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Barcellona: Rune rovina la festa di Alcaraz e si aggiudica la finale

Il danese si impone dopo un primo set durissimo e un secondo parziale condizionato da un problema fisico alla gamba per Alcaraz, che in Catalogna era imbattuto da 14 partite. Con questa sconfitta, subirà il sorpasso di Zverev alla seconda piazza del ranking ATP

di | 20 aprile 2025

La carica di Rune (Profilo X Barcelona Open)

La carica di Rune (Profilo X Barcelona Open)

Nei panni del più classico dei guastafeste, Holger Rune (n. 13 ATP) batte Carlos Alcaraz (n. 2) nella finale del Barcelona Open Banc Sabadell (ATP 500 - montepremi 2.899.200 euro) e si aggiudica il quinto titolo della sua carriera, il primo dopo quello di Monaco di Baviera nel 2023. Il 76(6) 62 inflitto allo spagnolo, testa di serie n. 1, rappresenta anche la prima sconfitta per il beniamino di casa in terra catalana dopo 14 partite vinte consecutive.

A Rune va soprattutto il merito di essere rimasto attaccato nel punteggio dopo il break subito nel quinto gioco. Dopo il contro-break, infatti, è apparso molto più centrato rispetto ad Alcaraz, preoccupato - se non addirittura infortunato - dopo aver avvertito un problema muscolare allo psoas della gamba destra.

Così, Rune festeggia al meglio il rientro in Top 10, visto che da lunedì sarà il nuovo n. 9 del mondo. Inoltre, il risultato spezza anche una piccola grande maledizione che lo aveva visto uscire perdente dalle ultime 13 partite contro un Top 5. Alcaraz, ad una settimana dal sorpasso su Zverev dopo la vittoria a Monte-Carlo, si ritroverà invece di nuovo nel gradino più basso del podio dopo il titolo vinto dal tedesco nell'ATP 500 di Monaco di Baviera.

"Significa tutto per me, è stata una partita fantastica", ha detto Rune. "All'inizio ero un po' stressato, perché Carlos gioca ovviamente un tennis di alto livello. Ho dovuto respirare a fondo e trovare il mio ritmo. Dopo che mi ha breakkato, sono entrato più nel match e ho giocato il mio tennis. Il primo set è stato una grande battaglia, era fondamentale vincerlo e prendere il ritmo. Sono orgoglioso di me stesso".

"Quando ho subito il break nel primo set, ho pensato che non era necessario cercare sempre le righe", ha aggiunto, con un curioso aneddoto. "Così mi sono chiesto: 'Cosa ha fatto Djokovic quando l'ha battuto?'. Ho ripensato alla finale olimpica e ho cercato di giocare quello tipo di tennis, cercando di allungare lo scambio. Sono molto contento di come sono riuscito a mantenere la calma quando contava, e sono stato davvero coraggioso".

IL MATCH

Sin dalle prime fasi, l’intensità è degna della finale di uno dei tornei più storici del circuito, denotando l’incredibile potenza e brillantezza fisica dei due atleti. Il pubblico spagnolo si infiamma già nel quinto game, quando Alcaraz lascia andare il dritto anomalo, piega la racchetta di Rune e va avanti di un break.

La fiducia del danese, già finalista ad Indian Wells a marzo, si nota però nella sua postura e nei suoi atteggiamenti, che – una volta sotto nel punteggio – si manifestano in maniera quasi sorprendente. L’inerzia cambia con un dritto vincente della testa di serie n. 6, che poi raccoglie due dritti a rete di Alcaraz (il secondo influenzato da una sua ottima risposta) e riequilibra tutto sul 3-3.

Da quel momento in poi, è proprio il finalista del Foro Italico nel 2023 il giocatore più costante in campo. Alcaraz resta ben presente dal punto di vista tecnico e mentale, ma si ritrova più volte costretto in situazioni difficili. Avanti 5-4, Rune si procura due set point in risposta, ma lo spagnolo è bravo a restare attaccato al match.

Si arriva così al tie-break, tanto intenso da rendere ininfluente il servizio, con la bellezza di sette mini-break. Ad avere occasioni concrete, tuttavia, è sempre e solo Rune: Alcaraz cancella altri due set point (sul 4-6) con un vincente e poi forzando l’errore dell’avversario, ma sul 7-6 Rune lo coglie impreparato con una risposta centrale, causandone l’errore che pone fine al primo parziale.

Una seconda svolta della partita è quella tra il secondo ed il terzo game. Alcaraz si vede dunque cancellare due palle break, ma sul 2-1 in suo vantaggio chiama un time-out medico per un dolore allo psoas della gamba destra. A preoccuparlo sono gli spostamenti in avanti o indietro, mentre l’ago della bilancia pare sempre di più dalla parte di Rune. Il break arriva nel quinto gioco, quando il n. al mondo sbaglia due accelerazioni di dritto, di cui la seconda a campo quasi sguarnito.

Oltre al danno, poco dopo, arriva anche la beffa, con due palle del contro-break che volano via (una con un tocco a rete finito largo, l’altra con un dritto stampato sul nastro. Un nastro che, col senno di poi, pone fine anche alle sue speranze di rimonta, pregiudicate da un secondo break subito nel settimo game prima della resa definitiva sul 6-2.


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