-
Atp

Berrettini ripartirà da Toronto, con rinnovate ambizioni

Dopo l’iniezione di fiducia di Wimbledon, il romano non ha comunque stravolto i propri piani in cerca di risultati, dando al corpo il tempo di recuperare. Concluse le vacanze, ha ripreso gli allenamenti e lo rivedremo nella tournèe statunitense: Toronto, Cincinnati e Us Open. Tre tornei per ribadire di essere di nuovo al top

21 luglio 2023

Per Matteo Berrettini la cavalcata fino agli ottavi di finale del torneo di Wimbledon, con tanto di primo set vinto contro il futuro campione Carlos Alcaraz, rappresenta uno dei risultati più importanti in carriera. Altre volte il romano ha fatto più strada, raccolto più punti e battuto giocatori più forti, ma mai come questa il risultato ha un peso enorme dal punto di vista mentale e di motivazioni.

Matteo ha dovuto superare grandi difficoltà, la batosta di Stoccarda (dove al rientro nel Tour ci si aspettava facesse miracoli, invece ha raccolto tre game al primo turno) pareva avere lasciato il segno e addirittura c’era il forte sospetto che dopo il forfait al Queen’s di cancellasse anche da Wimbledon. Invece ha giocato e bene, mostrando – a se stesso in primis – di poter fare ancora grandi cose, e da quel torneo riparte con un diverso approccio diverso al lavoro quotidiano e nuove ambizioni.

Ai Championships chiedeva, senza troppe pretese, di sapere come stava il suo corpo, come avrebbe reagito alle battaglie al meglio dei cinque set e a quale livello di condizione atletica si trovava. Visto che tutte le risposte sono state positive, è naturale che adesso si possa tornare a ragionare su obiettivi diversi, che non siano solo di condizione ma anche di risultati. Dopotutto, negli ultimi anni l’ha fatto vedere spesso, se sta bene il suo livello è da top-10, senza se e senza ma. Il punto è riuscire a stare bene e fino a qui gli è capitato meno di quanto volesse (o meritasse), ma l’iniezione di fiducia di Wimbledon pare quella ideale per rilanciarlo in alto.

La seconda buona notizia è che Matteo non ha fretta. Si è dannato l’anima per riuscire a essere competitivo nel torneo al quale tiene di più, ma ha imparato a muoversi con cautela. Così, nonostante il tennis mostrato ai Championships avrebbe suggerito di continuare a battere il ferro, andando a caccia di punti nei tornei di queste settimane, il romano non ha stravolto i propri programmi, dando al fisico il tempo di recuperare da fatiche che non doveva reggere da un pezzo.

Berrettini si è preso comunque qualche giorno di vacanza in Sardegna, da poco ha ripreso ad allenarsi e non risulta iscritto in nessuno dei tornei delle tre settimane che separano la fine di Wimbledon dal via del Masters 1000 di Toronto. Vuol dire che non giocherà né sulla terra battuta europea né sul cemento americano, in modo da prepararsi a dovere per la tournèe statunitense, che nel suo caso prevede il già citato evento canadese, quello di Cincinnati e quindi lo Us Open, dove secondo l’entry list pubblicata giovedì occuperebbe la 32esima testa di serie (ma farà fede il ranking al momento del sorteggio, non quello delle iscrizioni).

Riuscire a conservare lo status, e magari migliorarlo, gli darebbe un aiutino in più per difendere i 360 punti dei quarti di finale del 2022, e sembra uno scenario possibile visto che lo scorso anno fra Toronto e Cincinnati raccolse due sconfitte all’esordio. Ergo, peggio proprio non può fare e, malgrado storicamente nei tornei 1000 pre Us Open abbia sempre raccolto gran poco, quest’anno pare avere una bella chance per dare continuità al risultato di Wimbledon e ribadire di essere tornato sul serio. Il pubblico italiano non aspetta altro.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti