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E' Berrettini show a Kitzbuhel: 10° titolo per l’azzurro! "Due settimane davvero pazzesche"

Nella sfida per il trofeo del Generali Open Matteo, reduce dal successo di Gstaad, batte in due set il francese Gaston centrando il secondo titolo nel giro di una settimana, il terzo in stagione. Da lunedì avvicinerà la top-40

di | 27 luglio 2024

Matteo Berrettini con il trofeo di Kitzbuhel 2024 (foto Twitter)

“The hammer” è tornato sul serio! E dimostra una volta di più – caso mai ce ne fosse stato bisogno – che se è a posto fisicamente può riprendersi un ruolo da protagonista assoluto. Va in doppia cifra con i trofei e firma il terzo titolo stagionale dopo Marrakech e Gstaad, il secondo nel giro di una settimana Matteo Berrettini, che vince anche il "Generali Open" (ATP 250 - montepremi 579.320 euro) che si è concluso sulla terra rossa del Tennis Club di Kitzbuhel, in Austria. E' il 93esimo titolo per il tennis italiano nell'Era Open.

In finale il 28enne romano, n.50 ATP, reduce dal trofeo bis a Gstaad di domenica scorsa, ha battuto per 75 63, in un’ora e 21 minuti di partita, il mancino francese Hugo Gaston, n.91 del ranking. L’ultimo azzurro a trionfare a Kitzbuhel era stato Paolo Lorenzi nel 2016. Con il decimo successo di fila, e senza perdere un set, Berrettini ritocca il suo record stagionale sul “rosso” che parla ora di 15 vittorie a fronte di una sola sconfitta (contro il serbo Kecmanovic al primo turno di Monte-Carlo). Per l’azzurro si tratta – come detto – del decimo titolo conquistato in 16 finali disputate.

LE PAROLE DI MATTEO

“Come mi sento dopo il secondo titolo consecutivo? Molto contento ma anche tanto stanco - dice Berrettini a caldo -. Ringrazio tutti per il sostegno, siete stati davvero incredibili”, aggiunge ringraziando il pubblico. “Sono state due settimane davvero pazze: grazie alla mia famiglia, al mio team e congratulazioni anche a te Hugo - dice ancora rivolgendosi a Gaston - mi hai fatto davvero sudare. Oggi è stata una partita molto dura ma sono contento perché ho giocato bene per tutta la settimana ed è bello chiudere così. Ho cercato di rimanere sempre positivo anche quando ho peso il servizio e sono contento di aver chiuso subito dopo con un altro break, perché nel tennis non si sa mai. Lui stava colpendo bene e bisognava rimanere concentrati perché poteva accadere di tutto”.

“Sarò breve - esordisce durante la premiazione - perché sono davvero distrutto! Ho vinto due tornei di fila quindi posso anche smettere di allenarmi - dice scherzando rivolto al suo team - come sapete gli ultimi mesi non sono stati facili per me, e quindi grazie del sostegno”. L’ultimo ringraziamento è per il pubblico: “Siete stati clamorosi: ho sentito il vostro supporto in ogni match. Grazie davvero”.

“Super fiero, super contento, super felice e…super stanco! - ribadisce poi Matteo in conferenza stampa -. “Sono state due settimane molto lunghe, una più difficile dell’altra: un sacco di lavoro dietro, un sacco di dolori, un sacco di momenti di dispiacere perché ho dovuto saltare ancora una volta tanti situazioni alle quali avrei voluto partecipare. Ma è stato questo a darmi l’energia per ritrovare il mio livello in queste due settimane, e sono super contento ed anche super orgoglioso del lavoro del mio team”.

Una finale chiusa in due set come le nove precedenti partite di queste due settimane da incorniciare: “Ho avuto pazienza, ho continuato a fare le cose che mi piace fare: ho cercato di vincere i punti quando ero in difficoltà e di continuare a giocare aggressivo quando ho servito. Poi nel momento in cui sono riuscito a mettere più risposte dentro e a costruirmi meglio il punto da dietro le cose sono andate meglio e lui anche mentalmente ha fatto più fatica”.

NUMERI DA FINALE

Per Matteo 8 ace e nessun doppio fallo, il 75% di prime in campo con l’80% dei punti conquistati oltre ad un 43% di punti vinti anche con la seconda. Ha annullato due palle-break su tre ma ha ceduto la battuta quando era in vantaggio di due break e serviva per chiudere il match. A referto 25 vincenti a fronte di 7 gratuiti (13 contro 11 il bilancio di Gaston).

UNA PALLA-BREAK SI PUO' ANNULLARE IN TANTI MODI. QUESTO NON E' ESATTAMENTE IL PIU' SEMPLICE...

IL MATCH

Berrettini aveva vinto in tre set l’unico precedente con Gaston, disputato al primo turno del super Challenger di Phoenix, sul cemento dell’Arizona, lo scorso marzo, in quello che era il rientro alle gare di Matteo dopo lo stop di sette mesi per l’infortunio alla caviglia.

Nel primo set l’azzurro cede un solo “quindici” nei primi tre turni di battuta: poi però è lui, nell’ottavo gioco, il primo a concedere una palla-break, che annulla però con uno slice di diritto incrociato pazzesco su una risposta lungolinea del francese che pareva vincente (4-4).

Nell’undicesimo gioco tocca al 23enne di Tolosa offrire una palla-break che Matteo invece trasforma mettendo in difficoltà con la risposta di diritto il velocissimo francese (6-5).

E poco dopo incamera il 7-5 piazzando una prima di servizio “modello comodino” sul primo set-point.

Seconda frazione che inizia con analogo copione e con i turni di servizio a scandire il punteggio.

Fino al quinto game quando, con un doppio fallo, Gaston concede due palle-break consecutive: a Berrettini basta la prima perché il suo diritto da fuori campo a rientrare si stampa sulla riga esterna (3-2).

L’azzurro conferma il vantaggio (4-2) e poi, giusto per stare tranquillo, strappa una seconda volta il servizio al francese che oramai sembra non crederci più (5-2).

Ed invece Hugo si riprende uno dei due break (5-3) approfittando di un pizzico di distrazione di Matteo. Che però si riscatta immediatamente chiudendo 6-3 al primo match-point su un diritto in rete di Gaston, il quale perde la seconda finale su due (in precedenza era stato sconfitto in quella di Gstaad nel 2021).

E seduto in panchina scoppia in lacrime.

Tutta la gioia di Matteo Berrettini

Tra le Alpi austriache Matteo dopo aver battuto in due set all’esordio sul russo Kotov, n.62 del ranking, ha eliminato con altri due tie-break il mancino cileno Tabilo, n.21 ATP e seconda testa di serie: quindi il successo nei quarti contro la wild card statunitense Moreno De Alboran, n.143 del ranking, e quello piuttosto netto sul tedesco Hanfmann, n.116 ATP. Ed infine la vittoria sul francese Gaston, n.91 ATP.

Grazie ai punti conquistati sulla terra austriaca Matteo si avvicinerà alla top 40 ATP (n.40 o 41 dipenderà dal risultato ad Atlanta di Davidovich Fokina).

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