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Pechino, Sinner batte un sorprendente Bu: sarà sfida per il titolo con Alcaraz

Rivivi la semifinale della parte alta del tabellone del “China Open” tra Jannik, numero uno del mondo, ed il 22enne cinese, in tabellone con una wild card e rivelazione del torneo, mai affrontato prima in carriera

di | 01 ottobre 2024

Jannik Sinner esulta (foto Getty Images)

Jannik Sinner esulta (foto Getty Images)

Sono 59 (15 consecutive)…and counting…. Sono le vittorie firmate da Jannik Sinner in questo 2024 da paura. L’ultima ha proiettato l’altoatesino, campione in carica, di nuovo in finale al “China Open”, ATP 500 dotato di un montepremi di 3.720.165 dollari che si sta avviando alla conclusione sul cemento dell'Olympic Green Tennis Center di Pechino (combined con un WTA 1000), impianto da 11 campi più un centrale da 15mila posti - il "Diamond Court" - dotato di un tetto retrattile costruito per i Giochi Olimpici del 2008.

In semifinale il 23enne di Sesto Pusteria, numero uno del mondo, ha battuto 63 76(3), dopo oltre due ore di lotta, il cinese Yunchaokete Bu, n.96 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card, che dopo aver lasciato negli ottavi appena sei giochi a Lorenzo Musetti, n.19 ATP e sesta testa di serie, aveva eliminato in due set anche il russo Andrey Rublev, n.6 del ranking e 4 del seeding (uno dei soli quattro tennisti che quest’anno sono riusciti a battere Jannik, e l’ultimo ad averlo fatto).

Mercoledì in finale Sinner troverà dall’altra parte della rete lo spagnolo Carlos Alcaraz, n.3 ATP e seconda testa di serie, che si è imposto per 75 63 sul russo Daniil Medvedev, n.5 del ranking e 3 del seeding, finalista dodici mesi fa. Il 21enne di El Palmar (Murcia) è in vantaggio per 6-4 nel bilancio dei confronti diretti (compreso il match giocato nel Challenger di Alicante nel 2019): “Carlitos” ha vinto gli ultimi due, entrambi disputati quest’anno, in semifinale ad Indian Wells e al Roland Garros. Lo spagnolo è l’unico giocatore ad essere riuscito a battere due volte in stagione l’azzurro.

STATS - La 15esima vittoria consecutiva di Jannik è frutto soprattutto di una gran prestazione al servizio: 11 ace (compreso quello sul match-point), il 68% di prime in campo con il quale ha portato a casa il 73% dei punti oltre ad un notevole 68% di punti vinti con la seconda di servizio. Sinner ha annullato tutte e tre le palle-break concesse (nel quinto gioco del primo set) ma a sua volta ne ha trasformata solo una su nove. A referto 31 vincenti a fronte di 38 errori non procurati: 15 contro 33 il bilancio di Bu.

Sinner b. Bu 63 76(3)
Tie-break: l’azzurro sembra avere più energie, centra subito il mini-break e poi prova l’allungo (2-0). Il cinese con una risposta nei piedi si riprende il mini-break (2-1) ma Sinner torna avanti (3-1) e stavolta il mini-break, grazie ad una solida risposta, è doppio (4-1). Prende il largo Jannik, estremamente lucido (5-1) e si procura cinque match-point consecutivi (6-1): Bu annulla il primo con un attacco di diritto lungolinea (6-2), il secondo con una prima vincente (6-3) ma l’azzurro archivia la pratica con un ace (7-3). GAME, SET. MATCH!

Sinner vs Bu 6-3 6-6
Con un turno di servizio tenuto a zero Jannik riagguanta il suo avversario e sarà il tie-break a decidere

Sinner vs Bu 6-3 5-6
In tribuna un bimbo ha in mano un cartello dove campeggia la scritta “Sinner, patrimonio dell’umanità”. E Jannik, di nuovo indietro 15-30 in un turno di battuta la risolve con tre ace, anche se non consecutivi (5-5). Con una bella dose di grinta il cinese, però, si garantisce almeno il tie-break

Sinner vs Bu 6-3 4-5
Nell’ottavo gioco Jannik recupera da 15-30 infilando tre punti consecutivi e chiudendo con un cross di diritto stretto (4-4). La situazione potrebbe mettere pressione al cinese che invece fa capire di saper gestire la tensione delle fasi calde

Sinner vs Bu 6-3 3-4
Nel secondo set il numero uno concede davvero poco nei suoi turni di battuta (3-3). Dà spettacolo Bu, e l’accelerazione di rovescio lungolinea con cui apre il settimo gioco ne è un bell’esempio. Sbaglia le misure su un diritto, però, il cinese e offre una palla-break, ma la risposta dell’azzurro finisce fuori. Con un doppio fallo ne offre una seconda ma anche stavolta Sinner non ne approfitta mettendo lungo il diritto incrociato. E poi con un diritto indide-out che si stampa sulla riga Bu mantiene il comando delle operazioni

Sinner vs Bu 6-3 2-3
Si lotta spalla a spalla, con Jannik sempre ben sostenuto dal servizio (2-2). Nel quinto gioco Sinner fa fare il tergicristallo a Bu e poi con un morbido drop-shot di diritto si procura una chance di break che il cinese però cancella. E poi resta davanti

