatore mi disse per scherzo di provare a giocarlo a una mano e l’ho sentito subito un colpo naturale, tanto da innamorarmene”, disse in un’intervista) seppur presenti ancora importanti margini di miglioramento, com’è inevitabile che sia per un ragazzo della sua età, Bernet è cresciuto al Tennis Club Old Boysdi Basilea, lo stesso circolo in cui si è formato Roger Federer, il suo idolo d’infanzia assieme a Stan Wawrinka.

Se è vero che da un lato può risultare azzardato fare paragoni tra un ragazzo come Bernet ancora nel pieno della maturazione tennistica, sia sotto il profilo tecnico che quello tattico, e una figura come Federer che ha scritto pagine indelebili della storia di questo sport, dall’altro non si possono non considerare i tanti punti in comune tra i due. Detto del rovescio a una mano, un fondamentale sempre meno utilizzato tra i giovani (oltre a Bernet, si cimenta con successo in questo colpo il “nostro” Pierluigi Basile, ora tra i primi cinquanta del ranking Under 18), e delle avventure di entrambi al Tennis Club Old Boys, ad accomunare Henry Bernet e Roger Federer è anche la collaborazione con Severin Luthi.

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Attuale capitano della formazione svizzera di Coppa Davis, Luthi ha seguito Federer nel circuito ATP per quindici anni, dal 2007 al 2022, contribuendo attivamente ad alcuni dei più importanti successi ottenuti in carriera dal classe ’81. È notizia di pochi giorni fa l’inizio del rapporto di lavoro tra Luthi e Bernet: la giovane stella elvetica ha comunicato questa novità nel corso degli Australian Open, rivelando contestualmente la separazione dallo storico coach Kai Stentenbach.Devo ringraziare Kai per essere stato al mio fianco per tutti questi anni. Quella a Melbourne è stata la nostra ultima trasferta insieme e credo che concluderla con il titolo agli Australian Open sia stato il giusto premio per entrambi”, ha dichiarato Bernet, mentre Stentenbach ha affermato di essere rimasto più che soddisfatto per i risultati raggiunti dal suo allievo nelle ultime stagioni.

Ad affiancare Severin Luthi nella crescita di Bernet sarà il tecnico della federazione svizzera Sven Swinnen:Nel circuito Juniores gli avversari ti fanno dei regali, nei Challenger no. In questa tipologia di tornei, i giocatori si trovano a volte a competere per la loro stessa sopravvivenza. Aver vinto uno Slam giovanile rappresenta per Bernet già un ottimo punto di partenza, è motivo di orgoglio e attira anche le attenzioni degli sponsor e dei media, ma è importante mantenere i piedi per terra e avere una visione a lungo termine, ha commentato l’ex allenatore di Dominic Stricker.

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Pur consapevole di essere considerato come uno dei migliori giovani talenti del circuito e che i confronti con Federer da qui in avanti si faranno sempre più insistenti, Bernet sembra avere le idee chiarissime sul suo futuro. In Svizzera, tutti si aspettano nuovi Federer o Wawrinka. Era ovvio che ci sarebbero stati dei paragoni tra me e Roger, ma io cerco di non pensarci troppo, concentrandomi su me stesso. Dopo la vittoria in Australia ho ricevuto tanti messaggi: Shelton, Wawrinka, Stricker, Huesler, Bencic e Golubic sono soltanto alcuni dei giocatori che mi hanno contattato, mentre dalla famiglia Federer mi sono arrivati i complimenti tramite e-mail”, ha affermato il diciottenne una volta rientrato dalla trasferta australiana.

Attualmente numero 783 della classifica ATP di singolare, Bernet vanta i quarti di finale raggiunti nel Challenger 125 di Zug come miglior piazzamento tra i professionisti, anche se ha già ottenuto una vittoria nel circuito maggiore. Nello scorso mese di ottobre, infatti, ha sfruttato al meglio una wild card per le qualificazioni dell’ATP 500 di Basilea superando all’esordio Fabio Fognini, prima di arrendersi al turno decisivo al connazionale Jerome Kym. C’è tanta curiosità a proposito della programmazione del 2025 per Bernet, che molto probabilmente troverà spazio tra le giovani “star” anche a livello ATP. Chissà che, da questo punto di vista, la differenza non possa farla anche Roger Federer, viste le molteplici somiglianze tra i due e soprattutto il recente contratto stipulato da Bernet con On, il marchio di abbigliamento sportivo che ha proprio in Federer uno dei suoi volti principali.

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