Mager, ritorno da papà con una piccola (e bellissima) Vittoria

A proposito di temi caldi come genitori, neo-papà, consapevolezza. Gianluca Mager è diventato padre nel febbraio del 2022 della piccola Vittoria, e per un po' aveva deciso di dedicarsi alla famiglia e al proprio fisico. Scelta forse necessaria ma coraggiosa, quella di staccare e poi riprendere, perché tutto sommato non sono in molti ad averlo fatto in questo modo. Il ligure, classe 1994, va per i 30 anni e da agosto del 2023 non aveva più frequentato il circuito mondiale. L'ultimo appuntamento era stato quello di San Marino, poi più nulla fino a gennaio.

Con il titolo conquistato domenica scorsa a Punta del Este, Gianluca è tornato a far circolare il suo nome, un piacere per tutti coloro che conoscono la sua storia. Mager ha raggiunto un best ranking di numero 62 Atp, ha vinto 6 Challenger e spesso e volentieri ha dimostrato le sue doti pure nel circuito maggiore. Doti che erano emerse inizialmente accanto a Diego Nargiso, capace di accompagnarlo in un percorso da junior a pro per lui particolarmente tortuoso. Una volta superato lo scoglio, il sanremese ha cominciato una strada più serena, anche se le soddisfazioni sono giunte tardi. Ecco perché in fondo nemmeno i 30 anni in arrivo preoccupano più di tanto. Al contrario: accanto a una ex giocatrice come Valentine Confalonieri e con la piccola Vittoria come motivazione extra, c'è ancora tanto che Gianluca può dare al suo mondo.

“Non mi aspettavo – ha detto dopo il successo in Uruguay – di essere già così competitivo dopo appena tre tornei. E invece...”. Invece è accaduto che nemmeno un emergente di talento come l'argentino Tirante è riuscito a fermare la corsa dell'azzurro, a segno in rimonta ma con secondo e terzo set dominati. “Mi sono fermato per una serie di ragioni – ha proseguito il ligure – ma mi sento pronto per ripartire, senza mettermi tanti obiettivi di ranking”. La classifica oggi dice 263, che magari non sarà la posizione ideale ma è sempre un 'più 64' rispetto a sette giorni prima. E comunque un punto di passaggio verso un auspicabile ritorno fra i top 100.

Nella stessa giornata in cui Jannik Sinner ha fatto la storia dell'Italia tennistica e sportiva, Gianluca Mager si è preso il suo personale trionfo, la sua rivoluzione silenziosa. “Jannik – ha aggiunto il sanremese – è un esempio ed è il nostro campione. Quello grazie al quale tanti bambini oggi sognano di dedicarsi al nostro sport”. Chissà se Vittoria, crescendo, sarà una di quelle piccole che da Sinner potranno trarre ispirazione. C'è da scommettere però che l'ispirazione potrà facilmente trovarla in casa, grazie a due genitori che sanno bene quali sacrifici comporta iniziare e proseguire un percorso da professionista nello sport.

Mager continua la tournée sudamericana, su quella terra che lo ha cresciuto e che resta la sua superficie più comoda, quella dove si sente a suo agio. Ma in realtà è giocatore da quattro stagioni, con talento sufficiente per far valere i suoi colpi su ogni terreno. Lo dimostra la sua storia, peraltro: tra le vittorie Challenger figura anche quella sul rapido di Coblenza, nel 2019. Mentre negli Slam spicca pure un secondo turno a Wimbledon nel 2021. Del resto a Gianluca non manca nulla: ottimo servizio, colpi da fondo robusti, persino sensibilità. Il fatto è che il fisico non sempre ha potuto rispondere presente: oggi è proprio sul tema della continuità che si sviluppa la seconda parte di carriera. Nel segno di Vittoria e di una nuova consapevolezza.