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Verso Torino: 1996, il re è sempre Sampras ma senza Wimbledon

I quattro tornei dello Slam vanno a quattro giocatori differenti: Becker torna a vincere in Australia, il russo Kafelnikov trionfa al Roland Garros, Krajicek trionfa a Wimbledon e Sampras a Flsuhing Meadows.

di | 28 ottobre 2023

Per il quarto anno di fila il numero 1 del mondo è Pete Sampras: è sua la migliore percentuale di partite vinte (oltre l'85%) e anche il record di tornei vinti (8), ma non è un dominio come i suoi tifosi vorrebbero, delusi dal passo falso di Wimbledon.
Gli Slam e i Giochi Olimpici vanno a cinque campioni differenti che scaturiscono da un lotto di nove finalisti diversi: l'unico che si ripete è Michael Chang, finalista nel primo e nell'ultimo Slam della stagione.
La voglia d'Australia fa rizzare le antenne a due talenti futuri padroni della coppa intitolata a Norman Brookes: Kafelnikov e Korda vincono i due tornei d'inizio anno, il principe russo ad Adelaide, il mancino ceco a Doha.
Ma l'aria che si respira "down under" è diversa. A farne le spese è addirittura il numero 1 del mondo Pete Sampras che incrocia al terzo turno il gigante Mark Philippoussis. "Scud" si traveste da marziano, arriva su tutte le palle con la rapidità di un fulmine, trova con il dritto vincenti da ogni punto del campo, ma anche con il rovescio e perfino con i drop shot. Piazza 29 ace in 17 turni di battuta, annulla due set point a Sampras nel lunghissimo tie-break del secondo set e chiude in trionfo per 6-4 7-6 7-6. L'australiano però non supera una partita sulla carta più semplice e si fa beffare agli ottavi dal connazionale Woodforde. Nella parte bassa del tabellone anche Agassi va in sofferenza, ma si salva al primo turno recuperando due set al qualificato Gaston Etlis che nel tie-break del quarto set arriva a pochi punti dalla vittoria. Il Kid di Las Vegas vince altre due maratone di cinque set: contro Bjorkman negli ottavi e contro Courier nei quarti. E così, in semifinale, Agassi non ha più energie da spendere e cede di schianto a Chang lanciandolo in finale senza perdere set.  
Senza più Sampras, la parte alta del tabellone diventa terreno di conquista per Boris Becker che trova la forma migliore nel corso del torneo: anche lui ha bisogno di un paio di maratone (contro Rusedski al primo turno e Thomas Johansson al secondo) per scaldare il motore, poi è perfetto nei quarti contro Kafelnikov e straripante in semi su Woodforde. La finale premia la potenza del tedesco che liquida Chang in quattro set all'insegna di un power tennis di primissima qualità. Undici anni dopo Wimbledon 1985, Becker è per la sesta volta campione Slam.

A fine Australian Open Andre Agassi torna numero 1 del mondo, ma il 12 febbraio l'Atp festeggia un nuovo re, l'austriaco Thomas Muster. Il più caldo dell'inverno però è Goran Ivanisevic che ritrova linfa vitale dai velocissimi campi indoor: il croato vince a Zagabria, Milano, Rotterdam e sul cemento di Dubai, oltre alla finale persa al tie-break del terzo ad Anversa contro Stich.
La rivalità più seguita è sempre Sampras-Agassi che si rinnova a San Josè (vince facile Pistol Pete), ma è l'unico duello dell'anno fino quasi all'Atp Tour World Championships. A Indian Wells Sampras e Agassi escono ai quarti: Pete contro Haarhuis e Agassi contro Chang, il quale va a vincere il titolo in finale sull'olandese Haarhuis. A Miami Sampras fa cilecca in semifinale contro Ivanisevic, il croato però si infortuna e dopo tre game si ritira in finale lasciando il titolo al Kid di Las Vegas.
Il 15 aprile Pistol Pete vince Hong Kong su Chang e torna numero 1 del mondo: nessuno riesce più a spodestarlo per quasi 2 anni. Intanto la terra rossa continua ad avere un solo protagonista: è sempre Thomas Muster che prova a ripetere quanto fatto l'anno prima. Vince Città del Messico, poi all'Estoril sul nostro Gaudenzi, a Barcellona su Rios, a Monte Carlo (terzo centro) su Albert Costa, a Roma (ancora terzo titolo, come Drobny e Mulligan) su Richard Krajicek, presentandosi al Roland Garros con un bilancio stagionale sulla terra di 31 vittorie e una sconfitta contro Moya a Monaco di Baviera.
Il 3 maggio Tim Gullikson si spenge dopo la lunga battaglia con il tumore al cervello e Pete Sampras sprofonda nella disperazione. L'americano è un fantasma quando perde da Ulihrach e da Kafelnikov alla coppa delle Nazioni, unico test sul rosso prima di Parigi. Al Roland Garros il numero 1 del mondo ha un tabellone in salita: batte Gustafsson e il due volte campione Sergi Bruguera dopo una battaglia di cinque set. Al terzo turno subisce 27 ace da Todd Martin, ma sopravvive ancora in cinque set. Nei quarti ha Courier: Pete perde i primi due set e sul 3-4 del quarto set concede due palle break simili a matchpoint. Sampras tira fuori due ace, si salva e vince 6-4 al quinto. Per la prima volta è in semifinale a Parigi, ma non ha scampo. Sul centrale ci sono 34 gradi e dall'altra parte della rete un Kafelnikov in stato di grazia. La partita finisce dopo il punto del 7-4 che assegna il tie-break del primo set al russo. Sampras non ha più le energie e la testa e perde di schianto secondo e terzo set per 6-0 6-2. In finale il russo trova Michael Stich che agli ottavi pone fine alla voglia di bis di Thomas Muster. La solidità di Kafelnikov è impressionante, il russo vince in tre set malgrado Stich sia avanti 5-2 al secondo e 3-1 al terzo.

