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Nitto ATP Finals: Zverev, un ruggito da semifinale! Alcaraz si arrende

Nell’ultimo turno dei round robin del Gruppo Newcombe il tedesco, assolutamente perfetto, batte in due set lo spagnolo nel match più bello visto fin qui a Torino. Primo nel girone come Sinner a punteggio pieno e senza aver concesso set agli avversari. Sabato semifinale contro lo statunitense Fritz

di | 15 novembre 2024

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Il ruggito di Alexander Zverev (foto Sposito/FITP)

Stavolta il cerottino fucsia non è bastato. Ci sarebbe voluto ben altro (leggi la migliore versione possibile dello spagnolo) per creare problemi ad un Alexander Zverev da fantascienza. Nell’ultimo turno di round robin del Newcombe Group alle Nitto ATP Finals, di scena sul veloce indoor dell’Inalpi Arena, il tedesco, n.2 del ranking, già vincitore due volte di questo torneo (nel 2018 a Londra e nel 2021 proprio a Torino), ha battuto per 76(5) 64, in poco meno di due ore di partita, Carlos Alcaraz, n.3 ATP. Sabato pomeriggio in semifinale troverà dall'altra parte della rete lo statunitense Taylor Fritz, n.5 ATP, che ha chiuso alle spalle di Sinner nel Nastase Group. 

Zverev imita così Sinner: i due, che hanno chiuso al primo posto i rispettivi gironi, sono la seconda coppia di giocatori nella storia del torneo a vincere le tre sfide di round robin senza perdere un set dopo Federer e Djokovic esattamente dieci anni fa (2014).

Zverev semplicemente pazzesco al servizio: 9 ace (contro un solo doppio fallo), il 79% di prime in campo con il quale ha portato a casa il 73% dei punti oltre ad un altro 67% di punti vinti con la seconda. Due palle-break concesse (le prime quest'anno a Torino) ed annullate. A referto 29 vincenti a fronte di 25 errori non procurati (26 contro 34 il bilancio di Alcaraz).

Per “Sascha” è la vittoria numero 68 in stagione (nessuno più di lui) a fronte di 20 sconfitte: quest’anno il tedesco ha vinto due Masters 1000, Roma e Parigi-Bercy, (portando a 23 il computo totale dei titoli), ed ha raggiunto anche la finale al Roland Garros (stoppato proprio da Alcaraz) e ad Amburgo.

Il diritto do Alexander Zverev non ha mai funzionato così bene (foto Sposito/FITP)

Il diritto do Alexander Zverev non ha mai funzionato così bene (foto Sposito/FITP)

Il match

In parità, 5-5, i precedenti con “Carlitos” che aveva vinto due dei tre giocati in questa stagione e proprio gli ultimi due, disputati nei quarti sul cemento di Indian Wells ed in finale (vittoria in rimonta in cinque set) sulla terra del Roland Garros. Partenza complicata per Alcaraz, costretto a salvare due palle-break nel secondo game del primo set ed altre quattro (le prime tre consecutive nel quarto.  

Molto più tranquilli i turni di battuta per Zverev, ma dalle traiettorie che disegnano il campo si capisce quanto bene i due si conoscano.

Poi anche “Carlitos” riesce a trovare la quadra al servizio e lo spettacolo sale di livello. “Sascha” pare avere tutta l’intenzione di lasciare immacolato il suo ruolino di marcia che indica zero alla voce “palle-break concesse”, dall’inizio del torneo. In più il tedesco chiede al fratello Mischa quale sia la posizione migliore da prendere per rispondere al servizio dello spagnolo, che non è altrettanto devastante in termini di potenza come quello del 27enne di Amburgo ma è molto più vario.

I due lottano spalla a spalla e nel dodicesimo gioco, con un a gran risposta di rovescio, Zverev si procura una palla-break che è anche un set-point ma lo spreca mettendo fuori il diritto incrociato al termine di uno scambio a tutto braccio. Un altro errore con il colpo meno forte del tedesco e lo spagnolo può rifugiarsi nel tie-break. Zverev parte con una prima robustissima ma tutti i primi punti sono dei vincenti, come il passante incrociato di diritto stretto che permette al tedesco di procurarsi il primo mini-break (4-2) mentre il secondo lo regala lo spagnolo cacciando in rete il diritto (5-2).

Alcaraz se ne riprende uno con il passante di diritto lungolinea (5-3) e l’altro con il lob vincente di rovescio (5-4). Però regala con un rovescio buttato via (6-4) altri due set-point: il primo lo annulla lo spagnolo (6-5), sul secondo (il terzo complessivo) è una prodezza super del tedesco, che trova la demi-volée di diritto in allungo, a chiudere la faccenda (7-5). E “Sascha” è in semifinale insieme a Sinner e Fritz. Mentre “Carlitos” si avvia al cambio campo un filino inc….to....

Non riesce a ritrovare tranquillità lo spagnolo, che si complica la vita anche in avvio di seconda frazione sbagliando due diritti non da lui: in più il tedesco fa il fenomeno proprio con il diritto (spaziale quello lungolinea che gli regala la palla-break) ed è la solita certezza di rovescio, come prova il break centrato in avvio (1-0). Zverev conferma il vantaggio (2-0) e non molla un punto ma Alcaraz riesce almeno a rimanere in scia (2-1).

Le speranze di rimonta del 21enne di El Palmar sono legate ad un calo al servizio del tedesco, assolutamente non collaborativo (3-1). Nel sesto game però, un po’ a sorpresa, arrivano due palle-break, le prime offerta da Zverev a Torino: sulla seconda di servizio Alcaraz risponde male di diritto, poi il 27enne di Amburgo si aggrappa alla sua arma micidiale e mantiene le distanze (4-2), con il contributo sostanzioso del diritto ballerino del murciano.

Il tedesco domina sulla diagonale di destra che dovrebbe essere la prediletta dello spagnolo, che al cambio campo (4-3) continua a discutere con il suo angolo. Con un ace di seconda (ma pur sempre a 195 chilometri orari) stampato sulla riga Zverev marcia spedito (5-3). Alcaraz con orgoglio non molla (5-4). 

Carlos Alcaraz messo al tappeto dal passante di Alexander Zverev (foto Sposito/FITP)

Carlos Alcaraz messo al tappeto dal passante di Alexander Zverev (foto Sposito/FITP)

Il decimo game è una roba da antologia del tennis tra la volée di rovescio di “Sascha” che chiude uno scambio mozzafiato (il più lungo dell'incontro) ed il passante di diritto micidiale di “Carlitos” che chiede aiuto al pubblico: lo spagnolo finisce lungo disteso nel tentativo di intercettare il passante dell’avversario ed arriva il match-point, sul quale Zverev piazza la prima vincente, l’ennesima.

Semplicemente ingiocabile. Gli “altri” sono avvisati….

Il cordiale abbraccio a fine match tra Zverev ed Alcaraz (foto Sposito/FITP)

Il cordiale abbraccio a fine match tra Zverev ed Alcaraz (foto Sposito/FITP)


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