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Tutte le curiosità sul lucky loser australiano Adam Walton che ha raggiunto gli ottavi di finale al Miami Open
di Alessandro Mastroluca | 24 marzo 2025
Adam Walton era pronto a partire all'alba da Miami per andare a giocare un Challenger a Morelia, in Messico. E invece l'australiano è stato il quarto ripescato come lucky loser, per di più al posto di una testa di serie, il polacco Hurkacz, con il vantaggio di iniziare al secondo turno. Ha sconfitto prima Luciano Darderi, poi Coleman Wong. Grazie al 76(6) 46 64 sulla rivelazione di Hong Kong che si allena nell'Academy di Rafa Nadal, ha raggiunto gli ottavi nel secondo Masters 1000 della styagione. Walton, che considera il servizio il suo colpo migliore e non smette mai di allenarsi per affinarlo ancora, si metterà alla prova contro Taylor Fritz, numero 4 del mondo e secondo statunitense dopo Brandon Nakashima agli ottavi sia a Indian Wells sia a Miami nel 2025.
Un risultato impossibile anche solo da immaginare per un giocatore con appena cinque partite vinte nel circuito ATP prima del Miami Open: la prima a Mallorca l'anno scorso contro il tedesco Hanfmann.
Il 25enne australiano, comunque ha vinto quattro titoli Challenger in singolare, a Cary nel 2023, Burnie-2 e Taipei nel 2024, Brisbane-2 quest'anno. Se ha ottenuto relativamente tardi rispetto a giocatori più precoci, come Joao Fonseca o Learner Tien senza arrivare a campioni come Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, è anche perché ha cominciato tardi a frequentare il circuito. Per cinque anni ha frequantato la University of Tennessee che ha lasciato con una laurea di primo livello in chinesiologia e una di secondo livello in management e risorse umane.
Adam Walton sfoggia il suo servizio che considera il suo colpo migliore (Getty Images)
"E' stata la decisione giusta per me. Non ero pronto per il circuito professionistico quando ho lasciato la scuola a 17 anni - raccontava nel 2024 in un'intervista pubblicata sul sito della Federtennis australiana - Sono andato all'università e non ero nemmeno sicuro di voler iniziare una carriera nel circuito. Mi sono deciso solo all'ultimo anno, che ho concluso da numero 2 nella classifica inter-universitaria alle spalle di Ben Shelton".
Cresciuto a Home Hill, una cittadina nel Queensland, è stato uno sportivo fin da bambino, così come suo fratello Jack. "Finivamo la scuola alle tre, pranzavamo, poi alle quattro andavamo a fare sport, qualunque esso fosse - ha ricordato Walton all'ATP - "Dopodiché mangiavamo un gelato e andavamo a letto, mentre nostra madre faceva il turno di notte. Lei dormiva durante il giorno mentre eravamo a scuola, ci veniva a prendere e ripeteva tutto da capo". I fratelli Walton sono molto grati a mamma Sherry, un'infermiera, e al padre Ashley. "Quando eravamo piccoli costava molto per loro portarci a Brisbane, Sydney, Melbourne per giocare a tennis. I nostri genitori non erano obbligati a spendere i loro soldi guadagnati col duro lavoro per darci questa possibilità". Hanno anche frequentato la scuola a Brisbane per inseguire un sogno nello sport. "Io e mio fratello Jack siamo sempre stati molto rilassati. Andavo a pesca o in bicicletta nel weekend, non prendevamo la vita troppo sul serio. Erano più facili quei tempi". Ma crediamo che non li scambierebbe con l'occasione di dare concretezza al suo sogno e sfidare il finalista dello US Open e delle Nitto ATP Finals all'Hard Rock Stadium per un posto nei quarti di finale di uno dei tornei più importanti al mondo.
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