Il 16 giugno, in finale al Queen's, c'è l'ultimo duello tra Becker e Edberg con la vittoria del tedesco per 6-4 7-6. A Wimbledon gli scommettitori danno come favoriti Sampras, Becker e Agassi, ovvero le prime tre teste di serie. E' invece il torneo di Richard Krajicek, numero 13 del mondo, ma escluso dalle teste di serie per gli scarsi precedenti ai Championships (due sconfitte al primo turno). Quando però a tabellone compilato, Muster rinuncia, Krajicek (primo escluso dalle teste di serie) viene ricollocato al posto dell'austriaco. L'olandese non è contento perchè in quella zona del tabellone ci sono Sampras, Stich, Ivanisevic e il vecchio Edberg. L'olandese passa bene i primi 3 turni poi agli ottavi gioca una partita fantastica battendo Stich per 6-4 7-6 6-4. Nei quarti l'asticella viene messa sul punto più alto possibile, quello di Pete Sampras, imbattuto a Wimbledon da 25 partite. Krajicek gioca la partita perfetta disegnando il campo con servizi imprendibili e volée impossibili da recuperare. L'olandese piazza 28 ace, fa il 91% dei punti con la prima e non concede neppure una palla break. Vince 7-5 7-6 6-4, dominando il tie-break del secondo set per 7-3 e infilando Sampras con due passanti di rovescio per il break del terzo set. Tutti gli altri big sono fuori e Krajicek completa l'opera con due match degni di un torneo minore: batte Stoltenberg in semifinale e Malivai Washington in finale.
Agassi si accende all'improvviso ai Giochi Olimpici di Atlanta che domina lasciando appena sei game in finale a Sergi Bruguera. Sullo slancio vince anche Cincinnati su Chang, mentre Sampras gli risponde a Indianapolis e si prepara per evitare che l'Open degli Stati Uniti finisca come gli altri Slam della stagione. Al secondo turno Pete traballa per cinque set contro Jiri Novak e nei quarti vede la sconfitta in un match drammatico vinto su Alex Corretja 9-7 al tie-break del quinto set. Il peggio è passato, batte Ivanisevic in semifinale in quattro set dopo aver mancato tre match point consecutivi nel tie-break del terzo set e infine piega Chang in finale in tre set dopo aver salvato un set point che allungherebbe pericolosamente la partita al quarto.
Le emozioni non finiscono mai. Becker e Sampras sono i più vitali quando il circuito ritrova i tornei indoor: Sampras vince Basilea, Becker è primo a Vienna e Stoccarda dove batte in finale Sampras 6-4 al quinto. Becker, Sampras, Agassi e Kafelnikov vengono sorteggiati nel girone di ferro dell'Atp Tour World Championships (il Masters) che lascia Francoforte per Hannover. Nel girone eliminatorio "Boom Boom" infligge un doppio 7-6 a Sampras, ma quando i due si ritrovano in finale va in scena la più spettacolare e leggendaria partita dell'anno. A prevalere è Pistol Pete che vince 6-4 al quinto con un solo break messo a segno.
Avvincente e storica anche la finale di Davis che a Malmoe la Svezia dell'ultimo Edberg perde 3-2 contro la Francia. L'emozione tocca vette altissime quando nell'ultima giornata, con la Francia avanti 2-1, Cedric Pioline arriva a servire per il match sul 5-3 del quinto prima di perdere 9-7 da Enqvist. Nulla però in paragone all'ultima sfida tra Arnaud Boetsch e Nicklas Kulti, chiamato in sostituzione di Edberg, impossibilitato a scendere in campo per un problema alla caviglia. Sul 7-6, 0-40 del quinto set Kulti ha sulla racchetta tre match point che Boetsch annulla. La situazione si ribalta sul 9-8 quando è Kulti a dover salvare tre match point. I primi due li cancella, ma il terzo lancia la Francia alla conquista dell'insalatiera. L'8 dicembre Boris Becker vince l'ultimo torneo della carriera, il 49°, superando Goran Ivanisevic nella finale della Grand Slam Cup.

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