Sinner vs Bu 6-3 1-2
L’aver perso il primo set non scoraggia più di tanto il cinese, che continua a spingere (1-0). Sinner non arretra di un centimetro (1-1) ma il cinese, con il secondo ace della partita, mantiene la testa del parziale

Sinner vs Bu 6-3
La sicurezza del cinese inizia a vacillare ed arriva una palla-break che è anche set-point ma Jannik torna a sbagliare di rovescio: ne arriva una seconda e stavolta è il diritto a tradire l’azzurro. E poi Bu riduce lo svantaggio (5-3). Nel gioco successivo, però, l’azzurro recupera da 15-30 e viene a prendersi il primo set a rete. Nonostante ben 19 gratuiti. SET!

Sinner vs Bu 5-2
Scampato il pericolo nel game precedente l’azzurro inizia il sesto gioco con ben altro mood, risponde in modo più incisivo e si procura tre palle-break consecutive: la prima è bravo Bu a cancellarla ma sulla seconda il cinese “stecca” con il diritto (4-2), BREAK! Sinner poi conferma il vantaggio (parziale di otto punti a uno, tra cui un lungolinea di rovescio a rientrare semplicemente da fantascienza)

Sinner vs Bu 3-2
Le parti si invertono inaspettatamente perché Bu, che non pare soffrire di timori reverenziali, tiene il servizio a “quindici” (2-2) mentre Jannik, che commette qualche errore di troppo, deve annullare ben tre palle-break prima di riuscire a portare a casa un turno di battuta da 16 punti

Sinner vs Bu 2-1
Inizia tenendo il turno di battuta a zero Jannik (1-0). Concede subito due palle-break il cinese, ma si salva con la collaborazione dell’azzurro (1-1). C’è partita, almeno in avvio, e più di quanto si potesse pensare. Il servizio di Sinner però, proprio come nel match dei quarti contro Lehecka, funziona fin da subito e con un ace resta davanti

ORE 13.11 - inizia la sfida di semifinale tra il numero uno del mondo ed il cinese, entrato in tabellone grazie ad una wild card e rivelazione del torneo: chi vince troverà in finale lo spagnolo Carlos Alcaraz, n.3 del ranking e 2 del seeding. Tra l’altoatesino ed il 22enne di Xinjiang non ci dono precedenti

ORE 13.03 - fanno il loro ingresso in campo Jannik Sinner e Yunchaokete Bu. 

Decima semifinale su tredici tornei disputati in stagione per Jannik Sinner, campione in carica, approdato all’ultimo atto anche nel “China Open”, ATP 500 dotato di un montepremi di 3.720.165 dollari di scena sul cemento dell'Olympic Green Tennis Center di Pechino (combined con un WTA 1000), impianto da 11 campi più un centrale da 15mila posti - il "Diamond Court" - dotato di un tetto retrattile costruito per i Giochi Olimpici del 2008.

Il 23enne di Sesto Pusteria, numero uno del mondo, deve vedersela con il cinese Yunchaokete Bu, n.96 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card, che dopo aver lasciato negli ottavi appena sei giochi a Musetti, n.19 ATP e sesta testa di serie, nei quarti ha eliminato in due set il russo Rublev, n.6 del ranking e 4 del seeding (uno dei soli quattro tennisti che quest’anno sono riusciti a battere Jannik, e l’ultimo ad averlo fatto). Tra l’altoatesino ed il 22enne di Xinjiang non ci dono precedenti.

Il cammino dell’azzurro a Pechino è iniziato con un successo in rimonta sul cileno Jarry, n.28 del ranking (con dedica alla zia scomparsa qualche giorno fa), un’altra vittoria in rimonta negli ottavi sul russo Safiullin, n.69 ATP, ripescato in tabellone come lucky loser, mentre nei quarti ha superato in due set il ceco Lehecka, n.37 ATP, al quale ha annullato però due set-point nel tie-break della seconda frazione.

In questa stagione Sinner ha fin qui un bilancio di 58 partite vinte (che si sono tradotte in 6 titoli: Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati e Us Open), le ultime 14 consecutive, a fronte di sole 5 sconfitte. In questo 2024 da incorniciare sono riusciti a batterlo solo Alcaraz in semifinale ad Indian Wells e al Roland Garros, Tsitsipas in “semi” a Monte-Carlo, Medvedev nei quarti a Wimbledon e Rublev nei quarti a Montreal.

Un torneo speciale per Jannik, arrivato nella metropoli dell’Estremo Oriente già domenica 22 settembre con coach Vagnozzi ed il suo team, del quale da un paio di settimane fanno parte anche Marco Panichi e Uises Badio. Proprio dalla Cina, infatti, dodici mesi fa, battendo in semifinale Alcaraz ed in finale Medvedev per la prima volta (dopo si sconfitte di fila), iniziò l’incredibile cavalcata che avrebbe portato l'azzurro a conquistare il suo primo Slam (Australian Open a gennaio 2024), a salire sul tetto del mondo (10 giugno 2024) ed a vincere il suo secondo trofeo Major (Us Open, tre settimane fa, 16esimo titolo in carriera).

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