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La risposta di Sinner? Un'arma letale, ecco i dati

Tra i fondamentali di Jannik Sinner, quello che - da sempre - spicca per efficacia e continuità è la risposta al servizio. Un colpo che permette a Jannik di non partire quasi mai in difesa, nemmeno quando ci sono dei grandi battitori dall'altra parte della rete

16 agosto 2023

Cominciamo dai dati. In risposta, secondo le statistiche fornite dall'Atp, Jannik Sinner è il terzo giocatore al mondo. Davanti a lui, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev. Dietro, Novak Djokovic. Le percentuali: Jannik vince il 33,2 per cento di punti sulla prima altrui, ma soprattutto il 55 per cento sulla seconda. Per inciso nessuno, in quest'ultimo settore, riesce a fare meglio. Infine, per l'altoatesino, c'è il 30,2 per cento di game vinti in ribattuta e il 42,2 per cento di palle break convertite. 

Dividendo il rendimento a seconda della superficie, Jannik rimane comunque nelle zone alte. Resta terzo sul duro, a sorpresa dietro a colui che ha battuto in finale a Toronto, Alex De Minaur, oltre che a Daniil Medvedev. Ma in questo caso davanti a Carlos Alcaraz. Se parliamo di erba, il 22enne azzurro scende fino alla quinta posizione nel computo dei game conquistati (il leader del 2023 è Grigor Dimitrov), mentre su terra arriva addirittura la seconda piazza, dietro a Carlos Alcaraz e davanti a Fabio Fognini.

Sinner in risposta, un colpo da manuale

Al di là dei numeri, tuttavia, c'erano già le sensazioni a certificare il fatto che Sinner riesca a rispondere come pochi altri colleghi nel Tour. Una qualità che è in parte naturale, dovuta ai riflessi di un ragazzo naturalmente portato per la disciplina, e in parte cresciuta col lavoro e con alcuni accorgimenti tecnici. Per esempio, quello di capire quando è il caso di fare un passo indietro invece che un passo avanti. In questo senso, l'esperienza sta dando una grossa mano all'allievo di Simone Vagnozzi e Darren Cahill. Oggi molti dubbi che permanevano in precedenza sono spariti, proprio grazie alle tante partite di alto livello messe alle spalle, con tanti big server neutralizzati.

Già nel dicembre del 2020, dunque nel periodo immediatamente successivo allo stop per la pandemia, Craig O'Shannessy pubblicava sul sito Atp un articolo dal titolo chiaro: “Come Sinner sta crescendo grazie alla sua risposta”. L'analista che ha seguito anche Novak Djokovic e che è un punto di riferimento per tutti quando si parla di dati (Fitp compresa) non aveva dubbi: i miglioramenti di Jannik erano dovuti soprattutto a quel fondamentale. Al tempo, l'azzurro era già numero 8 nella statistica specifica (a soli 19 anni) ed era riuscito a passare in un anno da numero 78 a numero 37.

Negli ultimi due anni e mezzo, tecnicamente, Jannik ha cambiato molte cose, incluso lo staff che lo segue. Tuttavia è rimasta intatta la capacità di leggere il servizio altrui, anche ad alte velocità e anche sulle superfici più rapide. Capacità cui si aggiunge l'intelligenza tattica di approcciare ogni situazione seguendo l'idea più utile in quel momento: traiettorie più alte e conservative quando si fa un passo indietro, colpi più filanti e decisi nel momento in cui c'è spazio per aggredire. 

Più volte si pone l'accento (giustamente) sulla necessità di avere un rendimento al servizio importante, per rimanere tra i top players. Ma allo stesso modo la risposta va continuamente migliorata per poter fare in modo di avere minore pressione in battuta. In fondo è lo stesso schema che hanno applicato negli anni due dei Big 3, Novak Djokovic e Rafael Nadal. Per entrambi, i successi più importanti sono nati prima dalla risposta, solo in seguito da una crescita parallela del servizio. E lo stesso Roger Federer, pur avendo altre caratteristiche, ha sempre fatto della ribattuta un'arma importante, grazie a riflessi e movimenti degni di un ballerino.

A proposito di movimenti, c'è un'altra dote di Sinner che risulta fondamentale nel buon rendimento in risposta, ed è la mobilità degli arti inferiori. Pur essendo alto, Jannik si muove bene soprattutto nel corto raggio, e la stabilità che dimostra anche quando è in equilibrio precario gli garantisce una efficacia maggiore di tanti altri giocatori che pure, in teoria, sono in possesso di una tecnica di alta qualità. 


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