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Cincinnati: Cobolli annulla tre match-point e batte Paul

Nel Masters 1000 sul cemento dell’Ohio Flavio riprende per i capelli un match praticamente perso con lo statunitense (n.10). Sinner (n.1) entra in gara direttamente al secondo turno contro l’olandese Griekspoor o un qualificato. Per Arnaldi c’è l’argentino Etcheverry, Darderi affronta il cileno Tabilo, Musetti (n.14) debutta contro l’altro cileno Jarry mentre Berrettini, wild card, deve vedersela con il danese Rune

di | 12 agosto 2024

Tutta la grinta di Flavio Cobolli (foto Getty Images)

Esordio col brivido - ma oramai ci è abituato - per Flavio Cobolli nel “Cincinnati Open”, settimo ATP Masters 1000 dotato di un montepremi di 6.795.555 dollari, di scena sui campi in cemento del Lindner Family Tennis Center della metropoli dell’Ohio (combined con un WTA 1000). 

Il 22enne romano, n.33 ATP, ha battuto per 62 46 75, dopo oltre due ore di lotta, lo statunitense Tommy Paul, n.12 del ranking e 10 del seeding, dopo aver annullato tre match-point nel decimo gioco del set decisivo.

Cobolli ha chiuso con 22 vincenti a fronte di 32 gratuiti: 15 contro 23 il bilancio dell'americano.

Il match. Parte bene Flavio in quello che è il loro primo confronto, perché centra il break in avvio di primo set (1-0) nonostante un vantaggio di 40-0 dello statunitense. Immediato però il contro-break di Paul (1-1) anche se il gioco continua ad essere piuttosto frammentato.

Nel quinto game il 27enne di Voorhees recupera da 0-40 a 30-40 ma poi con un errore di diritto cede nuovamente la battuta (3-2). Cobolli stavolta conferma il break (4-2) ed anzi, con l’ennesimo errore di diritto, se ne prende un secondo (5-2) e poi con il quarto gioco consecutivo incamera il 6-2.

In avvio di seconda frazione arriva la reazione di Paul che con un parziale di 12 punti a 3 vola sul 3-0. L’azzurro muove il punteggio (3-1) ma lo statunitense mantiene le distanze (4-1). Nel settimo gioco, però, Paul si ritrova per la seconda volta nel match 0-40: annulla una prima palla-break ma sulla seconda l’accelerazione di rovescio lungolinea di Flavio che si stampa sulla riga non perdona (4-3).

E poi con una bella prima firma il riaggancio (4-4). Nel decimo game l’azzurro manca tre opportunità per il 5 pari mentre lo statunitense vince uno scambio ravvicinato sotto rete e con la volée di diritto incrociata pareggia il conto (6-4).

Nel quarto gioco del set decisivo Flavio annulla le prime due palle-break - la prima con il quarto ace del match, la seconda grazie ad un errore dell’americano - ma sulla terza commette il suo quinto doppio fallo (3-1).

Con un parziale di 8 punti a 2 Cobolli rimettte le cose a posto firmando il riaggancio con un ace (3-3). Paul tiene due turni di battuta consecutivi a zero e poi nel decimo gioco un nastro molto americano gli procura due match-point: il primo Flavio lo annulla grazie al servizio, il secondo con un rovescio lungolinea che si stampa sulla linea.

Ne arriva un terzo sul quale Paul sotterra in rete il rovescio incrociato ma alla fine, con l’ottavo ace, il romano agguanta il 5 pari. Undicesimo gioco da incubo lo statunitense: annulla tre palle-break, grazie soprattutto al servizio, ma sulla quarta spedisce lungo lo smash. Paul accusa il colpo, sbaglia qualcosa di troppo ed arrivano tre match-point per Cobolli: basta il primo perché Flavio tira giù il nono ace.

Cobolli troverà al secondo turno il vincente del match tra Luciano Darderi, n.32 ATP, al debutto assoluto nel torneo, ed il mancino cileno Alejandro Tabilo, n.21 del ranking: il sudamericano è in vantaggio per 2-1 nel bilancio dei confronti diretti dopo il successo in due set quest’anno nei quarti sulla terra di Santiago del Cile.

Jannik Sinner in allenamento a Cincinnati (foto Getty Images)

Al via nel tabellone principale ci sono altri 4 azzurri. Matteo Arnaldi, n.46 ATP, debutterà contro l’argentino Tomas Martin Etcheverry, n.38 del ranking, che lo ha battuto in tre set negli ottavi del Challenger di Todi (terra) nel 2021. Per il ligure sarà la prima volta nel main draw di Cincinnati dove cercherà la sua prima vittoria in assoluto nel torneo, avendo perso al primo turno nelle qualificazioni nella sua unica precedente partecipazione nel 2023.

