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Berrettini, buona la prima a Tokyo: "Sapevo che sarebbe stato un match duro"

Nel “Kinoshita Group Japan Open Tennis Championships” Matteo supera il qualificato olandese Van de Zandschulp. Subito fuori Darderi, battuto in due set dall’argentino Navone. In tabellone anche Arnaldi e Bellucci, quest’ultimo promosso dalle qualificazioni

di | 25 settembre 2024

La grinta di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

La grinta di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Esordio convincente per Matteo Berrettini nel “Kinoshita Group Japan Open Tennis Championships” (ATP 500 - montepremi 1.818.380 dollari) che si sta disputando sul cemento dell’Ariake Colosseum di Tokyo, un impianto con 48 campi ed un centrale tra i primi ad essere dotato di tetto retrattile. 

Il 28enne romano, n.45 ATP, ha sconfitto per 63 64, in un’ora e mezza esatta di partita, l’olandese Botic van de Zandschulp, n.67 ATP, proveniente dalle qualificazioni (dove al turno decisivo aveva stoppato Luca Nardi, n.88 ATP). Matteo ha messo a referto 7 ace (e nessun doppio fallo), il 72% di prime in campo con il quale ha portato a casa il 71% dei punti oltre ad un 44% di punti vinti con la seconda. Per lui 22 vincenti a fronte di 24 errori non procurati (18 contro 32 il bilancio del tennista "orange").

“Quando ho visto che avrei dovuto giocare contro un qualificato sapevo che sarebbe stata dura - ha comentato l'azzurro a caldo -. Penso che il Centrale sia un po' più lento, quindi non mi dispiace, posso usare un po' lo spin. Oggi il servizio funzionava bene, penso che il campo sia adatto al mio gioco e spero di fare un buon percorso”.

Il fantastico passante di rovescio ad una mano di Matteo…

Il match. L’azzurro si era imposto in tutte e tre le sfide precedenti contro il 28enne di Wageningen, la più recente un paio di settimane fa in Coppa Davis a Bologna.

Si comincia con un’ora e un quarto di ritardo rispetto al primo ingresso in campo dei due protagonisti: inizia a piovere, si perde tempo prima di decidere di chiudere il tetto, il quale essendo uno dei più “vecchi” del tour ci mette una vita a chiudersi obbligando i ball-boys a tamponare il campo con…asciugamani. Il match quindi diventa indoor.

Nel primo set parte un po’ imballato Matteo che perde la battuta in avvio conquistando un solo “quindici”. L’olandese ha la chance di confermare il vantaggio ma finisce per subire il contro-break immediato (1-1).

Berrettini comincia a servire come sa ma soprattutto a rispondere e a passare (splendido quello di rovescio ad una mano nel sesto gioco) con estrema disinvoltura: brekka per due volte di fila van de Zandschulp e vola sul 5-1.

Poi, nonostante una percentuale del 90% di prime in campo, cede per la seconda volta nel set il servizio (5-2). Botic rosicchia un altro game (5-3) ma Matteo chiude 6-3 con l’ace numero quattro.

Nel primo gioco della seconda frazione van de Zandschulp salva una prima palla-break ma sulla seconda il nastro dà una grossa mano a Matteo rendendo imprendibile il suo diritto.

L’azzurro conferma il vantaggio (2-0) grazie ad un diritto fuori misura del suo avversario. 

L’olandese muove il punteggio (2-1) ma 20 gratuiti in meno di un set e mezzo sono davvero tanti, e Matteo ringrazia (3-1). Nell’ottavo gioco Berrettini si complica la vita: avanti 30-0 finisce per concedere una palla-break che poi però cancella con un diritto inside-out che si stampa sulla riga, e con due ace consecutivi sale 5-3.

Nel game successivo arrivano due match-point per l’azzurro, che però sbaglia il lob di rovescio sul primo e caccia in rete la risposta, sempre di rovescio, sul secondo. Ed il 28enne di Wageningen resta in scia (5-4), ma Matteo stringe i tempi ed archivia la pratica con una prima robusta (6-4).

Al secondo turno Berrettini troverà dall’altra parte della rete o lo statunitense Taylor Fritz, n.7 del ranking e primo favorito del seeding (sarebbe la rivincita del secondo turno dell’ultimo Us Open), o il francese Athur Fils, n.24 ATP.

Luciano Darderi colpisce di diritto (foto Getty Images)

Luciano Darderi colpisce di diritto (foto Getty Images)

In precedenza nulla da fare per Luciano Darderi: il 22enne di Villa Gesell, n.41 ATP, è stato battuto per 64 64, in poco più di un’ora e tre quarti di gioco, dall’argentino Mariano Navone, n.40 del ranking, passato ora a condurre 4-3 nel bilancio dei confronti diretti.

Il sudamericano, che ha annullato otto delle nove palle-break concesse, ha chiuso con uno splendido rovescio lungolinea: per lui a referto 33 vincenti a fronte di 36 errori non procurati (14 contro 27 il bilancio di Darderi).

Il match. Primo set deciso da un unico break nel nono game, dopo che Navone nel sesto aveva annullato tre palle-break: l’argentino ha poi chiuso al decimo gioco, recuperando da 15-40.

Nella seconda frazione Darderi si è salvato nel game d’avvio ma nel terzo è tornato a cedere la battuta. Navone è volato sul 5-1 con doppio break dopo aver rimontato da 0-40 nel sesto gioco, Darderi si è rifatto sotto (5-4) strappando per la prima volta il servizio al suo avversario nell’ottavo gioco, ma il 23enne di Partido di Nueve de Julio ha archiviato la pratica al primo match-point.

Navone troverà al secondo turno il vincente del derby a stelle e strisce tra Reilly Opelka, n.306 ATP, in gara con il ranking protetto, e ben Shelton, n.17 ATP ed ottava testa di serie.

In tabellone ci sono anche Arnaldi e Bellucci. Avversario “tostissimo” per Matteo Arnaldi, n.33 ATP, che deve vedersela subito con lo statunitense Tommy Paul, n.13 del ranking e quinto favorito del seeding (sfida inedita). Chi vince avrà al secondo turno o il trionfatore di Montreal, l’australiano Alexei Popyrin, n.23 ATP, o il ceco Tomas Machac, n.34 del ranking.

Impegno complicato anche per Mattia Bellucci, n.103 ATP, promosso dalle qualificazioni, che debutterà nel main draw contro il britannico Jack Draper, n.20 del ranking: tra i due non ci sono precedenti.

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