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I Re dell'Atp: Jannik Sinner (2024)

A lanciare la carriera di Sinner è Riccardo Piatti, ma anche la profezia di Roger Federer annunciata a Wimbledon 2019: cinque anni dopo Sinner vince la Coppa Davis, l'Open d'Australia e degli Stati Uniti, le Atp Finals ed è numero 1 del mondo.

di | 20 novembre 2024

Jannik Sinner premiato come numero 1 ATP. A sinistra Boris Becker, a destra il presidente dell'ATP Andrea Gaudenzi  (Foto Sposito/FITP)

Jannik Sinner premiato come numero 1 ATP. A sinistra Boris Becker, a destra il presidente dell'ATP Andrea Gaudenzi (Foto Sposito/FITP)

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Sinner non ha ancora 17 anni e non è neppure tra i primi 200 giocatori del mondo. Ma è come se le parole di Federer fungessero da starter in una corsa contro il tempo. A fine agosto 2019 Sinner supera per la prima volta le qualificazioni in uno Slam e al primo turno dell'Open degli Stati Uniti gioca una partita vera contro Wawrinka: lo svizzero, da numero 24 del mondo, lo batte in quattro set, ma con fatica. Ad Anversa raggiunge le semifinali (perde ancora da Wawrinka), entra nei top 100 e vince a Milano le Next Gen Finals battendo De Minaur in finale.
La prima vittoria su un top 10 arriva a Rotterdam 2020 su David Goffin, il primo grande acuto al Roland Garros di ottobre con lo scalpo di Zverev e l'approdo ai quarti (fermato da Nadal), il primo titolo a Sofia a novembre nell'ultimo torneo Atp della stagione.

Jannik Sinner con il trofeo di N.1 del mondo 2024 (foto Getty Images)

Jannik Sinner con il trofeo di N.1 del mondo 2024 (foto Getty Images)

Il dado è tratto: nel 2021 arrivano 4 titoli, ma più che altro la finale a Miami persa contro Hurkacz, l'ingresso nei top 10, il debutto alle Atp Finals di Torino come riserva al posto di Berrettini e quello in Coppa Davis. Negli Slam però Jannik tentenna: due sconfitte al primo turno (Australia e Wimbledon) e due agli ottavi (Parigi e US Open). A febbraio 2022 arriva la notizia della separazione da Piatti: i risultati non vanno di pari passo con le attese, gli infortuni proliferano e la critica stronca il giovane Jannik come stroncava Panatta 45 anni prima ad ogni sconfitta, a prescindere dal turno raggiunto. Due gli acuti che danno colore alla stagione; i quarti a Wimbledon con la vittoria su Alcaraz e i due set di vantaggio strappati a Djokovic in semifinale e i quarti all'US Open con il match point mancato contro Alcaraz futuro campione.
Il resto è storia recente: la vittoria all'Open del Canada 2023, il successo su Djokovic nel girone all'italiana delle Atp Finals, la sconfitta nella rivincita con il serbo nella finale di Torino, i tre match point annullati nella semifinale di Coppa Davis che traghettano gli azzurri verso la conquista dell'insalatiera sull'Australia e ancora la partita perfetta giocata nelle semifinali dell'Open d'Australia 2024 in cui mette ko il numero 1 Djokovic.
La finale di Melbourne contro Medvedev è una scalata vertiginosa: due set volati, conquistati dal più esperto, dal più abituato a giocare partite del genere. Ma Jannik non si perde d'animo e continua a macinare il suo tennis, consapevole che prima o poi la scintilla di Medvedev si sarebbe spenta. Sul 3-3 al quarto, Sinner tira fuori l'ace sulla palla break per il russo. E' il punto che cambia l'inerzia della partita. Medvedev non ha più energie sufficienti e non è capace di trovare soluzioni differenti dal picchiare la palla sempre più forte o sterzare con pallecorte ormai simili a telefonate. Il destino ha deciso: Sinner fa il break e diventa immortale.

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L'altoatesino torna in campo due settimane dopo a Rotterdam e vince il torneo perdendo un solo set contro Monfils. Dopo una striscia di 19 successi consecutivi (iniziata alle Finals di Davis), Sinner perde la semifinale a Indian Wells contro Carlos Alcaraz. Ma si rifà immediatamente a Miami: ancora un set perso ai primi turni contro Griekspoor, poi stende Medvedev in semifinale e Dimitrov nella gara per il titolo. Inizia la stagione sul rosso da numero 2 del mondo, ma non va come sul cemento e in più ha problemi all'anca: semifinale a Monte Carlo (battuto da Tsitsipas), rinuncia a Roma e non scende in campo per i quarti a Madrid contro Felix Auger Aliassime. Al Roland Garros arriva in semifinale perdendo un solo set, sale avanti due set a uno contro Alcaraz ma si arrende per stanchezza 63 al quinto. Una sconfitta che passa indolore perché tre giorni dopo Sinner diventa numero 1 del mondo. E' il primo italiano in vetta al ranking mondiale.
L'erba di Halle è il primo torneo che gioca e vince da numero 1 del mondo: tre turni complicati, molti tie-break persi, ma i due più importanti sono quelli che gioca e vince in finale contro Hubert Hurkacz. A Wimbledon vince il super derby con Berrettini, ma si squaglia ai quarti perdendo 63 al quinto contro Daniil Medvedev.
L'estate è turbolenta: il 24 luglio rinuncia ai Giochi Olimpici, vola in Canada, perde da Rublev nei quarti, trionfa a Cincinnati. Ma il peggio arriva il 20 agosto con la notizia bomba: il numero 1 del mondo è risultato positivo al Clostebol durante il torneo di Indian Wells. L'indagine dell'agenzia per l'integrità del tennis internazionale lo scagiona con una sentenza del 15 agosto, appellabile solo dalla Wada. "Ora mi lascerò alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato" sono le prime parole di Sinner dopo l'annuncio shock che fa tremare il mondo.
Una settimana dopo è regolarmente al via all'Open degli Stati Uniti e la risposta del campo è esemplare. Perde il primo set del torneo, all'esordio contro Mackenzie McDonald, poi si trasforma in rullo compressore stritolando Medvedev nei quarti, poi Jack Draper in semi e Taylor Fritz in finale. Salta la Davis di Bologna, perde la finale a Pechino contro Alcaraz, poi torna imbattibile. A Shanghai diventa ufficialmente il numero 1 di fine anno dopo la sconfitta di Alcaraz nei quarti, vince il torneo  e poi domina le Finals a Torino senza perdere set. E l'anno non è ancora finito.

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