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Miami (1985-1994): i quarti di Caratti e Nargiso

Il Masters 1000 nasce a Delray Beach nel 1985 e nella prima edizione non ci sono italiani in gara: nel primo decennio di storia si segnalano i quarti di Caratti e Nargiso.

di | 19 marzo 2025

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Il Masters 1000 di Miami nasce a Delray Beach nel 1985 e non ci sono italiani in gara nel singolare maschile di un tabellone a 128 giocatori.  Nel 1986 i primi due a giocare sono Claudio Panatta e Francesco Cancellotti: Claudio Panatta batte lo slovacco Marian Vajda 76 61 e Francesco Cancellotti batte il sudafricano Kevin Moir 67 64 64. Al secondo turno Panatta viene eliminato per 67 63 76 da Jimmy Connors, Cancellotti invece perde 62 67 63 da Tomas Smid.
Nel 1987 gli azzurri in gara salgono a 4: Simone Colombo perde 63 36 63 75 da Tomas Smid, Corrado Aprili viene superato 63 61 63 da Darren Cahill, Claudio Panatta si arrende 63 67 62 63 a Yannick Noah mentre Paolo Canè approda al terzo turno superando 46 46 63 64 76 Jean Philippe Fleurian e 61 63 67 63 lo svedese Joakim Nystrom. Fatale, per il bolognese, la sfida di terzo turno persa 62 62 61 contro Jay Berger.
Nel 1988 si torna a due azzurri in gara: Paolo Canè batte al primo turno Roberto Saad 76 67 64 36 63 e Francesco Cancellotti supera 61 62 64 Jorge Lozano. Al secondo turno Cancellotti perde 61 46 36 da Amos Mansdorf, mentre Canè continua l'avventura battendo il peruviano Jaime Yzaga per 36 61 67 63 76. Al terzo turno Canè cede 63 60 62 a Jay Berger.
Nel 1989 si tocca il record di 5: Claudio Panatta cede 26 75 61 62 a Jonathan Canter, Claudio Pistolesi si arrende 63 62 64 a Miloslav Mecir e Omar Camporese, con lo stesso identico punteggio (63 62 64), perde contro Andrei Chesnokov. L'unico azzurro a passare il turno è Diego Nargiso, vittorioso nel derby su Francesco Cancellotti per 64 16 76 61. Il napoletano si ferma al secondo turno piegato 63 61 46 61 da Jakob Hlasek.

Nel 1990 il solo in gara è Francesco Cancellotti che perde 61 76 dallo statunitense Lawson Duncan. Nel 1991 altre due eliminazioni secche al primo turno: Stefano Pescosolido cede 46 64 61 a Francisco Clavet, Renzo Furlan perde 62 64 contro Veli Paloheimo. Al secondo turno debutta Cristiano Caratti che è testa di serie numero 28: Caratti parte con il botto superando 64 63 il 38enne Jimmy Connors, poi batte Rodolphe Gilbert per 64 46 63 e Sergi Bruguera per 67 63 76 agli ottavi. Ai quatti Caratti cede 67 62 60 a David Wheaton.

Nel 1992 ancora 5 azzurri in gara: Canè perde da Bryan Shelton 76 75, Pescosolido si arrende a Patrick McEnroe 36 62 61 e Cristiano Caratti viene eliminato 63 26 61 da Grant Stafford. Nargiso invece supera al primo turno Carsten Arriens per 75 75 e Gianluca Pozzi ha la meglio di Jeff Tarango per 36 63 64. Al secondo turno disco rosso per Pozzi, battuto 64 26 76 da Derrick Rostagno, e disco verde per Nargiso che passa 75 63 su Aaron Krickstein. Il napoletano continua ancora battendo al terzo turno Petr Korda per 62 76 e agli ottavi Jonathan Stark per 75 64. Fatale il quarto di finale con il numero 1 del mondo Jim Courier, il quale si impone in rimonta per 67 62 60.
Nel 1993 va in scena il secondo derby azzurro ed è quello vinto da Renzo Furlan per 16 76 64 su Diego Nargiso. Con Nargiso esce anche Stefano Pescosolido, battuto 36 62 62 da Karsten Braasch, con Furlan invece va avanti anche Gianluca Pozzi che batte 62 64 Simon Youl. Ma il secondo turno è fatale a entrambi: Pozzi si ritira prima di scendere in campo contro Boris Becker, Furlan invece si arrende 46 61 61 a Malivai Washington.
Il 1994 è l'edizione numero 10: Pescosolido perde all'esordio dal modesto statunitense Louis Gloria per 64 64, Nargiso invece batte Luis Herrera 62 63 e poi si arrende a Pete Sampras per 62 62.


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