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Le perle della settimana - Tsitsi: "Nessuno come papà"

"È anche vero - dice il greco - che il rapporto padre-figlio a volte può essere un po' complicato, non lo nego. Abbiamo avuto i nostri alti e bassi, una comunicazione scadente in alcuni ambiti, ma non siamo perfetti. Mi sono aperto come mai prima con lui, ci stiamo lavorando"

11 agosto 2025

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OPELKA E LO STILE

“Ho affrontato questa partita in modo simile a quello che ho fatto ultimamente. Rientrando dopo così tanti infortuni, mi sono allontanato dal mio solito stile di tennis. Cerco di sfruttare al meglio ogni torneo. La mia classifica non è più così buona come una volta, è lontana da ciò che desidero. La mia tendenza era quella di giocare in modo un po' meno aggressivo, il che è la condanna a morte per il mio tennis. Ma stavolta sono riuscito a recuperare la mia natura propositiva dandogli poche chance”. (Opelka sul successo contro De Minaur a Cincinnati).

LA CLASSIFICA NON MENTE

“Ho battuto avversari fortissimi in carriera, ma sono senza infortuni da un anno e sono numero 73 del mondo. La classifica non mente. Ho giocato ogni settimana, mi sono mantenuto in salute, e la mia classifica è così per un motivo. Ho perso molte volte al secondo o terzo turno. Ho raggiunto una finale e una semifinale nei tornei ATP 250, non ho mai giocato bene negli eventi di categoria superiore”. (Opelka sincero sul suo momento).

ANDRÀ TUTTO BENE

“In allenamento, col mio staff parliamo di essere completamente concentrati e di pensare sempre in modo positivo. Se le cose non vanno bene, penso che dovrei continuare a fare comunque quello che sto facendo, perché alla fine migliorerò e le cose andranno nella giusta direzione. È quello che ho cercato di fare stavolta: se commetto molti errori, so quali sono i miei obiettivi per questo torneo, come affronto ogni partita, e devo seguirli. So che alla fine andrà tutto bene”. (Carlos Alcaraz e gli errori).

Le perle della settimana - Tsitsi: "Nessuno come papà"

TEMPO AL TEMPO

“Quando andavo in vacanza con la mia famiglia, continuavo ad allenarmi: siamo fortunati che anche mio fratello Juan Manuel giochi a tennis, e quindi la cosa ha funzionato per entrambi. Non dovevamo preoccuparci di trovare qualcuno con cui allenarci. Il mio rapporto con il tennis era strano perché da piccolo non ero uno dei migliori. Ho frequentato una scuola normale, e anche questa è una cosa insolita. Tutti abbandonano gli studi per seguire lezioni on-line, ma i miei genitori non volevano. Se sei bravo, a 13 o 14 anni sei già nei tornei internazionali e diventa difficile stare al passo con gli studi. Inizi a perdere un sacco di tempo e poi diventa complicato. Mi allenavo solo una volta al giorno e non ho iniziato a fare doppie sessioni fino ai 17 o 18 anni, quando il mio livello è aumentato molto”. (Francisco Cerundolo sui tempi della sua carriera).

M'AMA, NON M'AMA

“È fantastico averlo di nuovo in squadra. Abbiamo lavorato insieme per molti anni, abbiamo tanti bei ricordi insieme. È anche vero che il rapporto padre-figlio a volte può essere un po' complicato, non lo nego. Abbiamo avuto i nostri alti e bassi, una comunicazione scadente in alcuni ambiti, ma non siamo perfetti. Mi sono aperto come mai prima con lui, ci stiamo lavorando. Non sono mai stato così trasparente con lui prima. Era importante per me iniziare a sviluppare quell'abitudine, diventare un comunicatore migliore. Queste sono cose importanti. È una persona fantastica ed è lui che mi ha formato non solo come tennista, ma come persona. Gli devo molto. Voglio costruire qualcosa di speciale, qualcosa di memorabile e duraturo nella mia carriera”. (Stefanos Tsitsipas sul ritorno con papà).

Le perle della settimana - Tsitsi: "Nessuno come papà"

DIFFICILE TORNARE...

“Ero davvero preoccupata che il canale YouTube potesse piacere alla gente, ma spero che lo apprezzino. Mi sono goduta le mie vacanze, ne avevo bisogno. Mi sono divertita così tanto che è stato davvero difficile tornare. Credo di aver fatto la cosa giusta saltando un paio di tornei e prendendomi un po' più di tempo per riprendermi e ricaricarmi”. (Aryna Sabalenka sulle vacanze).

MAX PER SERVIZIO E VOLÈE

“È una persona molto intelligente. Sono molto felice di vederlo godersi la vita; ha attraversato situazioni molto difficili. Ci sta sicuramente aiutando con il nostro lavoro a rete. Mi ha anche dato un paio di consigli sul servizio, che finora sta funzionando molto bene. Spero che le cose continuino a migliorare. Anche portare una nuova voce alla squadra è importante”. (Sabalenka su Max Mirnyi, nuovo ingresso nel suo team).

LA LEZIONE DI NATHALIE

“È difficile rispondere a questa domanda perché stiamo attraversando un periodo difficile. Ora la sua posizione cambierà, a partire dal suo rapporto con le giocatrici. In passato, abbiamo visto come alcune giovani giocatrici abbiano perso le loro priorità dopo aver migliorato il loro livello, quindi sarà molto importante per Vicky dare priorità al tennis rispetto a tutti gli altri fattori esterni. È fondamentale che lei rispetti questo impegno, mentre altre potrebbero non averlo fatto. Si può salire in classifica, ma se non si continua a progredire e a lavorare sodo, si può anche scendere molto rapidamente”. (Nathalie Tauziat, coach di Victoria Mboko).

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