Chiudi

-
Atp

Amburgo, Cobolli e Darderi ai quarti

Il romano, vinto il primo set, è riuscito a risalire dal 5-2 nel secondo in un match condizionato dal forte vento e scandito dai gratuiti. Ai quarti sfiderà Tiafoe. Darderi la spunta al termine di una maratona contro Nakashima e ora aspetta Rublev

di | 21 maggio 2025

Flavio Cobolli (Getty)

Flavio Cobolli (Getty)

Entrambi reduci da una precoce eliminazione agli Internazionali BNL d'Italia, Flavio Cobolli (n.35) e Alejandro Davidovich-Fokina (n.26) cercavano ad Amburgo un riscatto sulla via di Parigi. Città posta sulle rive dell'Elba, Amburgo ha come simbolo un castello rosso e rossa è la terra battuta del “Bitpanda Hamburg Open” (ATP 500 - montepremi 2.158.560 euro) e del “Rothenbaum Tennis Stadium”, superficie che per l'italiano è coincisa con il primo e unico titolo vinto sin qui in carriera (a Bucarest, due mesi fa) e su cui lo spagnolo ha centrato nel 2022 la finale più importante mai raggiunta sino ad ora (Monte-Carlo).

Quella tedesca ha finito col rivelarsi un ring su cui sono andati in scena due set molto tirati alla fine dei quali a spuntarla è stato l'italiano col punteggio di 64 75. Un risultato che se nel primo set era stato legittimato da una prestazione più solida e accorta da parte di Cobolli, nel secondo ha rischiato di veder compromesso il gap creatoi, complice un vero e proprio ciclone abbattutosi sullo stadio che con folate e mulinelli ha finito col complicare la vita ai due contendenti facendo sprofondare in svantaggio il nostro sul 5-2. 

Ma nel primo set, nella girandola di palle break che si sono susseguite tra gratuiti e prodezze, di Cobolli si è apprezzata la rapidità con cui è riuscito a calarsi nel match. Davidovich-Fokina ancora una volta si è rivelato avversario ostico, atleticamente dotato e capace di rincorrere palle altrimenti destinate ad andare a segno. Cobolli è stato preciso nelle traiettorie e caparbio nello spirito, quando pur in vantaggio ha visto svanire quanto assommato sin lì per qualche leggerezza di troppo, qualche frenesia dovuta al troppo slancio, senza per questo demoralizzarsi per poi riprendere a disegnare la sua tela. 

E' nel secondo set però che la vittoria ha trovato la sua definitiva legittimazione. Perché nonostante l'entusiasmo per un primo parziale già in cantiere, a cedere la battuta per primo è stato proprio l'italiano, incapace stavolta di recuperare e più in difficoltà dello spagnolo nel riuscire a leggere le folate di vento che condizionavano i loro scambi. Difficile, in queste condizioni, andare a prender rischi con delle palle corte: anche il lancio della palla al servizio ha finito in breve col rivelarsi un azzardo. Ma proprio quando sul 5-2 e con Fokina al servizio si credeva che il match fosse ormai destinato al terzo set, Cobolli un po' alla volta è riuscito a rendere plausibile quel che fino a poco prima pareva irrealizzabile: prima un break, poi un set point annullato, e poi ancora un altro break per andare a servire per il 5-5 di fronte a uno sconsolato Fokina, ormai inerme e già presago di quel che di lì a poco sarebbe accaduto. Ai quarti ora lo attende un altro spagnolo, il veterano Roberto Bautista-Agut, capace di far fuori la testa di serie n.3 Frances Tiafoe. 

20250511_Luciano_Darderi_GSP24638.JPG

La vittoria di Darderi

Calato il vento, è toccato a Luciano Darderi (n.45) e Brandon Nakashima (n.29) scendere in campo per il loro primo scontro diretto in carriera. Una partita presentatasi in avvio più razionale, quella da loro disputata e vinta dall'italiano col punteggio di 75 67(7) 62, con un copione che fin dal primo set era apparso ancorarsi saldamente ai rispettivi turni di servizio e il cui epilogo è arrivato invece dopo quasi tre ore di gioco.

Più potente nei colpi l'azzurro, più tattico l'americano. E' bastata però una distrazione a far precipitare Darderi sotto 5-2 con Nakashima pronto alla battuta per chiudere il set due game più tardi. Essere riuscito a sventare la minaccia è stato per lui come udire lo squillo della riscossa, mentre per Nakashima l'occasione fallita ha avuto il suono della crepa conficcatasi in un gioco sin lì impeccabile. Puntuale, l'italiano ha infatti tenuto a zero il suo servizio per poi essere beneficiato da Nakashima del break risolutore, complice una goffa volè a rete di rovescio, consolidato immediatamente e ancora a zero per il 7-5 del vantaggio. 

Nonostante il set appena conquistato, non c'è stato punto che Darderi non si sia dovuto sudare nel secondo parziale: dal fondo, picchiando e ripicchiando più volte, facendo correre l'americano ai due lati del campo, approcciando la rete - fondamentale che forse, se più declinato, lo avrebbe aiutato ad accorciare la durata degli scambi - e aggredendo quando possibile la seconda del suo rivale. Abbandonate le velleità tattiche, si è giocato più a viso aperto e gli errori non sono mancati facendo più volte oscillare l'inerzia del match. Issatosi per la seconda volta sullo 0-30 e costruitosi ben tre palle break nel settimo game, Darderi ha trovato lo spunto che si credeva potesse spianargli la strada verso i quarti. Da lì sono invece iniziati venti lunghi minuti in cui il tennis del nostro, prima selvaggio ed efficace, si è ritrovato disarmato e innocuo, incapace di concretizzare le occasioni a sua disposizione per mettere la parola fine alla contesa. E per occasioni s'intendono ben due turni di servizio (sul 5-4 e sul 6-5) e tre match point falliti nel tie-break successivo: tutto sfumato al cospetto di un Nakashima finalmente coraggioso nel tirare i suoi colpi e sondare le debolezze altrui (saranno 18 i suoi vincenti a fronte dei soli 8 del suo rivale).

Impossibile giunti a questo punto prevedere come si sarebbe conclusa la contesa. E bravo si è dimostrato Darderi a far tesoro degli errori appena commessi. Riordinate le idee, il n.49 del mondo ha ripreso ad affidarsi al suo tennis di lotta portandosi sul 2-0 in suo favore e non disunendosi di fronte all'ultimo colpo di coda di Nakashima, interrogato a fondo nel quarto game - in cui son volate via tre chance di break - e infine crollato a zero poco dopo per il 4-2 con cui Darderi ha infine cementato le sue convinzioni di potersi aggiudicare il match. Andrey Rublev, suo rivale ai quarti, è l'avversario ideale per andarle ora a verificare.


Non ci sono commenti
Loading...