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Joao Fonseca ha dichiarato a Tennis Channel DE quanto sia orgoglioso del suo sistema di supporto itinerante mentre si prepara ad esordire sull’erba tedesca (contro Cobolli)
di Tiziana Tricarico | 17 giugno 2025
Al Roland Garros non era difficile capire su quale campo avrebbe giocato Joao Fonseca. Le code per accaparrarsi un posto a sedere, ovunque ci fosse il 18enne di Rio de Janeiro, si snodavano intorno al campo molto, ma molto prima che iniziasse l'incontro. E se questo non fosse bastato, i cori appassionati, il tifo e le bandiere brasiliane presenti sulle tribune avrebbero fatto indovinare al cento per cento chi stesse giocando.
Non si tratta di una tipologia di tifo normalmente associata al tennis, ma grazie alla fulminea ascesa di Fonseca negli ultimi dodici mesi, è un'atmosfera che i tifosi iniziano a sperimentare sempre di più. Cos'è che rende i tifosi brasiliani così entusiasti? E’ il loro stesso idolo, in gara nel “Terra Wortmann Open”, a spiegarlo a Tennis Channel DE: “Penso che derivi molto dal calcio - ha spiegato Fonseca -. Quando vedono buoni giocatori che fanno belle cose, credo che impazziscano per le partite e facciano un gran tifo! Mi piace il loro sostegno. Mi piace rappresentare il mio Paese, quindi è molto bello".
I tifosi di Fonseca, che sono disposti a fare di tutto per sostenere il loro beniamino, non sono sempre ben accetti dagli appassionati più tradizionali del gioco. E sebbene Joao apprezzi, capisce perché i suoi fan possano faticare a controllare le emozioni: “A volte non sanno come gestirsi. Ma so come ci si sente, perché anch'io ho assistito ad alcune partite di calcio! E allo stesso tempo è molto bello che vadano ovunque io giochi".
Ora è il turno di Halle di sentire l'effetto Fonseca. La tranquilla cittadina nel nord-ovest della Germania è un'oasi di pace per molti giocatori. E il teen-ager carioca, attualmente n.57 del ranking (“best” siglato proprio una settimana fa), è entusiasta di giocare di nuovo il torneo in cui ha debuttato sui campi in erba solo dodici mesi fa, subito stoppato dall’australiano Duckworth. “Mi sento benissimo e sono cambiate molte cose rispetto all'anno scorso - ha raccontato -. Mi sento fiducioso e mi sento molto meglio rispetto ad allora. Mi piace giocare sull'erba. E sono grato a Ralf (Weber, direttore del torneo; ndr) per avermi concesso questa wild card. Sono molto felice di essere di nuovo qui".
Dire che sono cambiate molte cose dalla prima apparizione di Fonseca al “Terra Wortmann Open” nel 2024 è un eufemismo. Nel frattempo ha vinto il trofeo delle Next Gen ATP Finals, il suo primo titolo ATP Tour a Buenos Aires ed è entrato nella top 100 mondiale. Ma se potesse ripercorrere gli ultimi 12 mesi, dice che direbbe a sè stesso solo tre cose: "Continua ad allenarti duramente. Continuare ad andare avanti. Le cose belle stanno per arrivare".
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