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Ebden, dopo una seconda parte dell'annata non esaltante, ha deciso di dire basta alla partnership indo-aussie, accasandosi con il belga Joran Vliegen. Un cambiamento che non è stato ben digerito, dal brizzolato Rohan, attualmente numero 15 Atp della disciplina
di Cristian Sonzogni | 30 dicembre 2024
A fine gennaio del 2024 vinceva gli Australian Open in coppia con l'australiano Matthew Ebden, arrivando – grazie a quel risultato – a toccare (per la prima volta in carriera) la posizione numero 1 del ranking mondiale di doppio. Il tutto a 43 anni suonati. Oggi, Rohan Bopanna e il suo tennis accarezzato vivono però una situazione decisamente diversa: Ebden, dopo una seconda parte dell'annata non esaltante, ha deciso di dire basta alla partnership indo-aussie, accasandosi con il belga Joran Vliegen.
Un cambiamento che non è stato ben digerito, dal brizzolato Rohan, attualmente numero 15 Atp della disciplina: “Per me – ha detto l'indiano – è stata una sorpresa. Durante gli Us Open di settembre, Matthew mi aveva detto che avrebbe giocato con Austin Krajicek, ma la cosa non si è concretizzata, quindi è tornato da me dicendomi se volevo riprovare. Alla fine però, quando ha saputo della separazione della coppia Gille/Vliegen, ha deciso che lui avrebbe giocato proprio con Vliegen”.
Ogni cambiamento, in doppio, è legittimo. Anche se poi ci sono modi e modi per comunicarlo al compagno. Se poi il compagno è un'icona della specialità, l'attenzione dovrebbe essere ancora maggiore. Perché sarà pur vero che Bopanna non è un giovanotto (a voler ben vedere, è il più anziano fra i top 100), ma non è che a 43 anni – dodici mesi fa – la situazione fosse molto diversa da quella attuale, eppure quello stesso 'vecchietto' fu capace di arrivare in cima al mondo e vincere uno Slam.
Salutato in modo un po' turbolento Ebden, l'indiano tuttavia non ha alcuna intenzione di fermarsi, tanto che ai prossimi Australian Open lo rivedremo in pista, stavolta insieme a Nicolas Barrientos, colombiano di 37 anni e numero 49 di specialità. Non ha tardato troppo dunque, Rohan, a trovare un compagno nuovo, ma in realtà la coppia non ha – al momento – un orizzonte temporale definito: Melbourne sarà una sorta di test per capire se si potrà continuare o meno.
Bopanna continua una tradizione importante, visto che è stato il terzo indiano - dopo Bhupathi e Paes – ad arrivare in cima al mondo nel doppio. Ma a 43 anni è stato il più vecchio di tutti ad arrivare lassù. Un risultato salutato con un omaggio al proprio Paese: “L'India – diceva al tempo Rohan – aveva bisogno di un risultato così, per spingere i giovani con delle motivazioni. La mia età? Spero di essere un esempio per tutti gli Over 40 del mondo, far capire loro che c'è ancora tanto da dare a questa età, anche nello sport di alto livello”.
Il tutto con un fisico integro fino a un certo punto, con zero cartilagine nelle ginocchia e con allenamenti diradati per dare spazio alla famiglia: la moglie Supriya Annaiah, psicologa, sposata nel 2012, e la figlia Tridha. “Sono loro – ha sempre spiegato l'indiano – a spingermi a proseguire, anche quando perdo. Grazie a loro sono andato oltre le mie aspettative”.
Adesso ad attenderlo c'è una sfida nuova, insieme a un compagno forte ma – sulla carta – non un top player. Del resto di partner in carriera Bopanna ne ha cambiati tanti. Sono 19, per la precisione, tra cui Qureshi, Bhupathi, Fleming, Roger Vasselin, Nestor, Mergea, Cuevas, Koolhof, Sharan, Middelkoop, Ramanathan, per chiudere con Ebden. E non sarà uno in più a spaventarlo, o a fargli pensare di deporre le armi. Il 2024 di Bopanna ed Ebden era iniziato in grande stile con il titolo ad Adelaide, dove avevano debuttato come coppia. Titolo seguito poi dall'impresa di Melbourne, dove Bopanna ha raggiunto e superato le 500 vittorie in carriera nella specialità, arrivando a centrare la tredicesima stagione con almeno un trofeo del Tour in bacheca.
Insieme a Ebden si è preso anche il Mille di Miami, prima di una seconda parte dell'anno meno brillante. Barrientos, dal canto suo, è quasi al best ranking (47, oggi è 49) e sta vivendo il momento migliore della carriera. Nel 2024 ha vinto a Rio de Janeiro insieme a Matos, mentre in totale ha raggiunto altre quattro finali nel circuito maggiore, tra 2014 (a Bogotà, con Cabal) e 2024 (ad Almaty, con Mansouri). Se Bopanna e Barrientos dovessero riuscire a costruire qualche altra impresa, sarebbe il trionfo del tennis romantico, a dispetto delle carte d'identità. Quel romanticismo, spesso slegato dalla modernità, che ormai trova quasi solo nel doppio lo spazio per continuare a sopravvivere.
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