Tornando a Ludovico… la presenza del piccolo Musetti a N.Y. ha dato a Lorenzo una carica in più per il torneo: “Sono stato un mese senza vedere la mia compagna e mio figlio – racconta - , quindi ero felicissimo di arrivare a New York; forse è anche questo il motivo per cui mi sento più motivato e sicuro per questo torneo. Da quando sono diventato padre ho dovuto fare un passo in avanti, diventare più maturo non solo fuori dal campo ma anche dentro. Ogni volta che entro in campo sento di essere un esempio, non solo per mio figlio, ma per tutti i ragazzi e tifosi che mi seguono. Siamo un esempio, il modo migliore per trasmettere la passione è mostrare grande tennis ma anche grande comportamento. Sto lavorando duramente su questo aspetto. Quando sono lontano dalla mia famiglia è difficile, inutile dire il contrario. Ma ho un team basato su grandi valori che si prende cura di me anche quando la mia compagna e mio figlio non ci sono, e sono molto grato per questo.”.
Giocare il doppio per affinare anche le armi per il singolo; prima di sbarcare agli US Open Musetti, al fianco di Sonego, si è reso protagonista di un ottimo percorso in doppio a Cincinnati: “Aver fatto lì un ottimo torneo, aver raggiunto la finale del doppio – spiega - mi ha aiutato ad arrivare qui con più fiducia. Ho giocato bene, servizio, risposta, gioco a rete e aggressività, sono tutte cose che cerco di sviluppare su questa superficie e aiutano davvero. La priorità resta il singolo, ma il risultato in doppio mi ha dato ulteriore fiducia per il torneo”.