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Kitzbuhel: Berrettini centra la quarta finale dell’anno! "il supporto del pubblico mi regala tanta energia"

Nelle semifinali del Generali Open Matteo, reduce dal successo bis di Gstaad, regola in due set il tedesco Hanfmann. L’ultimo ostacolo è il francese Gaston

di | 26 luglio 2024

L'urlo di soddisfazione di Matteo Berrettini (foto Twitter)

L'urlo di soddisfazione di Matteo Berrettini (foto Twitter)

Obiettivo quarta finale stagionale centrato da Matteo Berrettini, che dopo Marrakech, Stoccarda e Gstaaad approda all’ultimo atto anche nel "Generali Open" (ATP 250 - montepremi 579.320 euro) che si sta avviando alle battute conclusive sui campi in terra rossa del Tennis Club di Kitzbuhel, in Austria.

In semifinale il 28enne romano, n.50 ATP, reduce dal secondo titolo conquistato a Gstaad domenica (il secondo in stagione dopo Marrakech, sempre sul “rosso”, il nono in carriera), ha sconfitto per 64 64, in un’ora e mezza di partita, il tedesco Yannick Hanfmann, n.116 del ranking. Per Berrettini quella di sabato sarà la 16esima finale in carriera, 9 i trofei conquistati, l’ultimo - come detto - domenica scorsa in Svizzera.

Matteo Berrettini

LE PAROLE DI MATTEO

“Sì penso di aver giocato una buona partita - il commento di Berrettini a caldo -. Ho iniziato bene io ma anche lui però. Ho dovuto sistemare un po’ il mio servizio che nel primo set non ha funzionato perfettamente: poi ho cominciato a servire meglio e ad essere più aggressivo. E sono contento perché sapevo che sarebbe stata una partita molto dura, anche perché era una semifinale: adesso cercherò di essere pronto per domani. Il pubblico mi ha regalato una dose di energia supplementare ogni giorno e di questo lo ringrazio. L’energia che trasmettete - aggiunge - aiuta tantissimo, soprattutto quando ti senti un po’ stanco o hai perso un punto particolarmente duro. Come mi preparerò per domani? Mangerò bene e mi riposerò guardando queste bellissime montagne dalla finestra della mia camera”.

“Credo che si andato bene un po’ tutto - aggiunge poi in conferenza stampa - nel senso che ho servito piuttosto bene, anche se le percentuali non erano alte come quelle dell’altro giorno. Nei momenti importanti il servizio ha funzionato ed anche in risposta ho lavorato molto bene: ho giocato in maniera aggressiva quando era necessario farlo ed i punti vinti in difesa sono stati fondamentali. Poi sono rimasto freddo nei momenti importanti. Non conoscevo bene Yannuck, non ci avevo mai giocato, mi aspettavo una partita difficile e sono soddisfatto per come è andata”.

Seconda finale in meno di una settimana: “Sono super felice, tanti match di livello giocati e questa è la cosa più importante. Ovviamente c’è un pochino di stanchezza, ma è una stanchezza ‘buona’, di quelle che ti fanno dormire bene, che ti fanno sentire bene. Ho lavorato tanto per tornare, per godermi questi momenti. Manca un ultimo step e cercheremo di farlo”.  

NUMERI

Per Matteo 11 ace e 2 doppi falli, “solo” il 67% di prime in campo con il quale ha vinto però l’89% dei punti oltre ad un 50% di punti conquistati con la seconda. Una palla-break concessa e annullata. A referto 27 vincenti a fronte di 6 gratuiti (15 contro 13 il bilancio di Hanfmann).

IL MATCH

Tra l’azzurro ed il 32enne di Karlsruhe non c’erano precedenti. Parte a razzo il tedesco nel primo set, con un solo “quindici” ceduto in due turni di battuta.

Più tranquillo l’azzurro, che però nel quinto game è più che pronto ad approfittare del primo passaggio a vuoto di Hanfmann che al servizio va sotto 0-40 e completa l’opera perdendo la misura del rovescio (3-2).

Matteo conferma il break (4-2) ed Hanfmann è già bravo ad evitare che diventino due, annullando altre due chance all’azzurro nel settimo gioco (4-3).

Non solo, nel game successivo il tedesco con una stop-volley di diritto incrociata da paura si procura un’opportunità per il contro-break: se ti chiamano “the hammer”, però, qualcosa vorrà pur dire, così con due ace ed una prima robusta Berrettini recupera e difende il vantaggio (5-3).

Il 32enne di Karlsruhe riesce a rimanere in scia (5-4) ma non può impedire al romano di incamerare il 6-4 con il sesto ace della partita.

La seconda frazione segue più o meno lo stesso copione. Hanfmann non cede nemmeno un punto nei primi tre turni di battuta e poi nel settimo game eccolo ritrovarsi 0-40: annulla una prima palla-break ma sulla seconda commette doppio fallo (4-3).

Matteo conferma il break in assoluta scioltezza (5-3) e nel nono gioco, con un cross di diritto stretto si procura un match-point che il tedesco cancella con uno smash tutt’altro che semplice (spalle alla rete con grande coordinazione), ma con un altro diritto micidiale l’azzurro si procura un secondo match-point sul quale però caccia in rete il rovescio. Con un kick ad uscire che rimbalza altissimo Hanfmann annulla il terzo match-point e poi si salva (5-4). Nel decimo game con una coraggiosa discesa a rete il tedesco annulla un altro match-point ma sul quinto il drop-shot di diritto del romano non perdona (6-4).

Un'espressione buffa di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

IL PERCORSO A KITZBUHEL

Tra le Alpi austriache Matteo dopo aver battuto in due set all’esordio sul russo Kotov, n.62 del ranking, ha eliminato con altri due tie-break il mancino cileno Tabilo, n.21 ATP e seconda testa di serie: quindi il successo nei quarti contro la wild card statunitense Moreno De Alboran, n.143 del ranking, e quello piuttosto netto sul tedesco Hanfmann, n.116 ATP.

Con il nono successo di fila Berrettini ha ritoccato il suo record stagionale sul “rosso” che parla ora di 14 vittorie a fronte di una sola sconfitta (contro il serbo Kecmanovic al primo turno di Monte-Carlo). Stavolta, la prima in quattro partite a Kitzbuhel, non ha dovuto giocare tie-break, lui che ha vinto tutti gli ultimi nove disputati (in pratica tutti quelli giocati dopo i tre persi contro Sinner al secondo turno di Wimbledon).

L'ULTIMO OSTACOLO

Nell’altra semifinale, tutta mancina, il francese Hugo Gaston, n.91 del ranking, ha superato l’argentino Facundo Diaz Acosta, n.77 ATP, ritiratosi per un problema fisico sul punteggio di 61 2-0 in favore del 23enne di Tolosa, dopo appena 35 minuti di partita.

Berrettini ha vinto in tre set l’unico precedente con Gaston, disputato al primo turno del super Challenger di Phoenix, sul cemento dell’Arizona, lo scorso marzo, al rientro alle gare di Matteo dopo lo sto di sette mesi per l’infortunio alla caviglia.

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