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Per il 2025 il tedesco, che ha obiettivi altissimi (non solo vincere finalmente il primo Slam), è aperto sulla possibilità di un nuovo allenatore, come rivela in un’intervista su “Tennis Magazin”
di Tiziana Tricarico | 13 dicembre 2024
In vista della nuova stagione, nella quale intende dare l’assalto al numero uno della classifica mondiale e vincere il suo primo titolo Slam ("Ho vissuto grandi momenti nel 2024. Ho vinto due Masters 1000, ho giocato grandi finali, ma alla fine della giornata voglio fare un ulteriore passo avanti"), Alexander Zverev in un’intervista a Tennis MAGAZIN si è detto aperto sulla possibilità di portare qualcun altro nel team per aiutarlo. “Deve però essere la persona adatta - ha detto il 27enne tedesco -. Non ho intenzione di prendere qualcuno solo perché io o altri pensiamo che sia giusto. L'ho fatto, ho cercato di lavorare con molte persone. Ma ho scoperto che solo una persona mi ha aiutato molto”.
Zverev e Ferrer a colloquio durante il Roland Garros 2020, giocato in autunno a causa della pandemia
La persona alla quale si riferisce “Sascha” - il campione di Amburgo ha avuto diversi coach nel corso della sua carriera ma alla fine è sempre tornato da suo padre, Alexander senior, che lo segue insieme al fratello maggiore (ed ex pro) Mischa - è lo spagnolo Ferrer: “Al di fuori di mio padre è stato David che mi ha aiutato tanto. Lavorare con tutti gli altri non è stato un vero successo”.
A cominciare da Lendl, il primo allenatore del tedesco al di fuori della famiglia Zverev. Il boemo, otto volte campione Slam, era entrato nel team poco prima dello US Open 2018: tre mesi più tardi Alexander, vincendo le ATP Finals di Londra battendo Djokovic in finale, diventava il primo tedesco a laurearsi “maestro” dopo Boris Becker.
A fine luglio del 2019, però, i due si separano. Secondo “Sascha” uno dei motivi era che l’ex campione mostrava troppo poco interesse per l’allenamento: “Ha preso un nuovo cane, gli mostra come andare in bagno…. E’ questo il suo argomento di conversazione principale, dopo il golf”. Prima di Lendl nel box del tennista di Amburgo c’era stato un altro ex number one, Juan-Carlos Ferrero, l’attuale allenatore di Carlos Alcaraz: lo spagnolo non era rimasto a lungo al fianco di Alexander (da luglio 2017 a febbraio 2018), scontento del fatto che il tedesco arrivasse spesso in ritardo agli allenamenti.
Dopo Lendl c’era stato invece il sodalizio con Ferrer, con il quale tutto sembrava quadrare: lo spagnolo di Javea aveva allenato Zverev durante il periodo della pandemia da Covid-19, tra giugno 2020 e gennaio 2021. Tuttavia David non voleva viaggiare così tanto e quindi papà Zverev era tornato in pole position come coach.
Più volte nella carriera di Zverev il suo nome è stato accostato a quello di Becker, suo illustre connazionale: “Mi piace Boris e credo anche che abbia una conoscenza incredibile del tennis. Ma non so come sia quando si tratta di viaggiare - ha precisato Alexander -. Questo è l’unico punto interrogativo che lo riguarda. Non appena avrà risolto e chiarito questo aspetto, potremo parlarne. Siamo sempre in contatto con lui e ci sentiamo spesso. Per l’Australia le cose rimarranno così come sono, poi si vedrà”.