Djokovic, nel mirino i 109 titoli di Connors

Sono passati tre lustri, quindici anni, e il Maestro per eccellenza delle Atp Finals è sempre Novak Djokovic. Era il 16 novembre 2008 quando il serbo superò nella finale di Shanghai il russo Nikolay Davydenko e il 19 novembre 2023, nella cornice del Pala Alpitour di Torino, Nole si dimostra per la settima volta il tennista più forte delle Finals schiantando in finale il nostro Jannik Sinner.
Vincere un torneo così duro a distanza di così tanti anni è un'impresa semplicemente mostruosa, come straordinaria è stata la capacità di Rafael Nadal di vincere nel 2022 per la 14esima volta il Roland Garros a 17 anni dalla prima volta del 2005.
Djokovic, nel corso di questi ultimi anni, ha riscritto la storia del tennis con pagine memorabili. Una di queste riguarda la capacità di vincere a ripetizione, nel corso di poche settimane, sia il Masters 1000 di Parigi-Bercy che le Atp Finals. Il serbo ha firmato questa impresa nel 2013, 2014, 2015 e 2023. Nessun altro tennista ci è riuscito per più di una volta: Boris Becker nel 1992, Pete Sampras nel 1997, Roger Federer nel 2011, Andy Murray nel 2016 e Daniil Medvedev nel 2020.
Con la vittoria di Torino Novak Djokovic è arrivato a quota 71 grandi tornei messi in cascina: 24 Slam, 40 Masters 1000 e 7 Atp Finals. Il secondo e terzo di questa classifica sono Nadal con 59 e Federer con 54, il quarto è Sampras con appena 30.
Il prossimo grande traguardo che Djokovic metterà nel mirino è il record dei 109 tornei vinti da Jimmy Connors. E' un record che il mancino americano detiene dal gennaio del 1979 quando, vincendo il torneo di Philadelphia in finale su Arthur Ashe, superò di una unità i 72 tornei Open conquistati in carriera da Rod Laver.
Connors ha resistito all'assalto di altri due mancini, John McEnroe (77 titoli) e Rafael Nadal (92), e di due destrimani come Ivan Lendl (94) e Roger Federer (103). Ora però, di fronte allo strapotere di Djokovic, questo record pare vacillare. Il serbo è arrivato a quota 98: nelle ultime sei stagioni (dal 2018), Nole ha vinto 30 tornei, 5 in media a stagione. Ne mancano 11, tanti all'apparenza, ma per questo Djokovic niente è precluso a priori.
La carriera di Federer ad altissimi livelli è durata 16 anni (2003-2019), quella di Nadal addirittura 17 (2005-2022), quella di Djokovic è iniziata più nel 2011 che nel 2008, quindi da solo 12 anni. Fisicamente è integro, le motivazioni non gli mancano e finché gli avversari non faranno un ulteriore step, sarà sempre lui l'uomo da battere almeno per tutto il 2024.