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Berrettini in "semi" a Stoccarda: “Sull’erba giocherei per ore ed ore”

Sui prati tedeschi Matteo, già vincitore due volte di questo torneo, regola in due set l’australiano Duckworth, proveniente dalle qualificazioni. Sabato semifinale-derby con Musetti

di | 14 giugno 2024

La grinta di Matteo Berrettini

Il feeling con i prati continua. Con un’altra prestazione davvero consistente e con un servizio super affidabile Matteo Berrettini ha centrato l’ingresso nelle semifinali del “Boss Open” (ATP 250 - 734.915 euro di montepremi) che si sta avviando alle battute conclusive sui prati tedeschi

Il 28enne romano, n.95 ATP, in gara con il ranking protetto, vincitore delle edizioni del 2019 e del 2022, ha battuto per 64 75, in poco meno di un’ora e mezza di partita, l’australiano James Duckworth, n.101 del ranking, promosso dalle qualificazioni, che a sorpresa negli ottavi aveva eliminato lo statunitense Ben Shelton, n.14 ATP e secondo favorito del seeding. Per Matteo si è trattato del settimo quarto vinto sull’erba sui sette disputati….

Le parole di Matteo

“Penso che sia stata davvero una prestazione solida da parte mia - ha detto Berrettini nell’intervista in campo -, specialmente al servizio dove ho avuto un buon ritmo e non ho mai concesso palle break. Ho cercato di essere il più aggressivo possibile, ho giocato bene i punti importanti, ho cercato di rispondere sempre in campo e di mettere pressione al mio avversario. E sono molto soddisfatto di quello che ho fatto. Perché è così difficile battermi sull’erba? Bisognerebbe chiederlo ai miei avversari", scherza.

"Credo sia per il mio servizio e per come utilizzo lo slice. Su questa superficie è importante giocare in modo aggressivo e soprattutto mettere pressione al tuo avversario nei momenti importanti. Poi ogni volta che scendo in campo su erba, mi sento bene e vorrei giocare per ore ed ore”.

Inevitabile un accenno agli Europei di Calcio: “Tre anni fa grazie ai ragazzi ho vissuto dei momenti bellissimi: gli faccio un ‘in bocca al lupo’ per la partita di domani”.

“The hammer” ha messo giù 13 ace (e 3 doppi falli), il 66% di prime in campo con il quale ha vinto l’89% dei punti oltre ad un 63% di punti portati a casa con la seconda di servizio. Non ha concesso palle-break ed ha chiuso con 26 vincenti a fronte di 13 gratuiti (16 contro 13 il bilancio di Duckworth).

Il match

Il match. Tra Matteo ed il 32enne di Sydney non c’erano precedenti. L’equilibrio si spezza nel quinto gioco del primo set quando, alla quarta opportunità, l’azzurro centra il break (3-2).

Se nei primi due turni di battuta Berrettini non concede nemmeno un “quindici”, il terzo è decisamente più combattuto ma alla fine riesce a confermare il vantaggio (4-2).

Duckworth prova a restare in scia (4-3) ma non può impedire a Matteo di chiudere 6-4 con una prima robusta sul secondo set-point.

Berrettini continua a servire come un treno anche in avvio di seconda frazione mentre Duckworth fa molta più fatica.

Nel sesto game l’azzurro risponde piuttosto bene ma non riesce a trasformare nessuna delle tre palle-break consecutive che riesce a procurarsi e l’australiano resta avanti (3-2).

Nell’undicesimo gioco, improvvisamente, il 32enne di Sydney si perde il dritto e sul terzo errore con questo fondamentale concede il break (6-5).

Matteo ringrazia, spreca il primo di tre match-point consecutivi tirando il rovescio sul nastro ma poi archivia la pratica con l’ace numero 13.

E in semifinale sarà derby tricolore

Sabato in semifinale - la terza a Stoccarda in carriera - Berrettini dovrà vedersela con l’altro azzurro Lorenzo Musetti, n.30 del ranking e 5 del seeding, che ha superato il kazako Alexander Bublik, n.17 ATP e terza testa di serie, ritiratosi sul punteggio di 46 61 1-0 per il tennista toscano. Il 22enne di Carrara ha vinto in due set l’unico precedente con Matteo, disputato in occasione della finale dell’ATP 250 di Napoli (cemento) nel 2022, quando il romano però non era a posto fisicamente.

A Stoccarda, dove rientrava dopo uno stop di 63 giorni per l’ennesimo stop per problemi fisici - era fermo dalla sconfitta al primo turno di Monte-Carlo contro Kecmanovic (appena 48 ore dopo l’ottavo titolo conquistato sulla terra di Marrakech), dopo il sofferto successo all’esordio sul russo Safiullin, n.43 ATP ed ottava testa di serie (con tanto di record di ace, 27) sono arrivate le belle vittoria in due set prima sul canadese Shapovalov, n.117 ATP, in gara grazie ad una wild card, superato per la prima volta in tre sfide, e poi sul qualificato australiano Duckworth. Grazie ai punti messi insieme fin qui Berrettini risale virtualmente al n.73 del ranking.

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