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Il russo esulta in modo decisamente anomalo rispetto alle sue abitudini e si attira parecchie domande sul tema. Bene anche Mirra Andreeva, sempre più proiettata verso le posizioni di vertice
14 marzo 2025
Di solito non esulta troppo, a volte non lo fa nemmeno. Ma stavolta Daniil Medvedev si è lasciato trascinare dall'adrenalina di una partita durissima e incerta, vinta solo al tie-break del terzo contro Arthur Fils. E i suoi balzi di gioia alla fine sono già entrati tra i momenti più divertenti del torneo di Indian Wells.
Pumped ?? @DaniilMedwed https://t.co/OvVOnHm18H pic.twitter.com/zL91Fe9QSs
— Tennis TV (@TennisTV) March 13, 2025
DANIIL MEDVEDEV
“Se avessi perso anche questo match, ci sarei rimasto male. Ne ho persi un paio quest'anno, in una situazione simile, contro Tien e contro Griekspoor. Non volevo rivivere quei momenti. Nel 2018, riuscii a infilare una serie di qualcosa come 20 tie-break vinti di fila, sentivo totale fiducia. Ma poi ci sono anche periodi dove questa fiducia non la senti. Per questo, quando sono riuscito a chiudere il match, ho esultato in quel modo: non sono riuscito a controllare la gioia”.
“Dal mio punto di vista è stato un gran match, giocato ad alto livello da parte di entrambi, che ci ha portato a vivere quel finale molto incerto. E per questo c'era tanta adrenalina. Ma non ho mai capito quei giocatori che sono avanti 5-1 e 40-0 e impazziscono se fanno il punto e vincono. Lì hai già molte chance che la partita vada dalla tua parte: quando capita a me rimango tranquillo, manca quell'adrenalina che deriva dall'incertezza”.
In campo, il russo ha persino dichiarato che, in caso di sconfitta, avrebbe finito per piangere nello spogliatoio. "Piangere dopo un match? Mi è capitato ma quando ero più giovane, quando avevo 20 anni. Ora suppongo di essere diventato una persona più dura (ride, ndr)”.
E sul prossimo avversario: “Rune? Ha tutto per essere un grande giocatore. Ha un talento enorme e sa fare ogni cosa: slice, drop shot, volèe, top spin, kick. Tutto, letteralmente. Al punto che mi chiedo se a volte questo non lo porti ad avere problemi nel decidere che colpo giocare. Sappiamo che a volte può non essere molto solido, ma questo capita più all'inizio dei tornei. Quando siamo già così avanti è decisamente pericoloso, mi aspetto un match duro”.
Continua la sua corsa anche Carlos Alcaraz, anche se i due set contro Cerundolo non sono stati impeccabili. Al prossimo turno, per lui, Jack Draper.
CARLOS ALCARAZ
“Non mi sentivo così bene come nel turno precedente, in particolare con i colpi da fondocampo. Ecco perché ho cercato di attaccare di più, di prendere maggiormente l'iniziativa. Del resto per vincere serve proprio questo, adattarsi alle condizioni della giornata, sapendo che non sempre tutto va come vorresti”.
“Jack (Draper, ndr) in questo momento sta giocando un ottimo tennis, ha colpi adatti a queste condizioni, in particolare servizio e diritto. Sarà durissima e sono sicuro che lui diventerà uno degli avversari più complicati da battere nel circuito, nei prossimi anni”.
Tra le donne, continua il grande momento di Mirra Andreeva, a segno su Elina Svitolina.
MIRRA ANDREEVA
“Prima guardavo maggiormente il ranking, perché avevo lo stimolo di potermi prendere un cane. Oggi lo guardo molto meno e così riesco a essere più rilassata in campo. Il cane? Dovendo farlo viaggiare con me sarà una femmina di piccola taglia, sto pensando a un labradoodle, incrocio fra labrador e barboncino, sarà ultramini. Mia mamma mi aveva promesso che lo avremmo preso quando sarei entrata nella top 20, ma per adesso non c'è ancora”.
“Da Dubai ho cominciato ad avere un atteggiamento diverso in campo, un po' più tranquillo. E questo sta pagando. Sto lavorando molto sotto l'aspetto mentale e non voglio fermarmi, visti i risultati”.
“Da bambina ero sempre la più piccola del gruppo e dovevo inventarmi qualcosa per mettere in difficoltà le avversarie più alte di me: dovevo difendere bene e quando possibile contrattaccare. Poi crescendo ho cambiato atteggiamento e adesso Conchita (Martinez, la coach, ndr) mi sta facendo capire quanto sia importante prendere l'iniziativa ed essere aggressiva ogni volta che posso. In ogni caso, cerco sempre di divertirmi il più possibile, perché quando mi diverto gioco meglio. So che adesso per me il tennis è una cosa seria, ma il divertimento aiuta sempre”.
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