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Berrettini ritrova i quarti a Gstaad. “La continuità in risposta la chiave del match”

Sul “rosso d’altura” Matteo supera in due set il colombiano Galan: prossimo ostacolo il canadese Auger-Aliassime (n.3). Venerdì di nuovo in campo anche Fognini che sfida il greco Tsitsipas, prima testa di serie del torneo

di | 18 luglio 2024

Matteo Berrettini esulta

Matteo Berrettini esulta

Giusto un paio di game per mettere da parte un po’ di nervosismo. Poi è stato un monologo senza soluzione di continuità. Matteo Berrettini è di nuovo nei quarti di finale dello “Swiss Open Gstaad”, torneo ATP 250 con un montepremi di 579.320 euro che si sta disputando sulla terra rossa della Roy Emerson Arena della città elvetica. Proprio qui, sei anni fa, l'azzurro era approdato per la prima volta tra i migliori otto in un torneo del circuito maggiore nella sua corsa verso il trofeo.

Il 28enne romano, n.82 del ranking e sesto favorito del seeding, vincitore a proprio a Gstaad nel 2018 del suo primo titolo ATP (e di nuovo finalista nel 2022, stoppato da Ruud), dopo il successo in due set sull’argentino Cachin, n.110 ATP, campione in carica, ha sconfitto per 64 62, in un’ora e 19 minuti di partita, il colombiano Daniel Elahi Galan, n.142 del ranking, vincendo dieci degli ultimi dodici giochi.

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LE PAROLE DI MATTEO

“Sono rimasto sorpreso quando lui mi ha brekkato all’inizio - spiega l’azzurro - non l’avevo mai affrontato prima. Questo è qualcosa che può capitare quando non conosci il tuo avversario. Lui è partito molto forte, giocando in maniera incredibile: ho chiesto a me stesso un po’ di energia in più e l’ho trovata. Anche oggi c’era tanto vento, condizioni un po’ dure, ma poi entrando nel match mi sono trovato sempre meglio”.

Dieci vittorie ed una sconfitta il suo record a Gstaad: “E’ innegabile che ho dei bei ricordi, il pubblico mi ha un po’ adottato ed è stato bello ritornare a giocare qui: questo torneo è organizzato alla grande, mi sento bene e a mio agio. La sfida di domani? Contro chiunque sia ovviamente il mio servizio sarà la chiave ma sarà altrettanto importante rispondere. Anche oggi, quando ho trovato consistenza e continuità in risposta, è girata la partita. Hanfmann è uno che batte forte ma Auger è favorito”.   

“Sono contento perché sono riuscito a reagire, soprattutto con l’atteggiamento - aggiunge poi in conferenza stampa -. Sto bene fisicamente, non voglio dirlo troppo forte altrimenti sembra che me la tiro - scherza Matteo - mi sento in forma, mi sento che ho tanta voglia di giocare, di impegnarmi, di stare in campo e sudare. Ed oggi secondo me è stata la dimostrazione. Qui quando c’è tanto vento non è così semplice giocare, le partite sono un po’ bruttine però questo è il tennis e bisogna sapersi adattare. Chi è più solido, chi è più pronto nei momenti importanti vince la partita”.  

IL MATCH

Tra l’azzurro ed il 28enne di Bucaramanga non ci sono precedenti. Matteo inizia con uno splendido rovescio lungolinea ma poi perde quattro punti consecutivi cedendo il turno di battuta in avvio di primo set.

Galan conferma il vantaggio (2-0) con un parziale di otto punti a due, Berettini muove il punteggio tenendo il servizio a zero (2-1). I turni di battuta dettano legge, scivolando via rapidamente, gli scambi sono pochi ed il romano rischia di pagare caro il break in avvio.

Il colombiano difende il vantaggio fino al 4-2 poi Matteo cambia passo, trova continuità in risposta, non sbaglia quasi più nulla e con il back crea non pochi problemi al suo avversario: il risultato sono quattro giochi di fila che gli consentono di incamerare il 6-4.

In avvio di seconda frazione prosegue il mood positivo di Berrettini (1-0). Nel secondo gioco Galan recupera da 15-40 ed interrompe a cinque la striscia positiva dell’azzurro (1-1).

Nel quarto game il colombiano concede una prima palla-break che annulla, con il primo doppio fallo dell’incontro be offre una seconda ma la cancella con una solida prima: sulla terza palla-break, però, è lui a sbagliare.

Matteo ringrazia (3-1) e poi prova l’allungo decisivo (4-1) andando in doppia cifra con gli ace. Galan prova a non perdere contatto (4-2) ma Berrettini chiude (6-2) al primo match-point su un rovescio lungo del colombiano.

IL PROSSIMO OSTACOLO

Venerdì nei quarti - i 31esimi in carriera nel tour (i primi li raggiunse proprio a Gsttaad l’anno del successo), i 12esimi sulla terra - Berrettini dovrà vedersela con il canadese Felix Auger Aliassime, n.18 del ranking e terzo favorito del seeding. Matteo è in vantaggio per 4-2 nel bilancio dei precedenti con il 22enne di Montreal che però si è aggiudicato proprio il più recente, disputato al primo turno del Masters 1000 di Cincinnati lo scorso agosto. Quello di Gstaad sarà il loro primo confronto sul “rosso”.

Va ricordato che ad aprile di quest’anno Berrettini, al secondo torneo disputato dopo lo stop di sette mesi per l’infortunio alla caviglia rimediato allo Us Open dello scorso anno, ha conquistato proprio sulla terra, quella marocchina di Marrakech, il suo ottavo trofeo della carriera (il quarto sul “rosso”).

Fabio Fognini colpisce di diritto

Nei quarti - venerdì - c'è anche Fabio Fognini. Il 37enne di Arma di Taggia, n.80 ATP e settima testa di serie, vincitore dell’edizione del 2017, dopo il successo in due set su francese Drouguet, n.141 del ranking, proveniente dalle qualificazioni, e quello in rimonta (con due match-point annullati) sul peruviano Varillas, n.162 del ranking, anche lui qualificato, trova dall’altra parte della rete il greco Stefanos Tsitsipas, n.12 ATP, entrato in gara direttamente al secondo turno.

Il 25enne di Atene ha vinto tutte le quattro sfide precedenti con Fabio che ha strappato un set soltanto al greco, ad Indian Wells (cemento) nel 2021. 


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