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“Sto giocando qui per la 17^ volta – dice Nole a caldo dopo la vittoria più facile del previsto contro Roman Safiullin – e mi vien da pensare che 17 non è lontano da 20, è quasi l'età di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner..."
09 aprile 2024
Attenzione a Novak Djokovic, che gioca a nascondersi (“Monte-Carlo sarà un test, gli obiettivi sono altri”) ma poi, sotto sotto, spera già di fare lo sgambetto a tutti, nel Principato. “Sto giocando qui per la 17^ volta – dice Nole a caldo dopo la vittoria più facile del previsto contro Roman Safiullin – e mi vien da pensare che 17 non è lontano da 20, è quasi l'età di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner... Ma io resisto. Mi sono allenato duramente nelle ultime settimane, sulla terra, e adesso raccolgo i frutti del bel lavoro fatto con Nenad (Zimonjic, ndr) e il mio team”.
L'esordio sul Centrale non poteva andare meglio, per il serbo. E se è vero che Safiullin gli ha dato una mano, il numero 1 è apparso in ottima salute. Fisica, tecnica, mentale. “Onestamente è stata una delle migliori partite che ho giocato a Monte-Carlo negli ultimi anni. Mi sono piaciuto, lui non era un avversario facile ma ho tenuto bene. Rispetto all'inizio dell'anno è decisamente un cambio di passo, una bella vittoria”.
E se lo dice Nole, di solito piuttosto critico con se stesso, gli avversari devono cominciare a preoccuparsi. “Certo non posso pensare di andare avanti così per tutto il torneo, verranno altre sfide più complicate, man mano che andiamo avanti. E verranno giocatori che interpretano un tennis diverso rispetto a Safiullin, più adatto a questa superficie. Ma io non ho paura di nulla e di nessuno, su nessun campo”.
Chiaro? L'Italia di recente è andata indigesta molto spesso a Nole, tra Sinner e Nardi. Nole Che qui a Monte-Carlo, lo scorso anno, fu sconfitto da Lorenzo Musetti in una partita – per lui – da dimenticare. “Lorenzo è uno dei più grandi talenti del circuito, con quello splendido rovescio a una mano. Non scopriamo oggi le sue qualità, potrà crescere ancora parecchio”.
E poi, per par condicio, una carezza pure ai francesi: “Lo stesso si può dire di Fils: mi piace molto il suo tennis di pressione, sa spingere e comandare il gioco, ha un grande futuro davanti a sé”. Il presente, tuttavia, se lo vuole prendere ancora lui.