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United Cup su SuperTennis: Kazakhstan e Stati Uniti volano in semifinale!

Alla “RAC Arena” di Perth, in Australia, Rybakina e Shvchenko chiudono la sfida contro la Germania campione in carica (orfana di Zverev infortunato) già dopo i singolari: steso discorso per Gauff e Fritz contro la Cina

di | 01 gennaio 2025

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Alexander Shvechenko in azione (foto Getty Images)

E’ il Kazakhstan la prima semifinalista della United Cup, competizione a squadre miste che ha inaugurato la nuova stagione del tennis internazionale. Nella notte italiana alla “RAC Arena” di Perth, in Australia, il team kazako ha superato 2-1 la Germania, campione in carica, archiviando la sfida già dopo i singolari. Elena Rybakina, n.6 WTA, ha regolato per 63 61 Laura Siegemund, n.90 WTA: quindi Alexander Shevchenko, n.78 ATP, ha battuto per 67(5) 62 62 Daniel Masur, n.254 del ranking, chiamato in extremis a sostituire Alexander Zverev, n.2 ATP, costretto al forfait per un problema al bicipite destro. Punto della bandiera firmato da Siegemund e Tim Puetz che hanno sconfitto per 62 62 Zhibek Kulambayeva e Dmitry Popko.

Sabato in semifinale il Kazakstan affronterà la vincente di Polonia-Gran Bretagna.

Rybakina no problem

Elena, n.6 WTA, porta il Kazakistan in vantaggio 1-0 con una convincente vittoria per 63 61 su Laura Siegemund aggiudicandosi il sesto dei sette confronti disputati contro la tedesca. “Mi sento meglio in campo e anche fisicamente", ha detto la 25enne di origini moscovite.

"È stato un lungo viaggio. Non è stato facile all'inizio, ma sono molto contenta della prestazione e non vedo l'ora di giocare la prossima partita. Tutti i ragazzi sono molto simpatici ed è bello giocare una gara a squadre. È raro che abbiamo la possibilità di farlo. Sono molto contenta di essere qui e anche di essere per la prima volta a Perth. Mi piace davvero tutto”.

La 36enne di Filderstadt ci ha provato ma contro una Rybakina in grande spolvero c’è stato ben poco da fare. Nel primo set Siegemund ha sbagliato un drop shot che ha consegnato alla kazaka l’unico break (4-2), risultato poi determinante. Rybakina ha colto l'occasione e l'ha sfruttata, chiudendo il primo parziale senza concedere palle-break.

Nel secondo set Elena ha preso un break di vantaggio quasi subito (2-1), ha annullato due chance per il contro-break alla tedesca nel game successivo ma poi non ha rischiato più nulla.

Seconda per numero di ace totali nel tour dello scorso anno (dietro solo a Zheng Qinwen), Rybakina contro Siegemund ne ha tirati giù 6 ed ha vinto il 79% dei punti con la prima ed il 67% dei punti con la seconda di servizio.

Shevchenko completa l’opera

Alexander ha assicurato al Kazakistan un posto nelle semifinali superando in rimonta per 67(5) 62 62 Daniel Masur, chiamato in extremis a sostituire Alexander Zverev, n.2 ATP, ritiratosi a causa di uno stiramento al bicipite.

Il 30enne di Bueckeburg, n.254 del ranking, ha lottato come un leone ma non è riuscito a mantenere in corsa la Germania. “È stata una lotta con questo caldo, mi ha fatto correre molto, è stato molto aggressivo", ha commentato il 24enne di Rostov-on-Don, n.78 ATP.

"Sono davvero orgoglioso di aver vinto per la nostra squadra, perché ho combattuto duramente. Ho visto le facce del mio team che non voleva arrivare al doppio decisivo. Ero anche un po' nervoso, perché sapevo che se non avessi vinto avremmo rischiato di perdere”.

Il rovescio era stato la chiave vincente contro lo stesso colpo di Tsitsipas nella sfida di lunedì contro la Grecia che era valsa l’ingresso nei quarti. Stavolta, invece, il rovescio ha abbandonato Shevchenko proprio quando ne aveva più bisogno nel primo set.

Dopo essersi procurato un set-point sul 6-5, Alexander ha messo lungo una risposta proprio di rovescio su una seconda di servizio di Masur che poi ha finito per imporsi al tie-break per 7 punti a 5 alla prima occasione utile.

Masur ha trascinato Shevchenko in una battaglia fisica, abbinando dritti arrotati a tagli astuti per allungare gli scambi.

Il kazako, che ha anche chiesto l'intervento del fisioterapista dopo aver strappato immediatamente il servizio al suo avversario nel secondo set, però non ha mollato: ha ridotto drasticamente il numero di errori non forzati da 20 nel primo set a 10 nel secondo e nel terzo, completando una rimonta impressionante.

