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Jannik: “Il posto più bello dove battere il numero 1 del mondo”

Un Pala Alpitour sold out spinge Sinner che compie l’impresa e batte il numero uno del mondo (per la seconda volta in questo 2023: l’altro successo era stato su Alcaraz in semifinale a Miami) e inizia a sentire profumo di semifinale (in ogni caso si deciderà tutto giovedì). Sarebbe il primo azzurro a riuscirci in 54 edizioni

di | 15 novembre 2023

Jannik Sinner (foto Sposito FITP)

Jannik Sinner (foto Sposito FITP)

“Non esiste un posto più bello per battere il numero uno al mondo di questo - gli applausi impediscono quasi di parlare a Jannik Sinner -. Come non riuscivo a battere Medvedev ed ho fatto un percorso per farcela così è accaduto con Nole: dopo Wimbledon, dove non avevo vinto neanche un set, sentivo però di essere vicino. Qui sono riuscito a giocare i punti importanti nel modo migliore. Dopo aver perso il secondo set sono riuscito a ripartire grazie anche al vostro sostegno - aggiunge ringraziando il pubblico -. Abbiamo vinto insieme”.

“E’ stata una partita molto tattica - racconta - anche se non c’erano stati troppi scambi lunghi all’inizio. Nel tie-break non ho servito troppo bene ma nel terzo set ho ricominciato come all’inizio”. 

“Questa vittoria la metto sul gradino più alto di un podio ideale - dice -. Non avevo mai battuto Nole prima: ed è uno che ha vinto 24 Slam. Ora nella mia testa so che posso battere anche lui. La cosa che mi è piaciuta di più della mia partita? Sono tante cose, ma è stata soprattutto l’aspetto mentale. Dopo aver sprecato i due mini-break nel tie-break del secondo set, l’essere ripartito subito forte nel terzo è stata una grande reazione. Cosa mi ha detto Djokovic alla fine? ‘Bravo, hai giocato bene i punti importanti’. Sono soddisfatto ma so che posso ancora migliorare tanto. Fisicamente in questa stagione abbiamo fatto un passo avanti: stasera ho giocato una partita di oltre tre ore con il numero uno del mondo e l’ho vinta".

Cartelli per tutti i gusti (foto Sposito/FITP)

“Mi aspettavo un match difficile ma per me è stato un privilegio affrontarlo e batterlo qui a Torino - ribadisce Jannik in conferenza stampa -. Ci siamo allenato spesso insieme anche qui, ero convinto che avrei giocato un buon match. Anche se avessi perso stasera avrei avuto comunque la consapevolezza di aver giocato una buona partita. Nel primo set sul 5 pari era un momento importante: ero sotto 40-0 suk suo servizio, piano piano sono risalito e poi ho fatto il break. Anche se il difficile è stato poi confermarlo anche. Alla fine sono stati pochi punti a fare la differenza (curioso pensare che entrambi ne hanno messi a referto 109; ndr)”.

E’ importante guardare avanti ma anche indietro… “Certo che pensi da dove vieni, da dove arrivi. Non bisogna mai dare nulla per scontato, nel tennis come nella vita. Nella mia testa il migliorarsi è un concetto sempre presente. Avevo già battuto un numero uno quest’anno, Carlos (a Miami; ndr), ma Djokovic è un’altra generazione: io lo avevo sempre visto vincere in tv! Quando gioco contro Nole, vedo dall’altra parte della rete la perfezione: fa sembrare tutto facile. Però è normale che io a 22 anni abbia ancora tanto da imparare. Tatticamente il mio team ed io abbiamo preparato il match nel modo giusto”.

Esulta Jannik Sinner (foto Sposito FITP)

Situazione super fluida nel “Gruppo Verde” dove si deciderà tutto giovedì: “Contro Rune sarà un match difficile - sottolinea Sinner -: lui ha perso contro Djokovic in tre set, non vedo l’ora di affrontarlo. Domani… cioè oggi… c’è un importante giorno di riposo per recuperare. La cosa positiva dei round robin è che se perdi puoi ancora qualificarti, ma giovedì scenderò in campo con l’intenzione di dare il massimo. Come stancherò la spina stanotte? Chiuderò semplicemente gli occhi. Certo, c’è ancora l’adrenalina: vuol dire che dormirò tanto e mi allenerà il minimo. Ormai conosco il mio corpo: potrei anche decidere di non allenarmi affatto e recuperare soltanto”.

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