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Dopo Atlanta, per l'Atp ecco il 500 di Washington, poi i 1000 di Montreal e Cincinnati, per chiudere con Winston Salem, nella settimana che precede New York. Ma per tutti i big la domanda sarà legata alle energie rimaste dopo l'impegno olimpico di Parigi
24 luglio 2024
Si parte dal 250 di Atlanta, con la terra battuta ancora ben presente in calendario ma ormai lasciata un po' ai margini, almeno dai big. Da agosto – ma in realtà ormai da fine luglio – il padrone del circuito diventa il cemento. O meglio, gli hardcourt, come gli americani chiamano la loro superficie preferita. Dopo Atlanta, per l'Atp ecco il 500 di Washington, poi i 1000 di Montreal e Cincinnati, per chiudere con Winston Salem, nella settimana che precede New York, mentre già nella Grande Mela saranno cominciate le qualificazioni dell'ultimo Slam stagionale (trasmesso in diretta e in esclusiva da SuperTennis).
Cinque tornei dunque, ma con tanti punti in palio e con una serie di punti interrogativi da risolvere. Uno su tutti: come usciranno le stelle dalla settimana olimpica di Parigi 2024, che ha rimesso al centro la terra, come bizzarra congiunzione tra erba e cemento. Qualcosa che tecnicamente è complicato da gestire, al punto che qualcuno ha pensato di evitarsi la fatica e il pensiero. Non sono tanti, in realtà, ma soprattutto tra le donne (dove ha pesato anche, per russe e bielorusse, il fatto di doversi presentare da neutrali) il Roland Garros a cinque cerchi avrà qualche defezione di troppo: Sabalenka, Kasatkina, Samsonova, Keys, Jabeur, Raducanu, Kalinskaya, Azarenka. Forse pure a causa della stagione così compressa e del periodo su cemento alle porte.
Si parte da Atlanta, dunque, che ha una vita relativamente giovane anche se in precedenza il torneo si giocava a Indianapolis (dal 1988, successo di Becker in finale su McEnroe). Dal 2010 la nuova location, con condizioni simili a quelle di New York ma un cast che difficilmente è stato di primissimo livello, causa l'eccessiva lontananza dallo Slam. Nell'albo d'oro troviamo i nomi di Fish, Roddick, Kyrgios, negli ultimi anni di De Minaur e Fritz, per un evento sempre molto a stelle e strisce.
La situazione cambia a Washington, poiché parliamo in questo caso di un Atp 500 (oggi) o comunque di un evento che è nato nel 1969 e in passato ha goduto di una tradizione importante. Lo hanno vinto personaggi come Rosewall, Ashe, Connors, Connors, Lendl, Agassi, Del Potro. O, in tempi recenti, Jannik Sinner, a segno nel 2021. Dopo di lui, Kyrgios ed Evans.
Dopo Washington, ecco i Masters 1000. I due eventi più importanti nell'avvicinamento a New York. In Canada, dove si cambia città giocando alternativamente a Toronto e Montreal, stavolta toccherà alla seconda opzione, con Jannik Sinner che dovrebbe avere l'onore (a patto che ritorni) di difendere il titolo conquistato nel 2023. L'evento canadese è nato addirittura nel 1881, il che lo rende uno dei più antichi nel calendario Atp, appena 4 anni dopo Wimbledon e 10 anni prima dell'inizio del Roland Garros.
La seconda tappa dei 1000 sarà invece quella di Cincinnati, con Djokovic e Alcaraz che lo scorso anno diedero vita a una finale da urlo, vinta dal serbo (al terzo sigillo) dopo tre set durissimi. Nell'albo d'oro anche sette firme di Roger Federer, una di Rafa Nadal e tre di Andy Murray. I due eventi nordamericani saranno ovviamente combined, e in quello femminile del Canada c'è anche una firma italiana recente, quella di Camila Giorgi, a segno nel 2021 a Montreal.
Per gli uomini, la chiusura del percorso verso lo Slam sarà affidata al 250 di Winston Salem (prima era New Haven, prima ancora Long Island), con una storia i cui inizi risalgono al 1981. Mentre per il circuito Wta, oltre a Toronto e Cincinnati, si giocherà a Washington (dal 29 luglio), Cleveland e Monterrey (un 500, in Messico).
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