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Dai segreti del borsone perfetto alle abilità come giocoliere e come pilota di buggy: un Sinner rilassato, ma non per questo meno concentrato sull’obiettivo Australian Open, raccontato nel video che lancia il suo canale YouTube
di Tiziana Tricarico | 01 febbraio 2025
Jannik Sinner con il trofeo dell'Australian Open 2025 (foto Getty Images)
Un “dietro le quinte” vivace e divertente. Parafrasando Woody Allen, una sorta di “tutto quello che avreste voluto sapere e non avete mai osato chiedere” sul …trionfo bis di Jannik Sinner all’Australian Open. E così scopriamo che il 23enne di Sesto Pusteria, già vincitore di tre trofei Slam, non lascia nulla al caso, nemmeno quando prepara il suo borsone, prevedendo tutte le possibili “variabili” sia per quanto riguarda le racchette che per l’abbigliamento.
Ma la parte più divertente è il Sinner pilota di buggy, tra le risate divertite del team (Simone Vagnozzi, Darren Cahill, Marco Panichi e Ulises Badio). Anche se il rosso altoatesino non se la cava male nemmeno a palleggiare con i piedi….
Australian Open was incredible and it still feels unreal ???? Full AO vlog is now live on my YouTube channel! ?????? https://t.co/vevUK1sPIp pic.twitter.com/HYfvElGlbE
— Jannik Sinner (@janniksin) January 31, 2025
Il numero 1 del mondo ha pubblicato venerdì il suo primo video sul suo canale YouTube, in cui ripercorre il successo ottenuto all’Australian Open, suo terzo trionfo Slam: un filmato di quasi 9 minuti, sul genere della serie di documentari “Break Point” su Netflix con le sue inquadrature strette e le scene di gioco al rallentatore.
Con una telecamera di ultima generazione, un membro del suo team ha ripreso le sue sessioni di preparazione atletica, lo stretching e gli esercizi di bungee, così come le sue sessioni di allenamento, a volte all'ombra, con due sparring partner di fronte a lui, o nel caldo soffocante del pomeriggio di Melbourne.
Il racconto inizia sei giorni prima della finale, più precisamente nel “day-off” dopo il successo negli ottavi contro Rune (con annessi problemi fisici) e si conclude con l’azzurro che fotografa la coppa (“Guarda, ne abbiamo due di queste adesso”) e poi saluta le buggy parcheggiate con un pizzico di nostalgia.
“Il successo è un modo per ringraziare tutte le persone che ti aiutano. Bisogna festeggiare questo giorno speciale…. La gente ci vede solo in campo, ma ciò che conta davvero è la vita che conduciamo fuori, con chi ci circonda”, chiosa Jannik, campione di tennis, pilota, funambolo e filosofo.