-
Atp

Stoccarda: Berrettini ritrova il sorriso (e 27 ace!) “Orgoglioso per come ho combattuto”

All’esordio sui prati tedeschi Matteo elimina in tre set il russo Safiullin, ottava testa di serie: prossimo ostacolo il canadese Shapovalov, in tabellone con una wild card. Cobolli cede a Struff (n.7)

di | 11 giugno 2024

L'esultanza di Matteo Berrettini a Wimbledon (Getty Images)

L'esultanza di Matteo Berrettini (Getty Images)

Dopo 63 giorni per l’ennesimo stop per problemi fisici - dalla sconfitta al primo turno di Monte-Carlo contro Kecmanovic  (appena 48 ore dopo l’ottavo titolo conquistato sulla terra di Marrakech) - eccolo di nuovo vincere un match sulla superficie che, con la finale a Wimbledon 2021, lo ha proiettato nella storia del tennis tricolore. Matteo Berrettini ha superato l’esordio nel “Boss Open” (ATP 250 - 734.915 euro di montepremi) che si sta disputando sui prati tedeschi

Il 28enne romano, n.95 ATP, in gara con il ranking protetto, vincitore delle edizioni del 2019 e del 2022, ha battuto per 76(8) 57 75, in due ore e 55 minuti, il russo Roman Safiullin, n.43 ATP ed ottava testa di serie. Matteo aveva avuto già un match-point anche nel decimo gioco. “The hammer” ha messo giù la bellezza di 27 ace, suo nuovo primato in una partita al meglio dei tre set (in precedenza ne aveva scagliati 25 contro Ramos-Vinolas al terzo turno di Cincinnati 2021).

Le parole di Matteo

“Non avevo più energie dopo due mesi che non giocavo - ha commentato a caldo Berrettini - e sono molto orgoglioso del modo in cui ho combattuto per tutto il match. Ma non giocando da così tanto tempo non mi aspettavo nulla di diverso. Rimanere lì, essere concentrato, divertirmi: ancor più che essere tornato qui sono contento di aver vinto".

"Spero però di non dover giocare di nuovo domani (è stato accontentato; ndr). Il fisioterapista ha lavorato per far sì che io potessi essere nella miglior forma possibile: la prima è fatta, ora pensiamo alla seconda. Ho trovato tanto supporto qui: tutti che mi fermavano, che mi sorridevano, tutto molto bello. Già quando ho vinto qui nel 2019 il pubblico tifava per me”.

Il match

Il 26enne di Podol’sk aveva vinto in tre set combattutissimi l’unico precedente con l’azzurro, disputato al turno decisivo delle qualificazioni del Challenger di Shenzhen (cemento) nel 2017.

Primo set scandito dai rispettivi turni di battuta con e entrambi i protagonisti che non concedono palle break lasciando pochissimo a chi è in risposta.

A decidere è il tie-break: Matteo trova subito il mini-break con la risposta che gli permette di proiettarsi a rete e di chiudere al volo.

L’azzurro sale 3-0 e difende il vantaggio fino al 5-2 ma poi, nel decimo punto, il russo, con una gran risposta di rovescio si riprende il mini-break (5-5). Berrettini arriva comunque al set-point ma Safiullin si salva con il servizio (6-6): poi è Roman ad arrivare al set-point ma al termine di uno scambio mozzafiato sotterra il rovescio in rete (7-7).

Secondo set-point per l’azzurro ma ancora il russo si salva con il servizio (8-8). Matteo trova il passante di rovescio incrociato vincente che costringe l’avversario a sbagliare la demi-volée e c’è il terzo set-point, stavolta con la battuta a disposizione, e Berrettini non perdona chiudendo con il diritto da metà campo per 10 punti a 8. Con urlaccio d’accompagnamento.

Nel quinto gioco del secondo parziale arriva la prima palla-break del match ed è per Safiullin che con il passante di rovescio lungolinea lascia fermo l’azzurro: poi però spreca cacciando largo il diritto lungolinea e Matteo si ricorda di essere “the hammer” e sale 3-2. Nel game successivo è Berrettini s sprecare mandando lungo il rovescio la prima palla-break concessa dal russo che poi lo riaggancia (3-3). Nell’undicesimo gioco il romano offre un’altra palla-break e stavolta Safiullin ne approfitta (6-5) e poco dopo pareggia il conto (7-5).

