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Fils infiamma Parigi-Bercy, Khachanov ferma Mpetshi Perricard

Nell'ultimo Master 1000 dell'anno Arthur supera il tedesco Struff: Giovanni, reduce dal successoi a Basilea, cede al russo, finalista a Vienna. In chiusura di programma Cazaux elimina Shelton

di | 30 ottobre 2024

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L'esultanza di Arthur Fils (foto Getty Images)

Arthur Fils sta sfruttando l'energia del pubblico di casa al “Rolex Paris Masters”, ultimo ATP Masters 1000 stagionale (montepremi 5.950.575 euro) che - per l’ultima volta - si sta disputando ul veloce indoor del Palais Omnisport di Parigi-Bercy. Il 20enne di Bondoufle, n.20 ATP, non ha battuto ciglio nella vittoria per 63 64 contro il tedesco Jan-Lennard Struff, n.42 del ranking, conquistando per la prima volta un posto negli ottavi di un ATP Masters 1000. Fils si è dimostrato lucido sotto pressione per tutta la partita, salvando tutte le palle-break affrontate (8 su 8).

"Mi sono allenato molto per raggiungere questo livello - ha detto Fils -. Ho passato molto tempo a studiare il gioco per aumentare il livello di difficoltà. Passo molto tempo in campo e in palestra. Lavoriamo molto duramente per riuscire ad avere un alto livello di gioco durante tutta la partita. Anche dal punto di vista fisico devo avere un livello elevato. Questo ci ripaga, anche se è l'ultimo torneo dell'anno. Sono stanco, ma qui mi sento meglio e devo continuare così".

La stella della NextGenATP, che è al primo posto nella PIF ATP Live Race To Jeddah, è diventato il più giovane francese a vincere un incontro del main-draw a Parigi dopo Richard Gasquet nel 2006. Giovedì Fils si giocherà un posto nei quarti con un altro tedesco, Alexander Zverev, n.3 del ranking e del seeding, che si è imposto per 76(2) 63 sull'olandese Tallon Griekspoor, n.39 ATP.

Fils è stato raggiunto al terzo turno dal connazionale Adrian Mannarino, n.58 ATP, che ha battuto il lucky loser belga Zizou Bergs, n.65 del ranking, per 3-6, 6-2, 6-4.

La wild card di casa ha mantenuto i nervi saldi in un finale di set molto preciso, durante il quale ha vinto l'88% (14/16) dei punti dietro la prima di servizio, secondo i dati Infosys ATP Stats. 

La soddisfazione di Karen Khachanov (foto Getty Images)

La soddisfazione di Karen Khachanov (foto Getty Images)

Giovanni Mpetshi Perricard in azione (foto Getty Images)

Giovanni Mpetshi Perricard in azione (foto Getty Images)

Il n.21 del mondo Karen Khachanov è riuscito invece a fermare un'altra speranza di casa, Giovanni Mpetshi Perricard, n.31 ATP, in tabellone con una wild card, imponendosi per 67(12) 61 64 ed assicurandosi il biglietto per il terzo turno (ottavi). Dopo aver perso un emozionante tie-break nel primo set, il 28enne moscovita ha cambiato marcia chiudendo in un'ora e 54 minuti.

“È un peccato non aver vinto il tie-break, ma allo stesso tempo questo mi ha spinto ad andare avanti - ha detto il russo, che ha inanellato la nona vittoria negli ultimi dieci match disputati -. Mi sono detto 'se continuo a giocare così, avrò delle possibilità', e le ho avute. Non ho perso il servizio per tutta la partita e credo che questo abbia fatto la differenza”. Khachanov, che è in testa per vittorie indoor in questa stagione (12-2), ha avuto il suo bel da fare contro l'esplosivo francese, fresco della sua prima titolo ATP nel "500" di Basilea. Il moscovita non ha commesso alcun errore e ha interrotto la striscia di sei partite vinte da Mpetshi Perricard con una performance impeccabile.

In chiusura di programma altro squillo francese grazie ad Arthur Cazeaux:  il 22enne di Montpellier, n.85 del ranking, ha dimostrato di meritare la fortuna di essere stato ripescato come lucky loser dopo il forfait del n.1 Jannik Sinner - e di debuttare quindi direttamente al secondo turno - eliminando per 63 76(4) lo statunitense Ben Shelton, n.19 ATP. Prossimo avversario per lui il danese Holger Rune, n.13 del ranking e del seeding.

Il tennis francese eguaglia con 5 rappresentanti negli ottavi - Humbert, Fils, Rinderknech, Mannarino e Cazeaux - il suo miglior risultato in un Master 1000. Era già accaduto a Parigi-Bercy nel 2009 (Clément, Monfils, Simon, Tsonga, Benneteau) e a Monte-Carlo 2016 (Paire, Simon, Monfils, Pouille, Tsonga). 

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