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I Re dell'Atp: Andy Roddick (2003)

Il tredicesimo numero 1 di fine anno nella storia dell'Atp è Andy Roddick che chiude da leader il 2003.

di | 29 ottobre 2024

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Ai più pare un semplice incidente di percorso, invece da quel giorno sarà lo svizzero a fargli ingoiare bocconi tremendamente amari. Contro Federer perderà la finale di Wimbledon 2004 (complice la pioggia), la finale di Wimbledon 2005 (questa volta senza attenuanti), la finale all'Open degli Stati Uniti del 2006 (irretito da Tiger Woods che tifava per lo svizzero) e infine la finale di Wimbledon 2009. Fu un match epico, la più lunga finale in termini di game, in cui Roddick mancò 4 set point consecutivi nel tie break del secondo set (era avanti 6-2, ma sbagliò una volée con il naso sopra la rete) per poi perdere 16-14 al quinto in 4 ore e 16 minuti quando steccò l'ultima palla dell'incontro che diede a Federer l'unico break in suo favore della partita.

Andy Roddick ultimo numero uno statunitense

Andy Roddick ultimo numero uno statunitense

Avrebbe meritato di vincere Wimbledon, non meno di Ivanisevic che ci riuscì ai tempi supplementari, ma ha sempre avuto ben chiaro il divario tecnico che lo separava dal maestro svizzero: "Non ho nessun rimpianto, ho dato spettacolo e sono onorato di essere stato protagonista in tre finali. Non mi sono mai paragonato a Roger. Lui è un fenomeno, io sono stato un giocatore di tennis".
Ha continuato con dignità fino al 2012, chiudendo 9 anni filati da top 10 e vincendo 32 titoli, l'ultimo ad Atlanta nel 2012 quando superò Gilles Muller; già il mancino lussemburghese che nel 2005 lo aveva estromesso al primo turno dell'Open degli Stati Uniti con tre magistrali tie break. Era così sconvolto Roddick che a fine match si mise a correre nei corridoi sotterranei dell'Arthur Ashe Stadium per stemperare la tensione e il nervosismo di una inaspettata e dolorosa sconfitta.

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