Avversario cileno anche per Lorenzo Musetti, reduce dal bronzo olimpico conquistato ai Giochi di Parigi: il 22enne di Carrara, n.18 del ranking e 16 del seeding, affronterà Nicolas Jarry, n.24 ATP, che ha vinto l’unico precedente, disputato al primo turno sulla terra di Rio de Janeiro nel 2023. Il tennista toscano sarà in campo in Ohio per la quarta volta, la terza nel tabellone principale. Lo scorso anno al primo turno ha vinto la sua prima e finora unica partita nel torneo contro il britannico Dan Evans prima di cedere al russo Medvedev 

Matteo Berrettini, n.41 ATP, in tabellone grazie ad una wild card, dovrà vedersela invece con l’olandese Holger Rune, n.17 del ranking e 15 del seeding: in parità (1-1) il bilancio dei precedenti. Il 28enne romano è per la sesta volta in gara a Cincinnati, dove ha vinto solo due delle sette partite giocate in main draw, l’ultima contro lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas nel 2021.

A guidare il seeding è Jannik Sinner: l’altoatesino, n.1 del mondo, con già in tasca il pass per Torino, entrerà in gara direttamente al secondo turno o contro l’olandese Tallon Griekspoor, n.40 ATP, o lo statunitense Alex Michelsen, n.57 ATP, proveniente dalle qualificazioni. L’altoatesino è alla quinta partecipazione consecutiva, tra qualificazioni e main draw (3-3 il record vittorie-sconfitte): il miglior risultato resta l’ottavo di finale del 2022.

Nelle qualificazioni Lorenzo Sonego è uscito di scena al turno decisivo: il 29enne torinese, n.57 ATP e sesta testa di serie delle “quali”, ha ceduto per 63 36 62, dopo oltre due ore di lotta, allo spagnolo Jaume Munar, n.92 del ranking. Il 27enne di Santanyi (Maiorca) si è così preso la rivincita per la sconfitta rimediata dal piemontese in tre set nei quarti sulla terra di Umag nel 2023.

Cincinnati Open, storia e curiosità (di Alessandro Mastroluca)

Inaugurato nel 1899 come Cincinnati Open, il torneo ha cambiato più volte denominazione. Resta comunque il più antico torneo statunitense ancora ospitato nella città dove è stato disputato per la prima volta, come recita la scritta incisa sulla Rookwood Cup, il particolare trofeo realizzato dalla Rookwood Pottery: un vaso con una complessa decorazione di palline da tennis fra foglie d'acanto che poggia su una base in legno di noce rivestita d'argento.

La prima edizione del torneo si è giocata all'Avondale Athletic Club, per poi passare dal 1902 al 1974 al Cincinnati Tennis Club, uno dei circoli più antichi tra quelli ancora attivi negli USA. Dal 1979 si gioca a Mason, sobborgo di Cincinnati a una ventina di chilometri dall'Avondale Athletic Club, che si trovava dove oggi si trova la Xavier University. 

L'evento ha cambiato volto nel 1979, al momento del passaggio a Mason, che ha segnato anche il definitivo abbandono della terra battuta, superficie che aveva caratterizzato quasi tutta la storia del torneo fino a quel momento. Con qualche significativa eccezione, come l'unica edizione interamente indoor del 1974 ospitata su campi appositamente realizzati all'interno del Convention Center di Cincinnati.

Nell'era Open, Roger Federer vanta il primato come campione più titolato (7 successi) davanti a Mats Wilander (4), Andre Agassi (3); Pete Sampras (3), unico giocatore nell'era Open a vincere due edizioni in singolare senza mai cedere nemmeno un set, e Novak Djokovic (3) che l'anno scorso ha battuto Carlos Alcaraz in una delle finali più spettacolari della stagione. Il serbo è diventato qui nel 2018 il primo giocatore a d aver conquistato il titolo almeno una volta in tutti i Masters 1000 completando quello che è stato definito “The Golden Masters”. 

Boris Becker, campione a 17 anni nel 1985 poche settimane dopo aver stupito tutti a Wimbledon, è il più giovane nell'albo d'oro. Il più anziano è invece l'australiano Ken Rosewall, capace di imporsi a 35 anni nel 1970.  Da ricordare anche il successo nel 1981 di John McEnroe, ultimo campione capace di vincere in singolare e doppio maschile nello stesso anno, e l'ultimo a trionfare con una racchetta di legno. 

Per quanto riguarda gli italiani, il miglior piazzamento restano i quarti di finale raggiunti in due occasioni. Nel 1995 ci arriva Renzo Furlan che gioca uno dei suoi tornei migliori in carriera. Batte al primo turno l'ex numero 1 del mondo Mats Wilander, al secondo Sergi Bruguera (n.11, ma capace un anno prima di toccare il best ranking al numero 3) e Wayne Ferreira (n.9) prima di cedere ad Andre Agassi, allora numero 1 del mondo.

Nel 2014 Fabio Fognini ha centrato a Cincinnati i suoi primi quarti di finale in un Masters 1000. All'esordio ha superato il francese Edouard Roger-Vasselin in un match iniziato con un'ora di ritardo nel quale ha anche salvato due match point. Poi ha sconfitto con una prestazione più convincente l'ex numero 1 del mondo Lleyton Hewitt, e piegato in rimonta il cinese di Taipei Yen-Hsun Lu, n.43 ATP allora. Il suo percorso si è fermato contro il canadese Milos Raonic.

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