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Alla Caja Magica Matteo supera in rimonta lo statunitense nonostante un problema fisico del quale sarà da valutare l’entità anche in vista degli impegni futuri. A cominciare dal match contro il britannico Draper
di Tiziana Tricarico | 26 aprile 2025
Un match folle portato a casa col cuore. A quattro anni di distanza dall’ultima volta Matteo Berrettini è tornato a giocare e a vincere una partita al “Mutua Madrid Open”, quarto Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 8.055.385 euro, che si sta disputando sulla terra battuta della “Caja Magica” della capitale spagnola (combined con un WTA 1000).
Il 29enne romano, n.31 del ranking e 30 del seeding, al secondo turno (per lui l’esordio), ha battuto in rimonta per 67(3) 76(6) 61, dopo oltre due ore e mezza di lotta, lo statunitense Marcos Giron, n.45 ATP (ma arrivato fino al n.37 nell’agosto dello scorso anno), sconfitto per la prima volta in tre sfide. Per Matteo si tratta del match numero 200 vinto in carriera, ottavo azzurro nell’Era Open a centrare questo traguardo.
A welcome return ??
— Tennis TV (@TennisTV) April 26, 2025
In his first Madrid match since finishing runner-up in 2021, @MattBerrettini outlasts Giron 6-7 7-6 6-1.#MMOpen pic.twitter.com/uuEvFNQNkr
Il match. Il 31enne californiano di Thousand Oaks si era aggiudicato in tre set entrambi i precedenti con l’azzurro, disputati al secondo turno del Masters 1000 di Parigi-Bercy (veloce indoor) nel 2020 e negli ottavi del “500” di Halle (erba) lo scorso anno. E’ Matteo ha procurarsi le prime due palle-break nel quarto gioco del primo set: Marcos annulla la prima con una palla-corta mentre sulla seconda è l’azzurro a sbagliare la volée di rovescio (2-2).
Il punteggio segue i servizi con Berrettini che concede decisamente meno di Giron. Nel decimo game infatti è lui a procurarsi altre tre palle-break consecutive che sono altrettanti set-point, ma il californiano si salva grazie anche a più di un pizzico di fortuna (5-5). Con il secondo turno di battuta immacolato Matteo si garantisce almeno il tie-break: ci arriva anche Marcos, che nel parziale ha vinto cinque punti di meno. Sbaglia un po’ troppo il romano che recupera un primo mini-break (1-1) ma poi lascia scappare avanti l’avversario (5-2). Giron allunga sul 6 a 3 si procura tre set-point di fila: basta il primo (7-3).
Il mood positivo del californiano si traduce in un parziale di 14 punti a 5 (da quando era sotto 5-6 nel primo set) che gli permette di iniziare col piede giusto il secondo parziale (1-0): l’azzurro sembra invece mancare un po’ di grinta e di energia. I turni di battuta tornano a scandire il punteggio. Nel nono gioco piccola chance per Matteo che può rispondere ad una seconda dell’americano già sotto 0-30: ed invece ancora una volta manca un pizzico di determinazione e lo statunitense infila quattro punti consecutivi (5-4). L’azzurro però risponde con un turno di battuta tenuto a zero, il quarto dell’incontro (5-5).
Giron si garantisce un altro tie-break (6-5) mentre Berrettini inizia un delicatissimo dodicesimo game con il primo doppio fallo di giornata ma in qualche modo riagguanta il suo avversario (6-6). Stavolta è Matteo a partire con un mini-break di vantaggio ma lo restituisce subito (1-1). Se lo riprende nel nono punto (5-4) e poi a suon di diritti si procura due set-point (6-4): sul primo la risposta di Giron pizzica la riga e poi il rovescio di Berrettini termina in rete, sul secondo il passante alto dell’azzurro è preda della volée dell’americano (6-6). Con un doppio fallo, però, Giron concede un terzo set-point sul quale il recupero è fuori di un soffio (8-6). Sbuffa Matteo, che si tocca un po’ sotto il costato a sinistra, ma intanto si va al terzo.
Prima però c’è la richiesta del fisioterapista: dopo diversi minuti di consulto parte il “medical time out” con Matteo sdraiato in campo a farsi massaggiare però la parte bassa della schiena. Dopo un tempo discretamente lungo comincia il terzo set. Berrettini non spinge sul servizio ma tiene comunque il turno di battuta a quindici (1-0). Si distrae Giron che subisce il break (2-0) complice qualche errore di troppo con il diritto.
Matteo, pur giocando con il freno a mano tirato, conferma il vantaggio (3-0) e poi con un avversario che continua ad essere un bancomat con il diritto si prende anche un secondo break (4-0). Vola Berrettini (5-0), lo statunitense evita il “bagel” (5-1), l’azzurro recupera da 0-30 e poi chiude 6-1 su un rovescio in rete del californiano. Peccato che non ci sia né la forza di esultare né la voglia di sorridere al pensiero di un nuovo problema fisico da risolvere....
Berrettini - finalista a Madrid nel 2021 (battuto da Zverev) - se la vedrà al terzo turno con il britannico Jack Draper, n.6 del ranking e 5 del seeding, che ha sconfitto per 63 64 l’olandese Tallon Griekspoor, n.34 ATP. Il 23enne mancino di Sutton ha vinto entrambi i precedenti con l’azzurro, disputati in finale sull’erba di Stoccarda nel 2024 e nei quarti sul cemento di Doha lo scorso febbraio, sempre in tre set.
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