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Malgrado il tempo a disposizione sia ormai pochissimo, sono solamente tre le coppie già certe della qualificazione per Torino in doppio: Dodig/Krajicek, Koolhof/Skupski e Bopanna/Ebden. Dieci le coppie ancora in lizza per gli altri cinque posti. Si deciderà tutto a Parigi-Bercy
27 ottobre 2023
Se la corsa per la qualificazione all’edizione 2023 delle Nitto ATP Finals è ancora apertissima per quanto riguarda il singolare (5 posti già stabiliti, ancora 3 da assegnare), lo è addirittura di più per il torneo di doppio, in quanto al momento le coppie certe di un posto nel torneo dei maestri sono solamente tre.
La prima è quella composta dai numeri uno del mondo Ivan Dodig e Austin Krajicek, capaci di vincere cinque titoli nel corso della stagione, fra i quali il Roland Garros, il Masters 1000 di Monte-Carlo e tre degli ATP 500 di maggior prestigio: Rotterdam, Queen’s Club e Pechino. Per il croato e lo statunitense sarà un meritatissimo ritorno al Pala Alpitour, dove avranno discrete chance di fare meglio rispetto allo scorso anno, quando non riuscirono a conquistare nemmeno un incontro.
Già sicuri della qualificazione anche l’olandese Wesley Koolhof e il britannico Neal Skupski, secondi nella Race con meno di 300 punti di distacco dai leader. Rispetto ai sette titoli dello scorso anno (quando a Torino persero in semifinale) i due hanno vinto molto meno, ma la differenza è che nei due successi di quest’anno c’è quello che vale un’intera carriera, conquistato sull’erba dell’All England Club.
In arrivo a Torino anche il duo Bopanna/Ebden, recenti finalisti a Shanghai dove non sono riusciti a bissare il successo di inizio stagione a Indian Wells. Per lo specialista indiano, due volte finalista alle Finals, sarà un gradito ritorno nel torneo di fine stagione a ben otto anni dall’ultima partecipazione. Un risultato che nell’anno che l’ha visto spegnere 43 candeline ha un grande significato.
Non ancora qualificati, ma messi particolarmente bene, lo spagnolo Marcel Granollers e l’argentino Horacio Zeballos, che col successo a Shanghai sono diventati l’ottava coppia diversa a vincere un Masters 1000 nel corso del 2023. Un successo che ha permesso loro di scalare posizioni nella Race e avvicinare – grazie ai quasi 5.000 punti – la qualificazione automatica senza bisogno di attendere l’evento di Bercy. Sarà addirittura la loro quarta partecipazione consecutiva (come coppia) al torneo dei maestri, nel quale però non sono mai riusciti ad andare oltre la semifinale.
Meglio di loro potrebbero fare solo lo statunitense Rajeev Ram e il britannico Joe Salisbury, attualmente settima coppia della Race e ultima a superare la soglia di 4.000 punti. I due, vincitori a Torino nella seconda edizione e quest’anno capaci di trionfare allo Us Open, potrebbero entrare fra le migliori otto coppie della stagione addirittura per il quinto anno di fila. Fra le coppie che sarebbero qualificate se la Race terminasse oggi, anche gli argentini Santiago Gonzalez e Andres Molteni (vincitori a Cincinnati), il messicano Santiago Gonzalez e il francese Edouard Roger-Vasselin (campioni a Miami), e i due australiani Jason Kubler e Rinky Hijikata, malgrado la Race li collochi solamente al numero 17.
Il motivo? Sono i vincitori dell’Australian Open, quindi potrebbero sfruttare la Grand Slam Rule che permette ai campioni dei Major di giocare le Finals qualora riescano a chiudere l’anno nella top-20 della Race (ce la faranno). Il problema è che Kubler è infortunato dallo Us Open e la sua stagione dovrebbe essere terminata. Buona notizia per il duo composto da Jamie Murray e Michael Venus, ottavi. Ma la battaglia per aggiudicarsi i posti è ancora apertissima, i punti in palio tanti e la prevedibilità del doppio gran poca.
Race alla mano, le coppie in lotta per gli ultimi cinque posti disponibili sono il doppio, ossia dieci. Ancora in lizza anche Arevalo/Rojer, Lammons/Whitrow, i campioni degli Internazionali BNL d’Italia Nys/Zielinski, Gilles/Vliegen e Krawietz/Puetz.
Tutte le coppie che sognano Torino sono iscritte al Masters 1000 di Parigi-Bercy della prossima settimana, che sarà dunque determinante e potrebbe stravolgere la situazione all’ultima occasione utile. Anche perché, come accennato, i primi otto “1000” della stagione sono finiti nelle mani di otto coppie diverse. Se il trend dovesse essere rispettato, col successo di una di quelle a caccia di un posto al PalaAlpitour, la qualificazione diventerebbe certa.
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