Nel terzo game della frazione decisiva Safiullin arriva a palla-break con un passante incrociato sul quale il tuffo di Matteo non basta, ma l’azzurro rimedia con l’ace numero 18 e poi con il numero 19 sale 2-1.

Nel quinto le palle-break da annullare per l’azzurro sono due di fila ma gli ace salgono a 21 e Berrettini sale 3-2. Safiullin però serve come un treno ed in tre turni di battuta perde un solo “quindici” (3-3).

L’azzurro “sopravvive” ad un’altra palla-break (4-3) nel settimo gioco e poi il nono fila finalmente abbastanza liscio (5-4). Nel decimo game Safiullin offre una palla-break che è anche un match-point che cancella con il diritto incrociato quasi sulla riga e poi è 5-5.

Undicesimo gioco da 12 punti con Matteo che mette giù quattro ace per garantirsi come minimo il tie-break. In quello successivo arrivano altri due match-point per Matteo ma Roman li annulla (bravo soprattutto sul primo con il diritto incrociato che bacia la riga).

Arriva un terzo match-point per Berrettini (il quarto complessivo) e Stavolta il diritto di Safiullin muore in rete. Bravo Matteo!

Il prossimo avversario

Giovedì al secondo turno Berrettini troverà dall’altra parte della rete Denis Shapovalov, n.117 ATP, in gara grazie ad una wild card. Il 25enne mancino canadese ha vinto in tre set entrambi i precedenti con l’azzurro, disputati negli ottavi di San Pietroburgo (veloce indoor) nel 2018 e nei round robin delle Davis Cup Finals a Madrid (veloce indoor) nel 2019.

Flavio Cobolli

COBOLLI CI PROVA MA PASSA STRUFF

Esce a testa alta Flavio Cobolli, decisamente poco fortunato nel sorteggio: il 22enne romano, n.50 ATP, ha ceduto per 76(7) 63, in un’ora e sette minuti di partita, al tedesco Jan-Lennard Struff, n.35 del ranking e settimo favorito del seeding.

L’azzurro ha mancato un set-point nel tie-break del primo set (sul 7 a 6).

Per Struff 13 ace e 3 doppi falli (10 contro 2 per Cobolli) e ben 25 vincenti a fronte di 5 gratuiti (21 contro 6 il bilancio dell’azzurro).

Il match

Il 34enne di Wartstein si era aggiudicato entrambi i precedenti con l’azzurro, disputati negli ottavi a Parma (terra) nel 2021 e al primo turno del Challenger di Bergamo (veloce indoor) nel 2022. Nel primo set il punteggio segue i turni di battuta con il tedesco che nei primi tre non concede nemmeno un “quindici” al suo avversario. Il romano concede qualcosa di più ma resta in scia. E così, dopo un turno di servizio combattuto a testa, è il tie-break a decidere. E’ Flavio a prendere per primo un mini-break di vantaggio (3 a 1) ma lo restituisce immediatamente: anzi, è il “beniamino di casa” a vincere i quattro punti successivi (5 a 3).

Cobolli resta in scia (5 a 4) ma Struff con un ace di seconda arriva al doppio set-point (6 a 4): il primo lo spreca con un doppio fallo, il secondo lo annulla l’azzurro con un cross strettissimo (6 a 6). Con un ace è Flavio a procurarsi un set-point che il tedesco cancella con una seconda aggressiva (7 a 7): di volo Struff si procura un terzo set-point e stavolta con la volée bassa di diritto, pur scivolando (e forse distraendo un filo il romano), va a segno chiudendo per 9 punti a 7.

Di slancio il tedesco prende un break - il primo della partita - di vantaggio nel secondo gioco della seconda frazione (2-0), con un parziale di otto punti a zero, e poi lo conferma (3-0).

L’azzurro si scuote e a zero tiene il servizio, chiudendo con un diritto inside-out “spaziale” (3-1). Struff concede poco o nulla al servizio, Cobolli prova a restare in scia ma nel nono game il tedesco con una volée bassa di diritto chiude il discorso (6-3).

Sarà dunque Struff che giovedì al secondo turno dovrà vedersela con il francese Arthur Rinderknech, n.67 del ranking: il 28enne di Gassin ha vinto in due set l’unico precedente, disputato nei quarti del Challenger di Pau (veloce indoor) lo scorso anno.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti