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Bolelli e Vavassori sfidano Arevalo e Pavic per la semifinale: ''È il momento di mandarli a casa''

Nonostante la sconfitta contro la coppia tedesca Krawietz e Puetz, il team azzurro non perde la fiducia e lancia la sfida alla coppia n.1 per conquistare la semifinale: "Siamo pronti a giocarci le nostre chance nell’ultima partita"

di | 13 novembre 2024

Simone Bolelli e Andrea Vavassori alle Nitto ATP Finals (foto Sposito/FITP)

Simone Bolelli e Andrea Vavassori (foto Sposito/FITP)

Nella conferenza stampa post match, i due campioni azzurri hanno parlato delle esigenza di avere regole diverse rispetto alla formula attuale: “Sarebbe meglio - ha sottolineato Simone Bolelli - soprattutto nei tornei così importanti, avere il classico punteggio normale del tennis, due su tre con i vantaggi. Con le regole attuali è chiaro che si gioca davvero su pochi punti e questi possono cambiare il match; c’è meno margine, durante la partita, per recuperare”.

"A volte si lotta tutto l’anno per raggiungere un obiettivo così importante - ha aggiunto Andrea Vavassori - ed è un peccato che in pochi secondi vai fuori per un paio di errori. Se sarò eletto nel Council dei giocatori Atp proverò a cambiare qualcosa”.

Andrea Vavassori in azione (foto Sposito/FITP)

Andrea Vavassori in azione (foto Sposito/FITP)

Per la coppia azzurra, adesso le speranze di qualificazione passano necessariamente per una vittoria, nella sfida decisiva di venerdì, contro la coppia numero 1 al mondo composta dal giocatore di El Salvador Marcelo Arevalo e dal croato Mate Pavic. “Contro di loro - ha aggiunto il 29enne torinese, sono sempre partite combattute. Ci abbiamo perso tre volte sulla terra e quindi è il momento di mandarli a casa. Mi piace come spareggio perché loro formano una coppia fortissima. In questi giorni ci siamo allenati insieme, una sessione durissima di due ore che è finito 6-7 7-6, quindi tra due giorni sarà una partita giocata su pochi punti. Ci mancano solo loro quest’anno da battere, speriamo sia la volta buona”.

Quello di oggi è stato un match durissimo, in cui comunque, nonostante la sconfitta, Bolelli e Vavassori hanno confermato di essere in una condizione straordinaria: “È stato sicuramente un match di alto livello - conferma il 39enne di Budrio - anche se, almeno per quanto mi riguarda, è mancata un po’ la risposta che invece aveva funzionato alla perfezione nel primo incontro. Loro hanno salvato tre killer point nel primo set e quello probabilmente è stato il momento in cui poteva cambiare l’inerzia della partita. Anche se, onestamente, loro hanno sempre servito bene. Merito anche a Poetz che nel secondo set è salito tantissimo di livello e ha cominciato a rispondere davvero bene”.

Simone Bolelli in azione (foto Sposito/FITP)

Simone Bolelli in azione (foto Sposito/FITP)

“Alla fine - continua Vavassori - quando perdi partite come quella di oggi in cui, come nel primo set, abbiamo avuto 4 palle break e loro solo una che però hanno trasformato, è triste. Purtroppo con questo tipo di punteggio, a volte esci dal campo senza che ci sia una coppia meritevole e una coppia che invece ha qualcosa da recriminare. Sono veramente due o tre punti a fare la differenza. E anche la fortuna, a volte, dice la sua. Detto questo, merito a loro che hanno giocato una partita incredibile. Noi usciamo dal campo a testa alta. Sappiamo che stiamo lavorando bene e siamo pronti a giocarci le nostre chance nell’ultima partita”.

“Siamo comunque contenti - ha concluso Andrea - di come abbiamo interpretato queste due partite. Chiaro, giocando in casa c’è la voglia di far bene davanti alle nostre famiglie e, per quanto mi riguarda, nella città in cui sono nato. È tutto l’anno che aspettiamo di giocare qui. Alla fine eccoci qui, ci siamo davvero! Abbiamo giocato due ottime partite e continuiamo ad essere positivi per quello che ci aspetta”.

Simone Bolelli e Andrea Vavassori (foto Sposito/FITP)

Simone Bolelli e Andrea Vavassori (foto Sposito/FITP)

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