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Il romano parla al termine del successo in rimonta su Zverev al secondo turno del Masters 1000 di Monte-Carlo. Sulla sua strada potrebbe ora esserci Musetti, in campo domani contro il ceco Lehecka
08 aprile 2025
Dopo la partita di primo turno vinta con l’argentino Navone, Matteo Berrettini non aveva nascosto il desiderio di ottenere un risultato di rilievo al Masters 1000 di Monte-Carlo, nella sua prima uscita stagionale sulla terra battuta. Il 28enne romano ha dato seguito alla buonissima prestazione offerta nella giornata di lunedì, battendo anche Alexander Zverev, numero due del mondo, con il punteggio di 2-6 6-3 7-5, regalandosi l’accesso agli ottavi di finale del torneo del Principato per la seconda volta in carriera.
Il successo centrato da Berrettini fa ‘sorridere’ indirettamente Jannik Sinner, che si è assicurato di poter scendere in campo agli Internazionali BNL d’Italia da leader della classifica Atp: “Sono sicuro che Jannik tornerà allo stesso livello di prima. Per qualsiasi cosa, sa di poter contare su di me: penso che stia gestendo questa situazione nel miglior modo possibile e sono contento di avergli fornito questo assist. Ci siamo sentiti per l’ultima volta qualche settimana fa, tra di noi c’è sempre stato un grande rispetto reciproco: in questo momento, però, è giusto lasciargli i suoi spazi”, ha commentato Matteo.
Sotto di un set, Berrettini ha cambiato marcia nella seconda frazione, proponendo un tennis più aggressivo rispetto alle battute iniziali. “Ho dovuto fare del mio meglio soprattutto a livello mentale, mi sono esaltato e ho provato a impormi in questa battaglia. Nel terzo set, mi sono un po’ arrabbiato per aver perso il servizio sul 5-4: ho commesso errori inusuali in quel decimo gioco e mi sarei potuto piangere addosso, invece sono stato bravo a restare agganciato e a riportarmi subito avanti. Stavo giocando meglio di Zverev, in più ho sentito tutto il sostegno del pubblico: a Monte-Carlo si respira sempre un’atmosfera speciale quando giocano gli italiani e oggi, senza dubbio, sono stati anche i miei connazionali a darmi le energie per vincerla al terzo”, ha detto il romano.
Berrettini ha ammesso di essere rimasto un po’ sorpreso dall’inizio di match del suo avversario: “Zverev è partito benissimo, aggressivo fin dal primo game. Quando ha visto che stavo crescendo di livello, è calato un attimo ed è in quel momento che ho capito che avrei potuto fare qualcosa di importante. Il tennis, si sa, è un gioco mentale: si può perdere contro il numero due del mondo, ma lo si deve fare dando sempre il massimo. Ho cambiato marcia dopo il primo set, chiedendo di più sia al servizio sia al diritto, mentre dalla parte del rovescio ho colpito con maggiore convinzione. Mi sono imposto di stare più vicino al campo e di avanzare quando possibile: è così che ho costruito il mio successo”.
Berrettini e Zverev, che lotta
Di nuovo a segno contro un Top-5 a poco più di due anni dal successo con Ruud nella fase a gironi della United Cup 2023, Berrettini ha ottenuto la prima vittoria in carriera con un numero due Atp: sulla carta, quello con Zverev è dunque il successo più prestigioso della sua carriera. “In termini di ranking dell’avversario è sicuramente una delle affermazioni più importanti, però ho battuto anche Djokovic e raggiunto la finale a Wimbledon”, ha commentato l’azzurro.
Dopo un giorno di riposo, Berrettini tornerà in campo giovedì per affrontare il vincente del match tra Jiri Lehecka e Lorenzo Musetti. C’è la possibilità, dunque, di assistere a un derby tutto italiano per un posto nei quarti di finale: “Lorenzo ha tutte le carte in regola per battere Lehecka, ma sarà una partita dura. Quando giochiamo in Coppa Davis tifiamo l’uno per l’altro, mentre in questi tornei ognuno è concentrato sul proprio percorso: tra due giorni potremmo ritrovarci da avversari, da compagni di squadra ci auguriamo di poter vincere presto un’altra coppetta...”.
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