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Dopo aver battuto l’argentino Navone, il 28enne romano sarà messo alla prova dal numero due del mondo. Zverev è in vantaggio per 4-2 nei precedenti, ma l’ultimo confronto lo ha vinto Berrettini a Wimbledon 2023
07 aprile 2025
Buon esordio stagionale sulla terra battuta per Matteo Berrettini, vittorioso con il punteggio di 6-4 6-4 sul qualificato argentino Mariano Navone al primo turno del Masters 1000 di Monte-Carlo. Il 28enne romano, numero 34 del ranking Atp, ha avuto il pieno controllo della partita per lunghi tratti, esprimendo nel complesso un buon tennis.
“Sono contento per come ho giocato, Navone è un tennista che si trova molto bene su questa superficie ed era partito col piede giusto. C’è un pizzico di rammarico per come è andato il secondo set perché, dal 4-1 in mio favore, ho perso due volte il servizio: avrei potuto chiuderla prima, ma spero di aver imparato la lezione. L’unica cosa da fare era restare lì a lottare punto su punto, cercando di spuntarla. In quei momenti mi è tornata in mente una partita dall’andamento simile giocata contro Kukushkin a Budapest nel 2019: anche in quel caso era una delle prime uscite stagionali sulla terra”, ha dichiarato Matteo al termine del match.
In campo con una fascia al braccio a causa di un leggero fastidio al gomito, l’azzurro ha ammesso di sentirsi a suo agio sulla terra battuta: “Essere cresciuto su questi campi è sicuramente un vantaggio, ma penso di essere competitivo un po’ su tutte le superfici. Amo giocare a Monte-Carlo, Madrid, Roma e Parigi, mentre le vittorie sul ‘rosso’ le ho ottenute in località in altura che si sposano bene con le mie caratteristiche. Qui è importante trovare il giusto dinamismo e il feeling con le scivolate, il gioco è meno rapido rispetto al cemento e creando gioco, con le rotazioni, si riesce a stancare più facilmente l’avversario”, ha ammesso Berrettini. Non è mancata, da parte sua, anche una considerazione sull’erba, superficie sulla quale ha centrato la finale a Wimbledon nel 2021: “Ho sempre giocato a un livello molto alto sui prati, ma lì ci sono meno specialisti. Per fortuna, ho sempre fatto parecchi punti indipendentemente dalla superficie di gioco: non c’è un periodo dell’anno in cui penso di non poter vincere una partita”.
Ad attendere Matteo al secondo turno ci sarà Alexander Zverev, finalista agli Australian Open ma recentemente incapace di ottenere risultati di rilievo nei ‘1000’ americani di Indian Wells e Miami. Il nativo di Amburgo ha assistito dalla tribuna alla sfida odierna del suo prossimo avversario: “Dalle urla del pubblico ho intuito che fosse presente sugli spalti, ma non l’ho visto. Quest’anno Zverev ha vinto meno partite di quelle che avrebbe voluto, ma è un giocatore che ha sempre molta fiducia nel suo tennis. Entrerà in campo con tanta voglia di far bene, arriva da un periodo difficile però i grandi giocatori sono in grado di tirar fuori sempre il meglio dai momenti complicati”, ha commentato Berrettini.
Quello di domani sarà il settimo confronto tra i due, con il tedesco in vantaggio per 4-2 nei precedenti. L’ultimo incrocio ha sorriso a Berrettini, vittorioso in tre set sull’erba di Wimbledon nel luglio di due anni fa: “Il passato non si può trascurare, so di poter vincere ma anche che sarà un’altra partita molto complicata. Mi aspetto una battaglia, mi alleno ogni giorno per arrivare a giocare questo tipo di incontri: per lui sarà il primo match sulla terra battuta europea, credo ci siano le condizioni per provare a fare il colpaccio. Ha caratteristiche completamente diverse da Navone, ama scambiare e la sua comfort zone è dietro la linea di fondo. Spero di far bene, sono felice di essere nuovamente competitivo dopo tutto quello che ho passato”, ha chiosato Matteo, che come miglior risultato a Monte-Carlo vanta gli ottavi di finale raggiunti nell’edizione del 2023.
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