L'esultanza di Taylor Fritz (foto Getti Images)

L'esultanza di Taylor Fritz (foto Getti Images)

Prosegue anche la corsa degli Stati Uniti: nell’altro quarto in programma a Capodanno il team a stelle e strisce ha sconfitto per 3-0 la Cina, chiudendo il discorso già dopo i singolari. Nel match femminile che ha aperto la sfida Coco Gauff, n.3 WTA, si è imposta per 76(4) 62 su Shuai Zhang, n.205 WTA, schierata a sorpresa al posto di Xinyu Gao, n.175 WTA, protagonista di due grandi impresa contro Haddad Maia (n.17 WTA) e Siegemund (n.90 WTA). Per la 20enne di Atlanta, Georgia, si è trattato del terzo successo in altrettanti confronti con la 35enne di Tianjin (in precedenza aveva vinto sempre in due set piuttosto combattuti al terzo turno Miami ed ottavi Us Open nel 2022).

Quindi Taylor Fritz, n.6 ATP, ha archiviato la pratica battendo 64 64 Zhizhen Zhang, n.45 ATP: il 27enne californiano di Rancho Santa Fe si è così preso anche la rivincita sul 28enne di Shanghai che si era imposto in tre set lottatissimi nell’unico precedente, giocato negli ottavi del Masters 1000 di Madrid (terra) nel 2023.

Solo per lo spettacolo il doppio misto, con il succeso di Desirae Krawczyk e Robert Galloway per 63 67(1) 10-3 su Shuai Zhang e Fajing Sun.

Gli Stati Uniti - vincitori del trofeo nel 2003 (nella prima edizione del torneo) battendo l'Italia - sabato in semifinale giocheranno contro la vincente di Italia-Repubblica Ceca.

Gauff, partenza col brivido

Coco ha faticato non poco contro Zhang, trovandosi a due punti dal perdere il primo set. Del resto le loro sfide precedenti parlavano chiaro. Gauff, n.3 WTA, ha prevalso su Zhang Shuai, scesa al n.205 del ranking, per 76(4) 62 ma è stata dura.

“Contro Shuai dovevo fare ace per vincere il punto - ha raccontato la 20enne di Atlanta - stava giocando un tennis fantastico. Più io colpivo forte, più lei colpiva forte. Mi sembrava di non riuscire a difendermi. Lei giocava in modo così aggressivo su di me e sentivo di dover spingere di più sulla seconda di servizio, il che però mi ha portato a commettere più doppi falli, ma se non la tiravo, rischiavo arrivava una risposta vincente. Quindi ho dovuto correre il rischio”.

Gauff ha prolungato il suo mood positivo in United Cup con una prova grintosa nel primo set, rimontando per tre volte un break di svantaggio e ribaltando il gioco ispirato della 35enne di Tanjin, schierata a sorpresa al posto di Xinyu Gao, n.175 WTA, protagonista di due grandi impresa contro Haddad Maia (n.17 WTA) e Siegemund (n.90 WTA), ma costretta al forfait per un infortunio al ginocchio.

Con i suoi colpi piatti e un posizionamento aggressivo sulla linea, Zhang ha tenuto Gauff bloccata dietro la linea di fondo con i suoi colpi profondi.

La cinese ha breakkato la statunitense nel primo game dell'incontro ma non è riuscita a consolidare il break. Complessivamente Zhang ha strappato il servizio a Gauff per tre volte ma è sempre stata rimontata, anche quando ha servito per chiudere avanti 6-5.

Dopo averla riagganciata, Coco ha giocato un tie-break eccezionale per incamerare il primo parziale per 7 punti a 4 dopo 59 minuti: da sottolineare il lob vincente che ha portato l’americana ai set-point. Rinfrancata, Gauff è schizzata avanti 3-0 nella seconda frazione, ha difeso con autorità i turni di servizio ed ha chiuso 6-2 dopo un’ora e 34 minuti.

Fritz non delude

Con una fantastica performance al servizio Taylor, n.6 ATP, ha sconfitto 64 64 Zhang Zhizhen, n.45 ATP, regalando agli USA il pass per le semifinali. Nei turni di battuta Fritz non ha mollato per tutta la durata dell'incontro (un’ora e 19 minuti), durante il quale ha perso solo quattro punti.

“Coco ha fatto un ottimo lavoro nel portarci in vantaggio e nel darmi la possibilità di chiudere per passare il turno - ha detto Fritz -. C'era un po' di pressione perché non volevo essere io a perdere per la squadra dopo che lei aveva vinto tutte le sue partite questa settimana. Ho giocato un match davvero solido: sono molto soddisfatto. Sento che sono migliorato partita dopo partita e stasera ho sentito di nuovo le sensazioni positive che avevo alla fine della scorsa stagione”.

La vittoria di Fritz, la settima per lui in United Cup, non è stata però merito solo del servizio: il finalista dello Us Open 2024 e delle Nitto ATP Finals si è procurato ben 9 palle-break grazie alla sua incisività in risposta anche se è riuscito a trasformarne solo due. Ma sono bastate.

“Verso la fine dell'anno scorso ho migliorato molto il mio gioco e ho iniziato a credere che il livello medio che sentivo di poter produrre ogni giorno fosse sufficiente per battere molti dei giocatori più quotati contro i quali prima pensavo di dover giocare in modo incredibile per riuscire a vincere”, ha sottolineato il californiano.

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