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Doha: Rublev in finale, Auger-Aliassime cede dopo quasi tre ore

La testa di serie n. 5 si qualifica per la sua terza finale in carriera al Qatar Exxon Mobil Open. "Fisicamente stavo bene. Vincere sarebbe bellissimo, ma anche se perderò so di aver trovato la via giusta, sto migliorando settimana dopo settimana"

di | 21 febbraio 2025

Andrey Rublev (Getty Images)

Andrey Rublev (Getty Images)

Andrey Rublev è il primo finalista dell’edizione 2025 del Qatar Exxon Mobil Open, ATP 500 in scena sui campi in cemento di Doha. Come ieri, la testa di serie n. 5 l’ha spuntata solamente al tie-break decisivo, superando il canadese Felix Auger-Aliassime col punteggio di 75 36 76(5). In Qatar giocherà dunque la sua terza finale dopo quella persa nel 2018 e quella vinta nel 2020.

Che sarebbe stata una battaglia, lo suggerivano anche i precedenti (5-1 per il n. 10 ATP), terminati in cinque casi su sei al parziale decisivo. In partenza, la chance per il primo allungo è del canadese, che è più preciso da fondo, ma sulla palla break nel terzo game non riesce a ripetersi. Così, quando la posta in palio si alza, è Rublev il più freddo dei due.

Salvato il proprio turno ai vantaggi anche nel settimo game, si fa incombente in risposta, solido sia di dritto che di rovescio e arcigno in fase difensiva. Auger-Aliassime regala qualcosina di troppo nel finale e – prevedibilmente – ne paga le conseguenze. Col servizio annulla quattro set point per l’avversario nel decimo game, ma due giochi più tardi l’occasione buona è la quinta per il moscovita, che si issa sul 7-5.

Il secondo set, invece, è tanto speculare al primo in avvio quanto poi lineare nella sua prosecuzione. Questa volta, infatti, nel terzo game Aliassime non fallisce la chance di break, conservando poi il vantaggio fino al 6-3 conclusivo. Quello del secondo set, in realtà, è anche l’ultimo break di una partita dominata da quel momento più che mai con i servizi, nonostante una grandissima qualità mostrata da entrambi negli scambi. Il saldo di Rublev, a fine partita, recita 28 vincenti e 22 gratuiti, quello di Auger-Aliassime, con tanto di 21 ace, dice 52 vincenti e 39 non forzati.

Il più pesante, però arriva nel con un rovescio in avanzamento nel tie-break, sul match point per il giocatore classe 1997. Che dal canto suo ha chiuso con una continuità e una lucidità straordinari: 20 punti di fila vinti in battuta dalla parità del quinto gioco fino alla conclusione, dopo due ore e 46 minuti e al quarto match point.

“È stata durissima. Sentivo che non potevo fare molto quando serviva lui. Ha servito davvero bene – ha detto dopo il match, facendo riferimento non solo agli ace, ma anche un rendimento del 75% con la prima (ancora meglio il suo, all’84%) e del 61% con la seconda -. Io mi sono detto poi di non poter fare tanto altro che provarci, perché è uno dei migliori servitori del circuito”.

“Fisicamente mi sentivo bene”, ha commentato, nonostante alcune pause molto rapide e una pastiglia ricevuta dal medico. “Vincere di nuovo sarebbe bellissimo, ma non so. Se perdo so che avrò un torneo la prossima settimana. In ogni caso, sento di giocare sempre meglio”.

“Cercherò di stare concentrato e anche se non vincerò la finale, continuerò a migliorare, ho trovato la via. Anche se non c'erano risultati, sentivo che stavo facendo le cose nella maniera giusta, quindi devo mantenere la concentrazione così come ho fatto sin dall'inizio della settimana”.

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