L'istinto di Emma Raducanu: "Finalmente sono me stessa"

Una falsa partenza nel match contro l'australiano Jordan Thompson non ha impedito alla testa di serie n.1 del Miami Open, Alexander Zverev, di guadagnare la sua 81ª vittoria in un Masters 1000 dal 2020, stabilendo così un nuovo record e superando, in questa speciale classifica, gli 80 successi di Stefanos Tsitsipas. Dopo essere andato sotto 0-3, il 27enne di Amburgo, semifinalista in Florida lo scorso anno, ha chiuso il match con il punteggio di 7-5 6-4 per approdare nei quarti di finale dove troverà ad attenderlo Arthur Fils.

“Jordan mi ha sicuramente messo in difficoltà - ha raccontato il n.2 del mondo, che ora ha un record di 19 vittorie e 9 sconfitte a Miami - ma è normale poiché è un giocatore di qualità. Quando finalmente hai trovato il tuo ritmo, lui sa come romperlo e in questo oggi è stato molto bravo. Sono proprio felice del livello che ho espresso dall'1-4 in poi, perdendo solo un game dei successivi nove”. 

“Fortunatamente oggi sul centrale non faceva così caldo - ha continuato Sascha, che dal 2020 ad oggi ha vinto quattro titoli nei 1000 (Roma e Parigi l'anno scorso, Madrid e Cincinnati nel 2021) - e devo dire che nelle ultime due settimane non mi sono sentito a mio agio. Mi serve tanto allenamento, soprattutto per trovare il ritmo giusto. Ho perso al primo turno a Indian Wells e quindi ho potuto lavorare parecchio in queste ultime due settimane”. Parlando del suo avversario nei quarti di finale, ha concluso: “Fils è uno dei giocatori più potenti del circuito e quando colpisce la palla ti mette sempre in difficoltà”.

Avanti anche la prima testa di serie del tabellone femminile. Aryna Sabalenka ha eliminato la statunitense Collins, campionessa in carica, con un doppio 6-4. “Sono felicissima - ha detto la 26enne di Minsk - di aver vinto questo match in due set e del livello che ho espresso oggi. Lei è un'avversaria tosta e in passato abbiamo avuto incontri molto duri, quindi sono contenta di aver superato questo ostacolo”.

Parlando del suo servizio la bielorussa ha ammesso: “In Australia non stavo servendo molto bene e quindi, dopo gli Open, abbiamo lavorato molto per tornare in carreggiata con la battuta e ritrovare quel colpo. Sono molto contenta di come sto servendo ora e credo contro Danielle di aver servito in modo molto intelligente”. 

Parlando dello stadio un po’ timido e poco partecipe, Aryna ha minimizzato: “Va bene così. Alla fine la gente ci ha applaudito. Non so cosa dire. Mi è piaciuta l’atmosfera che si respirava anche se all'inizio forse non c'era molta gente. Forse si stavano rilassando un attimo dopo la partita di Alexander (Zverev, ndr.), poi però sono tornati sulle tribune a metà del primo set”.

Sabalenka ha chiuso l’intervista post match parlando di Miami, la città in cui vive: “Mi piace stare a casa. È davvero bello poter fare il bucato o poter guidare la mia macchina e poi frequentare i miei posti preferiti e trovarmi in questo ambiente accogliente e confortevole. Sono felice di poter fare queste cose durante il torneo”.

Approda ai quarti di finale anche Emma Raducanu, che ha sconfitto 6-1 6-3 la statunitense Anisimova: “Sono molto contenta di aver superato le insidie del match contro Amanda. Lei è davvero in ottima forma e ha vinto tantissimi incontri quest’anno. Quindi sono molto orgogliosa di come, fin dal primo punto, sono stata presente su ogni palla. Non è facile giocare contro un’avversaria con cui sei molto amica, ma sono contenta di come ho affrontato il match oggi”.

La 22enne britannica, alla sua quarta vittoria consecutiva, ha anche parlato del suo ritrovato benessere: “Mi sento a mio agio e rilassata. Posso essere finalmente me stessa, esprimermi senza pensieri e questo è davvero importante. Sono molto felice di come vanno le cose dentro e fuori dal campo e questa per me è la vittoria più grande”.

“In campo - ha chiuso Raducanu - credo di pensare molto meno che in passato, il che probabilmente è una buona cosa perché questo favorisce la mia creatività ed è quello il momento in cui gioco il mio miglior tennis. Lotto su ogni palla e lascio che il mio istinto prenda il sopravvento”.