Chiudi

-
Atp

Le perle della settimana: "Ho la soluzione per chi gioca troppo"

Le frasi più simpatiche e curiose dell'ultima settimana, in una raccolta nella quale c'è tanto di Madrid. Tra Medvedev che cerca di copiare Musetti e Andy Murray che ha un suggerimento per i giocatori che si lamentano del calendario...

28 aprile 2025

20250428_Medvedev.jpg

TENTATIVO DI COPIARE

“Alcaraz o Musetti realizzano palle corte che sembrano impossibili da giocare in quel modo, in quel momento. È allora che diventano più pericolosi, perché non te lo aspetti e tuttavia le eseguono perfettamente. Quando mi alleno con Khachanov a volte proviamo dei drop shot, ma non sono per niente come quelli che fanno loro...”. (Daniil Medvedev sul tema palla corta).

DOCUMENTARIO? NO, GRAZIE

“Ho visto come hanno realizzato il documentario su Alcaraz e la verità è che sei circondato da molte telecamere tutto il giorno. Non è una cosa che mi piace, non fa per me. Non mi dà fastidio l'entusiasmo generale. Quando sono in campo, firmo autografi a chiunque me lo chieda, e negli hotel o in vacanza sono tante le persone che chiedono foto o autografi. Va bene, lo faccio, ma quando ceno con la mia famiglia o in un contesto più privato, non lo faccio mai. A volte può essere imbarazzante ricevere una richiesta di foto quando ci si trova in un ambiente del genere. Dopo cena va bene, ma quando sono nel mio spazio personale, no. In questo posso essere piuttosto maleducato. Impazzirei se facessero un documentario su di me, perché vogliono sempre qualcosa in più di quello che gli hai concesso. Vogliono filmare i tuoi figli, tua moglie, farti domande e scoprire di più sulla tua vita privata. So che i fan vorranno sapere tutto di me, ma bisogna mantenere un po' di spazio personale. Quindi no, non credo che farò mai un documentario su me stesso, ma mai dire mai”. (Daniil Medvedev su un eventuale documentario stile Alcaraz).

CI SONO ERRORI ED ERRORI

“Ovviamente ci sono degli errori molto grandi. Ho visto il segno quando sono andato da quella parte ed è stato un enorme errore. Il sistema deve cambiare qualcosa, perché non è normale. Sono con Zverev. Il colpo era andato largo e non era stato neanche così veloce, perché era una volée di rovescio. Non ha senso che abbiano giudicato quella palla come buona. Anche un suo colpo era chiaramente out e non è stato chiamato. Erano due palle molto chiare. Eravamo entrambi sorpresi di quello che è accaduto”. (Alejandro Davidovich Fokina sull'errore del sistema elettronico).

QUASI QUATTRO ACE

“Non è facile, ma fa parte dello sport. Ci sono molti giocatori così: è il loro tennis, il loro modo di vincere le partite. Bisogna essere preparati. Prima che servisse per la partita, non ho pensato a molte cose. Sapevo che se avesse iniziato bene, non avrei potuto fare nulla: sarebbero stati tutti ace. Sapevo anche che, se non avesse iniziato bene, forse avrei avuto una possibilità, ma non è stato così e sono arrivati quasi quattro ace”. (Andrey Rublev sulle sue chance contro Bublik).

20250428_Davidovich_Fokina.jpg

LA DECOSTRUZIONE DELLA SFERA

“Trae ispirazione dal servizio, dal momento in cui inizia il movimento del giocatore, quando comincia il gioco. Ho notato che i movimenti sono simili a un cerchio: partono da un punto centrale del corpo dell'atleta, e volevo includere quel movimento attraverso la decostruzione della sfera, che rappresenta una pallina da tennis”. (L'artista David Rodriguez a proposito del nuovo trofeo assegnato ai vincitori di Madrid).

LA SOLUZIONE DI MURRAY

“I giocatori spesso si lamentano e dicono: 'Oh, la stagione è così lunga, quindi se gioco in Canada e a Cincinnati, sono stanco quando arrivo agli Us Open'. Beh, allora, se pensi che sarebbe un vantaggio non giocare a Cincinnati e in Canada, allora scegli uno dei tornei che non vuoi giocare e poi vai agli US Open con un vantaggio sugli altri giocatori. Se è davvero quello che pensi sia meglio...”. (Andy Murray sulle lamentele dei giocatori).

ISPIRAZIONE VILAS

“Sapete qual è la cosa più carina? Quando ero un giocatore in crescita, John McEnroe era un vero idolo per tanti, ma Guillermo Vilas era quello che trovava sempre la strada giusta contro di lui. Per tutta la vita ho copiato tutto ciò che faceva Vilas nel tentativo di battere McEnroe, quindi posso dire di essere stato molto fortunato. Quella partita al Roland Garros rimarrà per sempre lì, è la mia vittoria più memorabile. (Horacio de la Pena spiega la sua vittoria a Parigi contro McEnroe).

TUTTI TUTTI?

“Fino a tre anni fa, questa parte della stagione era sempre stata difficile per me perché non riuscivo a offrire la mia solita competitività. Il mio obiettivo è sempre stato quello di essere solido su tutte le superfici e di poter competere al meglio ogni settimana dell'anno. Credo di essere vicino al mio apice sulla terra battuta, ora mi sento pronto a battere chiunque su questa superficie”. (Alex De Minaur a proposito delle sue chance sul rosso).

20250428_Murray.jpg


Non ci sono commenti
Loading...