Le interviste impossibili: "Non voglio più essere la tennista infortunata"

LEZIONI DI STILE/1

“Ho sempre accettato di essere responsabile per il mio team e sono consapevole che le regole severe della Wada sono una importante protezione a tutela dello sport che amo”. (Jannik Sinner, comunicato stampa).

LEZIONE DI STILE/2

[Silenzio]. (Jannik Sinner in merito alla vicenda di cui sopra).

DAL DIVANO AL CAMPO

“Adoro ammirarlo, da spettatore. Ma anche giocare contro di lui sarà divertente, un inizio di stagione interessante”. (Marin Cilic sul sorteggio che lo ha messo di fronte ad Alcaraz nel primo turno di Doha).

GUGA STYLE

“Certo che voglio diventare numero 1 del mondo e vincere degli Slam, ma il mio sogno era giocare a tennis e lo sto già realizzando”. (Joao Fonseca, almeno nelle intenzioni, sulle orme di un grande connazionale del passato: Gustavo Kuerten).

NON HO L'ETÀ

“Ogni giocatore ha i suoi tempi, non significa niente che io sia arrivato alla mia prima finale più giovane di Federer, non significa certo che diventerò come lui. Questi paragoni per me non significano nulla, ogni giocatore cerca di scrivere il proprio cammino. Al momento sto realizzando una bella storia, sono ancora molto giovane, quindi mi concentro sul divertirmi in campo. Spero col tempo di costruire qualcosa di importante”. (Joao Fonseca sulla sua giovane età).

HO L'ETÀ

“Ho avuto una carriera junior piuttosto buona e finire con il titolo degli Us Open è stato davvero speciale. Penso anche di aver avuto una transizione abbastanza regolare verso il circuito professionistico. Penso di aver avuto difficoltà ad adattarmi al tour e al suo stile di vita, ma sono felice di come ho potuto affrontare i due anni che sono stati i più duri per me. Prendermi una pausa e tornare seguendo il mio ritmo mi ha aiutato. Grazie a Dio, sono ancora relativamente giovane e, si spera, mi restano ancora alcuni anni di carriera davanti”. (Amanda Anisimova, 23 anni, numero 18 al mondo).

LA RICETTA DI ANDREOZZI

“Tanto lavoro e un po' di stress”. (Guido Andreozzi alla richiesta di raccontare il percorso vincente con il compagno Arribage nel doppio del 250 di Buenos Aires).

PRE-TATTICA

“Con Miomir ci conosciamo da sempre, da che eravamo piccoli. La strategia? Non ve la dico altrimenti poi la legge e mi batte”. (La pretattica – non riuscita – di Alejandro Davidovich Fokina prima della finale di Delray Beach, persa da Kecmanovic).

CAPITOLI

“Non sono ancora pronta per il singolare, ma sono pronta per il doppio. Sono entusiasta di rimettermi in viaggio, di tornare ad essere una tennista professionista e di chiudere questo capitolo dell'essere una tennista infortunata. È stato un viaggio pazzesco. Dall'imparare a camminare di nuovo, al saltare e correre: la prima volta che ho iniziato a correre e a giocare, mi chiedevo se avrei davvero potuto farlo”. (Storm Hunter sul suo ritorno in campo, 10 mesi dopo la rottura del tendine di Achille).

TRASPARENZA

“Non si tratta solo dei risultati diversi per giocatori diversi. È la mancanza di trasparenza. La mancanza di un procedimento. La mancanza di coerenza. La mancanza di credibilità degli organismi incaricati di regolamentare lo sport e gli atleti”. (Comunicato della Ptpa in merito alla vicenda Sinner).

CERTEZZE

“Oggi mi sentivo molto fiduciosa, quando sono scesa in campo ero consapevole che potevo farle male, e questo si è visto anche nelle partite che abbiamo disputato in passato. So perfettamente come devo giocare con lei, quindi mi concentro completamente sul mio tennis, sul fare la cosa giusta. Sono molto orgogliosa di come sono riuscita a controllare le mie emozioni”. (Jelena Ostapenko sulla vittoria contro Iga Swiatek per 6-3 6-1 in Qatar).